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I suoni della natura si stanno estinguendo
In mezzo secolo di registrazioni sonore della natura e degli animali, lo studioso di bioacustica Bernie Krause ha visto molti ambienti radicalmente alterati dagli esseri umani. Troppi. A volte, paradossalmente, a causa di pratiche ritenute sicure per l’ambiente. Documentando la progressiva dissolvenza degli habitat uditivi, Krause lancia un grido di allarme sullo stato di salute
In mezzo secolo di registrazioni sonore della natura e degli animali, lo studioso di bioacustica Bernie Krause ha visto molti ambienti radicalmente alterati dagli esseri umani. Troppi. A volte, paradossalmente, a causa di pratiche ritenute sicure per l’ambiente. Documentando la progressiva dissolvenza degli habitat uditivi, Krause lancia un grido di allarme sullo stato di salute della biodiversità: “Il fragile tessuto del suono naturale è dilaniato dal nostro bisogno apparentemente sconfinato di conquistare l’ambiente piuttosto che trovare un modo per conviverci in armonia”.
Il vento tra gli alberi, il cinguettio degli uccelli, i suoni impercettibili delle larve di insetti, l’intero ecosistema secondo Krause starebbe diventando più silenzioso, come testimonia il suo immenso archivio con oltre 5mila ore di registrazioni e 15mila microrganismi identificati in 1200 località. In una recente intervista al National Geographic, lo scienziato racconta che “l’orchestra naturale sta perdendo non solo il volume ma anche gli strumentisti”. “Più della metà dei posti che ho registrato in cinque decenni – spiega – sono in assoluto silenzio, o così compromessi dalla mano dell’uomo che i paesaggi sonori naturali sono diventati irriconoscibili”.
Krause ha iniziato la sua carriera da musicista lavorando, tra gli altri, con Byrds, Doors, Stevie Wonder e George Harrison, e introducendo il sintetizzatore nella musica pop e nel cinema con il socio Paul Beaver alla fine degli anni Sessanta. È passato dall’arte alla scienza dopo aver composto il primo album sul tema dell’ecologia, utilizzando soundscape naturali come componenti orchestrali. Ha quindi portato alla luce un nuovo campo di indagine, l’ecologia del paesaggio sonoro, ovvero lo studio dei suoni prodotti dagli organismi in un particolare ambiente.
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