In Piemonte, a pochi chilometri dal confine francese, la Valle Maira offre tutto ciò che chi ama l’autenticità dei territori montani cerca.
Tra fiori, danze e borghi storici, ecco il Parco delle Prealpi Giulie
Sognate una vacanza in mezzo alla natura, tra boschi, vallate, rocce carsiche e fiumi cristallini, senza dimenticare storia e prodotti tipici? Il Parco delle Prealpi Giulie è quello che fa per voi. Da scoprire, su Sentieri Stagionali
Le acque dei fiumi e dei torrenti del Parco delle Prealpi Giulie hanno un colore che quasi non si riesce a raccontare: a metà tra il verde smeraldo e l’azzurro cielo, si adagiano su bianchi letti calcarei che rendono tutto più brillante. Per apprezzarli e lasciarsi stupire, si devono vedere.
In quest’area protetta a un passo dal confine sloveno, che soprattutto durante la I Guerra mondiale è stata teatro di scontri e testimone della Storia, a farla da padrone è la natura, rappresentata da valli glaciali e boschi, rocce carsiche e abissi, grandi mammiferi come orsi, lupi e linci e piccoli uccelli come la coturnice, simbolo dell’area protetta e testimone dei cambiamenti ambientali.
Ecco perché le Prealpi Giulie sono la meta ideale soprattutto per gli amanti dell’escursionismo: dal trekking allo scialpinismo, dallo speleoturismo al cicloturismo (grazie all’importante Ciclovia Alpe Adria che passa tra i comuni del parco, da Chiusaforte a Venzone), qui c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Ma cosa non perdere, se si decide di visitare il parco?
I fiori del Plauris e del Bil Peč
Due percorsi, migliaia di fiori. Le specie floreali presenti nel parco sono infatti oltre 1200, tutte apprezzabili soprattutto durante la stagione estiva. Il parco ha predisposto due sentieri, uno “corto”, di appena 1600 metri, sul Bila Peč (Monte Canin), che in 21 tappe coinvolge i turisti in un’esplosione di colori e profumi; e uno più lungo, di circa 15 km, sul Monte Plauris, abbastanza impegnativo e grazie al quale si possono ammirare alcune delle specie più rare del parco. Da non perdere: la Genziana di Froelich!
La val Resia
È sicuramente una delle valli più interessanti del parco, per le sue caratteristiche uniche, dal punto di vista linguistico e culturale. Un consiglio che possiamo darvi, infatti, è quello di aprire bene le orecchie: il Resiano, la lingua della valle, non è infatti un comune dialetto friulano, ma una lingua vera e propria che ha da sempre subito gli influssi dei territori confinanti. Da non perdere assolutamente sono le feste che si tengono nelle frazioni resiane: il Pust (ovvero il carnevale) e i Kriss di Gniva (i falò di san Giovanni). In entrambe le occasioni, è possibile ammirare i ballerini del gruppo folkloristico resiano, il più antico d’Italia!
Venzone, città della zucca
Non si può dimenticare la festa autunnale più golosa del parco dedicata a un’eccellenza del territorio: la zucca di Venzone. La celebrazione è un’occasione per gustare piatti a base di zucca e per visitare il borgo di Venzone, distrutto dal terremoto del 1976 e interamente ricostruito grazie a un paziente lavoro di catalogazione. Da non perdere assolutamente: il Museo Tiere Motus.
Il Parco delle Prealpi Giulie riserva ancora tante altre sorprese. Scopri di più sull’area protetta e sulle attività che vi si svolgono visitando il sito Sentieri Stagionali.
Sentieri Stagionali è un’iniziativa realizzata da Snam in collaborazione con Federparchi e LifeGate. Nasce nell’ambito del più ampio progetto editoriale Sentieri Sostenibili: una collana di volumi che, attraverso il racconto dell’integrazione possibile tra infrastrutture e territorio anche all’interno di ecosistemi delicati come i parchi, punta alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale italiano.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Incastonati tra le montagne, i laghi alpini sono una meta estiva per eccellenza. Meglio se raggiungibili solo con i mezzi pubblici.
Camminare (o pedalare) a passo lento tra natura e luoghi storici alla ricerca del silenzio. Si può in Umbria con il Cammino dei borghi silenti.
Sono 42 le escursioni guidate in programma per il 13 e 14 aprile in tutte le regioni del paese. Un’occasione unica per scoprire il territorio.
Vince il titolo di Borgo dei borghi Peccioli, in provincia di Pisa, un museo a cielo aperto di arte contemporanea dal nucleo medievale.
Quando l’arte trova “casa” nel paesaggio, possono nascere luoghi di racconto che vanno al di là delle opere stesse. Il risultato è spesso sorprendente.
Il Touring club italiano ha premiato 4 nuovi comuni del centro e sud Italia, portando così a 281 le località Bandiera arancione.
I nostri consigli su cosa vedere a Siviglia e scoprirla in modo alternativo per coglierne la meravigliosa unicità. Anche in inverno.
È una Spagna meno conosciuta quella del nord, che per questo può sorprendere. Andiamo in Aragona partendo dalla bella Saragozza: un breve tour a tre tappe.