Grazie alla tecnologia lidar sono state scoperte migliaia di strutture maya in Messico. Ci sono ancora molte rovine sepolte nella giungla.
10 consigli per salvare il mondo
Esiste un’organizzazione con sede a Stoccolma, la Global Challenges Foundation, che si occupa di individuare e analizzare i maggiori rischi per l’umanità e di proporre eventuali soluzioni. L’ultimo rapporto pubblicato sul sito dell’organizzazione e scaricabile gratuitamente è a cura di un gruppo di ricercatori dell’Università di Oxford e stila un elenco di dodici potenziali
Esiste un’organizzazione con sede a Stoccolma, la Global Challenges Foundation, che si occupa di individuare e analizzare i maggiori rischi per l’umanità e di proporre eventuali soluzioni.
L’ultimo rapporto pubblicato sul sito dell’organizzazione e scaricabile gratuitamente è a cura di un gruppo di ricercatori dell’Università di Oxford e stila un elenco di dodici potenziali catastrofi a cui il genere umano potrebbe trovarsi esposto e a cui sarebbe meglio farsi trovare preparati.
Foto ©GettyImages
I dodici grandi rischi sono divisi in quattro gruppi, tra rischi attuali, rischi esogeni (cioè non dipendenti dall’attività umana), rischi emergenti e rischi legati alla politica globale.
Foto ©GettyImages
Tra i primi troviamo i cambiamenti climatici estremi, la guerra nucleare, una possibile catastrofe ecologica, una pandemia globale, il collasso dell’economia mondiale; i secondi annoverano l’eruzione di un supervulcano e l’impatto di un grande asteroide; i terzi riguardano biologia sintetica, nanotecnologie, intelligenza artificiale e pericoli sconosciuti; i quarti riguardano una cattiva gestione della politica globale.
Foto ©GettyImages
L’obiettivo dei ricercatori, che hanno definito queste dodici minacce “rischi con impatto potenzialmente infinito”, è quello di stimolare il dibattito internazionale e spronare i leader politici a intervenire affinché vengano create delle contromisure.
Ecco perché nel rapporto vengono elencati 10 strategie utili per “salvare il mondo” e affrontare le minacce per l’umanità:
1) Creare un network globale che si occupi dei rischi ad impatto infinito;
2) Migliorare le capacità di analisi del rischio;
3) Creare sistemi di allerta precoce;
4) Iniziare a visualizzare il mondo come un sistema sociale ed ecologico estremamente complesso ed interconnesso;
5) Premiare i paesi che compiono sforzi per evitare i rischi;
6) Prendere in considerazione anche i rischi che sembrano remoti ma che potrebbero avere un impatto disastroso;
7) Spostare l’attenzione sulla possibilità che si verifichino eventi estremi e studiarne possibili effetti;
8) Migliorare la comunicazione del rischio, con un linguaggio adeguato;
9) Stabilire degli indicatori di rischio globale e di opportunità per intervenire;
10) Prendere in considerazione la possibilità di fondare una Global Risk Organization.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Una spinta importante per contrastare i cambiamenti climatici potrebbe arrivare dalle compagnie assicurative che nel 2016 hanno dovuto pagare 50 miliardi di dollari per risarcire danni legati a calamità naturali estreme.
L’inaridimento della Siria, accentuato dall’attività umana, avrebbe contribuito a scatenare il conflitto che affligge il Paese e provocato milioni di profughi.
Il dramma che vive la città di Valencia è soltanto un assaggio di ciò che rischiamo senza un’azione immediata e drastica sul clima.
Per molte minoranze il dritto a scegliere tra Harris e Trump alle elezioni presidenziali Usa resta un percorso a ostacoli.
Il partito Sogno georgiano confermato con il 53,9 per cento dei voti. Ma piovono accuse di brogli e interferenze. L’Ue chiede di indagare. Intanto la presidente del Paese invita alla protesta. I vincitori: “Questo è un colpo di Stato”.
Due leggi approvate da Israele a larga maggioranza renderanno di fatto impossibile per l’Unrwa operare a Gaza e in Cisgiordania. La comunità internazionale insorge.
Continua ad aumentare il numero di sfollati nel mondo: 120 milioni, di cui un terzo sono rifugiati. Siria, Venezuela, Gaza, Myanmar le crisi più gravi.
Le emissioni di gas serra continuano a crescere senza sosta e senza paura. Perché i primi a essere incoscienti e a sfidare il clima siamo noi.