Shell ha deciso di abbandonare le trivellazioni nell’Artico
La compagnia petrolifera annuncia l’abbandono delle perforazioni in Alaska. Una vittoria degli ambientalisti.
La compagnia petrolifera annuncia l’abbandono delle perforazioni in Alaska. Una vittoria degli ambientalisti.
Andy Gotts ritrae 60 celebrità con la t-shirt disegnata da Vivienne Westwood. Tutte con un unico, chiaro messaggio.
Quando la Statoil, la compagnia petrolifera norvegese, ha deciso di acquistare tre licenze per condurre esplorazioni petrolifere al largo delle coste della Groenlandia occidentale, nel gennaio 2012, il prezzo di un barile di petrolio si aggirava intorno ai 110 dollari. L’Artico stava diventando un’attrazione reale per le compagnie di mezzo mondo, alla ricerca di gas
[vimeo url=”http://vimeo.com/100195272″] Di recente, l’organizzazione ambientalista Greenpeace ha lanciato una campagna per chiedere a Lego, il noto produttore danese di mattoncini assemblabili amati da adulti e bambini, di interrompere la collaborazione con Shell e di rimuovere dai propri prodotti il logo della compagnia petrolifera che trivella in uno degli habitat più delicati al mondo: l’Artico. Qui
Greenpeace ha diffuso un nuovo video della campagna Save the Arctic per rendere noto a tutti l’accordo di Shell con Gazprom per accedere alle risorse petrolifere nella Russia artica.