Secondo i dati preliminari il 2023 è stato un anno anomalo, in cui l’assorbimento netto della CO2 da parte degli ecosistemi terrestri si è quasi azzerato.
C’è già stato il giorno di gennaio più caldo mai registrato
In diversi paesi europei il 1 gennaio 2023 si sono registrati record di caldo, con temperature fino a venti gradi superiori alla norma.
Il 2023 è iniziato con temperature fuori dalla norma in diversi paesi europei, dove il 1 gennaio 2023 non sono mai state registrate temperature così alte in nessun altro giorno di gennaio da quando sono iniziate le rilevazioni.
I primi giorni del 2023 sono già troppo caldi
I giorni tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 sono stati eccezionalmente caldi in diverse parti d’Europa, con le maggiori anomalie termiche dai dieci ai venti gradi centigradi superiori alla norma. Sono stati infatti superati diversi record il 1 gennaio 2023, come a Bilbao, in Spagna, dove sono stati registrati 25 gradi, o come in Polonia 19, che ha superato di oltre 5 gradi il record di temperature nazionale. Ma anche in Bielorussia, Lituania, Belgio e in Germania.
Anche in Italia si sono superati i 20 gradi al sud, mentre il nord registra temperature miti, soprattutto ad alta quota, facendo scogliere la non così abbondante neve caduta nelle scorse settimane.
Il 2022 si è chiuso con la conferma di alcuni dei peggiori record per il clima, come l’estate più calda in Europa, l’anno più caldo per l’Italia dal 1800, il novembre più caldo, mentre dall’altra parte del mondo si scatenavano tempeste di neve, alluvioni e altri fenomeni meteo estremi. Fenomeni che non sono normali, ma l’evidenza dei cambiamenti climatici. Il 2022 è stato l’anno in cui, forse, abbiamo capito la loro gravità e l’incontrollabilità, il 2023 dovrà essere l’anno dell’azione.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il dramma che vive la città di Valencia è soltanto un assaggio di ciò che rischiamo senza un’azione immediata e drastica sul clima.
Le emissioni di gas serra continuano a crescere senza sosta e senza paura. Perché i primi a essere incoscienti e a sfidare il clima siamo noi.
Con le promesse attuali dei governi sul clima, il riscaldamento globale toccherà i 2,6 gradi nella migliore delle ipotesi; 3,1 gradi nella peggiore.
L’ennesima alluvione in Emilia-Romagna è un segnale della crisi climatica sempre più presente, aggravata da urbanizzazione e consumo di suolo.
Nonostante le difficoltà economiche che da decenni non danno tregua, Cuba ha ottenuto risultati importanti nella gestione degli uragani.
La comunità energetica nata all’inizio degli anni Duemila è diventata un porto sicuro nella Florida esposta alla minaccia degli uragani, grazie a una pianificazione efficiente basata su innovazione e fonti rinnovabili.
Le piogge torrenziali che hanno colpito il Marocco hanno stravolto il paesaggio del deserto del Sahara. Con rischi a lungo termine per l’ecosistema.
L’uragano Milton ha provocato danni giganteschi in Florida, ai quali si aggiungono le perdite di vite umane: sono almeno sedici i morti accertati.