Comprendere l’epigenetica fornisce gli strumenti per restare in salute. Dall’alimentazione allo stile di vita, scopriamo come influire positivamente sul nostro patrimonio genetico.
Sapone fatto in casa: ricette per saponi naturali fai da te
Il sapone fatto in casa partendo dagli ingredienti di base, che vengono trasformati in sale sodico e in glicerina grazie all’azione della soda caustica
Cinquantadue milioni di litri di bagno-schiuma e 350mila tonnellate di detersivi per lavatrici. A trainare l’espansione dei consumi, in questo settore, è stato non soltanto un rinnovato interesse verso la cura del proprio corpo e del proprio ambiente ma soprattutto un grande investimento pubblicitario. Per capirlo basta guardarsi attorno. Detersivi e detergenti, i primi per la casa, i secondi per il nostro corpo, sono diventati coloratissimi, profumatissimi e, ci dicono i loro produttori, anche più “intelligenti”.
Ma la sostanza è rimasta la stessa: Tensioattivi, sequestranti, sbiancanti ottici, viscosizzanti, composti profumanti, pigmenti sinteci e addirittura, in alcuni saponi solidi da bucato, scarti dell’industria della carne sono tra gli ingredienti ritenuti “normali ed indispensabili” nella fabbricazione dei detergenti commerciali. Esiste un’alternativa a questi prodotti artificiali e allo strapotere delle poche multinazionali che monopolizzano il mercato: la saponificazione naturale, il recupero di un’arte tanto antica quanto semplice.
Sapone naturale fatto in casa: senza soda caustica non si può
La saponificazione casalinga permette di conservare nel prodotto finito la glicerina che nasce come “sottoprodotto” della reazione dei grassi; questo elemento rende il sapone molto plastico e gentile con la pelle. La materia grassa viene trasformata in sapone dall’azione della soda caustica, diluita in un liquido che può essere acqua ma anche latte, succo di frutta o di verdura, infuso d’erbe e persino birra sgasata.
La soda, o idrossido di sodio, è un materiale alcalino, molto reattivo, che va sempre maneggiato con cautela. È un ingrediente fondamentale del sapone naturale ma sparisce del tutto durante la reazione con i grassi; questo significa che non può esistere sapone naturale senza la soda caustica ma che nessun sapone finito ne contiene. Maneggiare la soda richiede una certa cautela, occorre sempre indossare occhialini da piscina per proteggere gli occhi, guanti di gomma e un foulard per riparare il naso e la bocca dal vapore che produce quando viene diluita.
La soda caustica si trova in commercio sotto forma di scaglie o diluito in liquido. Si può tranquillamente acquistare presso i negozi di bricolage e dal ferramenta.
Quali oli aggiungere al sapone naturale
L’ingrediente fondamentale del processo di saponificazione sono i grassi e gli oli che vengono scelti in base alle loro proprietà emollienti, nutrienti o ristrutturanti. I liquidi oleosi o i burri vengono estratti dai semi delle piante, cioè dalla “riserva” di energia che la natura ha scelto per riprodursi e rigenerarsi. Le sostanze oleose vengono estratte dai semi delle piante, cioè dall’elemento primario attraverso il quale il regno vegetale si rigenera e si moltiplica.
Nel sapone si usano grassi e oli, scelti a seconda delle loro funzioni: l’olio di cocco dà una bella schiuma, l’olio di palma regala consistenza e durevolezza, l’olio di oliva è un vero toccasana per la pelle, il burro di karitè è un nutriente eccezionale, gli oli di girasole, l’olio di mandorle, di crusca di riso, gli oli di jojoba, di semi di albicocca o di canapa aiutano a mantenere la pelle in equilibrio, gli oli di sesamo e l’olio di neem. Esistono anche oli estratti dagli avocado, dai falsi frutti delle rose, dai minuscoli semi della boraggine, , dalla crusca del riso, dal germe del grano, dai “bruscolini” delle zucche, dalle olive.
Il liquido nel quale si diluisce la soda caustica è, in genere, l’acqua ma si possono utilizzare anche succhi di frutta, infusi d’erbe oppure, con un procedimento un po’ complesso, il latte intero.
