L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Ecco il kit per il fotovoltaico flessibile e portatile, da trasportare ovunque
Roll Array può essere utilizzato per portare energia in luoghi difficilmente accessibili o in caso di emergenza umanitaria.
È la nuova frontiera del fotovoltaico flessibile e portatile. Roll Array, prodotto dall’inglese Renovagen Ltd, promette di portare energia elettrica laddove c’è più bisogno, nei casi di emergenza e durante le operazioni di soccorso.
Nello specifico si tratta di un container alloggiato sopra un piccolo rimorchio, trasportabile da una jeep o da un altro veicolo adatto, che al suo interno contiene circa 50 metri di fotovoltaico arrotolato su sé stesso. Celle in rame-gallio-selenio “cucite” su di un tessuto a formare un tappeto solare da 18 kWp di potenza. Completano il sistema un inverter e un pacco batterie agli ioni di litio da circa 53 kWp. Basta aprire il portellone, collegarlo al gancio traino della jeep e in 3 minuti l’impianto è pronto a produrre elettricità.
Roll Array, la soluzione in caso di emergenza
Ciò che rende questo sistema estremamente utile è la sua facilità di utilizzo e di trasporto: in aereo, in elicottero, in auto. In poche ora è in grado di produrre energia elettrica, anche in caso di scarsa illuminazione, grazie al pacco batterie. Il tutto senza emissioni. Secondo quanto riporta l’azienda, Roll Array è in grado potrebbe raggiungere i 200 metri di lunghezza, aumentando di gran lunga la potenza.
Pensiamo solo all’ultimo terremoto in Ecuador, o all’ultimo tifone nelle Filippine, o ai campi profughi a Idomeni. Ovunque ci sia un’emergenza o una situazione critica, questo sistema potrebbe portare una fondamentale fonte di energia per il primo soccorso, non solo ospedaliero.
Fotovoltaico flessibile e portatile, costi
“Il mercato per l’energia off grid è enorme e in crescita: il 24 per cento del mondo non è raggiunto dalla rete, ma tutti hanno bisogno di energia elettrica”, ha detto John Hingley, il fondatore di Renovagen Ltd al Guardian. Finora l’azienda ha ricevuto ordini per tre prototipi, riporta sempre il Guardian. Le prime versioni dovrebbero costare dai 60 mila ai 140 mila Euro. Una piccola centrale elettrica portatile, in miniatura, dotata di ventole e filtri, capace di rimanere operativa nelle situazioni più difficili.
In commercio esistono anche kit più economici: su Amazon ad esempio è possibile acquistare un pannello da 1 MW di potenza a poco più di 100 euro. Non solo, ma sui siti specializzati, per poche centinaia di euro, esistono kit con solare fotovoltaico e sistema di accumulo incluso.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le finestre fotovoltaiche sono delle finestre all’avanguardia, che convertono la luce del sole in energia elettrica. Esse sono dotate di strati sottili di celle fotovoltaiche integrate nel vetro. È proprio grazie a questa tecnologia avanzata che riescono a trasformare gli edifici che se ne dotano in fonti autonome di produzione energetica. Questo tipo di finestra
La Svezia ha annunciato la scoperta di un enorme giacimento di terre rare, fondamentali per la transizione verde e per le quali la Ue dipende dalla Cina.
I crediti di carbonio sono acquistabili dalle aziende che vogliono investire in progetti green in maniera proporzionale al volume di inquinamento prodotto.
In Puglia è stato pubblicato un bando per l’accesso a un fondo perduto con la formula del reddito energetico. L’ importo massimo è di 8.500 euro.
Come possiamo risparmiare 450 euro all’anno sulla bolletta? Ecco alcuni suggerimenti per non sprecare energia.
Compensare 500mila tonnellate di CO₂ grazie al progetto di LifeGate Impatto Zero®, “convertendole” nel sostegno a due iniziative volte a coprire il 100 per cento delle emissioni generate dal consumo di gas distribuito alle famiglie italiane da NeN: la prima, di accesso all’acqua potabile in Rwanda, la seconda, di adozione di tecniche sostenibili in agricoltura
A mesi di distanza dal disastro ambientale delle Mauritius non si conoscono gli effetti sull’ecosistema marino. Greenpeace chiede trasparenza alle autorità coinvolte.
Il nuovo scenario imposto dalla crisi sanitaria dovuta al coronavirus ci ha già portato a riflettere su quale futuro vogliamo per il dopo. Complice una crisi economica che non risparmierà nessuno, da più parti si è lanciato un appello per una ripresa che sia quanto più possibile sostenibile e alimentata dalle rinnovabili. A ribadirlo, dopo