Come fare il sapone in casa: attrezzatura
La cucina è il luogo d’azione per ogni saponiere, il posto dove si trovano lavello e fornelli a portata di mano e dove sono raccolti tutti gli attrezzi necessari:
- una bilancia elettronica per pesare con estrema precisione tutti gli ingredienti
- cucchiai di legno per mescolare
- una caraffa in pirex dove diluire la soda
- una pentola di acciaio inox
- un termometro da forno
- un frullatore ad immersione
- contenitori di plastica robusta da usare come stampi
Ogni attrezzatura deve soddisfare due requisiti fondamentali:
- resistere a temperature che possono arrivare sino a 90-100 gradi
- non essere attaccabile dalla soda
Dunque niente rame, ferro, alluminio, stagno, plastiche molli o rivestimenti anti-aderenti ma acciaio inox, legno e pirex.
Come fare il sapone a freddo: la ricetta
Il metodo più semplice per produrre il sapone in casa è quello cosiddetto a freddo che sfrutta il calore naturale emesso dalla reazione tra i grassi e la soda caustica. Tutto quello che bisogna fare è semplicemente conservare questo calore, avvolgendo il sapone fresco in una coperta e lasciandolo riposare per una giornata.
La preparazione di una ricetta di sapone si svolge, in genere, in 5 tappe successive:
- Si indossano guanti, occhialini e mascherina e si pesa la soda caustica. Usando la caraffa in pirex, si diluisce nel liquido, mescolando bene. La soda va sempre versata nel liquido, mai viceversa perché potrebbe essere pericoloso
- Nella pentola si mettono i grassi e li si fa scaldare dolcemente sul fornello
- Quando i grassi e la soluzione di soda hanno una temperatura tra i 40 e i 50 gradi, si versa la soluzione di soda nella pentola e si mescola bene con il frullatore. Durante questa operazione e per tutte quelle che seguiranno sarà necessario indossare i guanti, gli occhialini e la mascherina
- Frullando si vedrà la miscela addensarsi piano, piano e, ad un certo punto, sarà diventata talmente cremosa da poterci “scrivere” sulla superficie con la parte che cola dal frullatore. A questo punto, detto del “nastro”, il sapone è pronto per ricevere gli oli essenziali che serviranno a profumarlo, le spezie che serviranno per colorarlo e l’infinita gamma degli additivi naturali che si voglio aggiungere
- Dopo una mescolata finale, il sapone fresco va versato nei contenitori di plastica e coperto bene con una vecchia coperta. Il giorno dopo, ancora indossando i guanti di gomma, andrà tolto dallo stampo e tagliato in pezzi. Sarà pronto da usare dopo una maturazione di 4 o 5 settimane che diventa di 8 per i saponi di solo olio di oliva.
Puro sapone di Mastiglia
- 1 kg di olio extravergine di oliva
- 300 gr di acqua distillata
- 128 gr di soda caustica
Sapone di Mastiglia con lavanda e tiglio
- 150 gr di olio di cocco
- 150 gr di olio di palma
- 700 gr di olio di oliva
- 135 gr di soda caustica
- 300 gr di infuso di fiori di lavanda e foglie di tiglio fatto raffreddare
- 10 ml di olio essenziale di lavanda diluito in un cucchiaino di amido di riso o di mais da aggiungere al momento del “nastro”.
Cosa si può aggiungere al sapone fatto in casa
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Nel capoluogo lombardo esistevano già norme contro le sigarette ma ora si inaspriranno. Sono previste sanzioni per i trasgressori dai 40 ai 240 euro.
I risultati di uno studio condotto negli Stati Uniti ipotizzano un collegamento tra 22 pesticidi e i tassi di incidenza e mortalità del cancro alla prostata.
Un anno dopo l’introduzione della Ulez, l’enorme Ztl a traffico limitato, Londra centra gli obiettivi. “Camminare previene l’obesità” spiega l’esperta Cristina Xiao.
La salute mentale dovrebbe ricevere la stessa attenzione di quella fisica, ma questo principio si scontra contro la scarsità di risorse pubbliche.
Una ricerca americana confronta gli impatti di pesticidi e fumo sull’incidenza del cancro, evidenziando un’importante sovrapposizione.
Intanto, la Camera dei Deputati ha dato l’ok all’art. 18 del ddl sicurezza che criminalizza le infiorescenze della canapa.
Il disegno di legge promuove lo sport dando ai cittadini la possibilità di recuperare parte dell’investimento per l’attività fisica nella dichiarazione dei redditi.
Immergersi nei boschi per un bagno di foresta può guarire da ansia, stress e ipertensione. Una terapia green utile anche contro il burnout e il workaholism.