Il dramma che vive la città di Valencia è soltanto un assaggio di ciò che rischiamo senza un’azione immediata e drastica sul clima.
I 10 disastri climatici più costosi del 2022
Identificati i 10 disastri climatici più costosi del 2022 nel nuovo rapporto di Christian Aid. Tra questi le alluvioni in Pakistan e la siccità in Europa.
- L’organizzazione Christian Aid ha elencato i 10 eventi meteorologici estremi più costosi del 2022.
- L’organizzazione chiede ai leader mondiali di rendere operativo al più presto il fondo per le perdite e i danni (loss and damage).
Il nuovo rapporto di Christian Aid “Counting the cost 2022: a year of climate breakdown” identifica i dieci disastri climatici più costosi di quest’anno e stima che tutti e dieci abbiano avuto un impatto pari o superiore a 3 miliardi di dollari. Tra questi, l’uragano Ian, che ha colpito gli Stati Uniti e Cuba a settembre, costando 100 miliardi di dollari e causando 40mila sfollati e le inondazioni in Pakistan che hanno ucciso più di 1.700 persone, ne hanno sfollate altre 7 milioni e, secondo le stime della Banca Mondiale, hanno causato danni economici per 30 miliardi di dollari. La siccità in Europa è costata altri 20 miliardi di dollari.
La maggior parte di queste stime si basa solo sui danni assicurati, il che significa che i veri costi finanziari sono probabilmente ancora più alti, mentre i costi umani spesso non vengono conteggiati.
Mentre il rapporto di Christian Aid si concentra sui costi finanziari, che di solito sono più elevati nei paesi più ricchi perché hanno un valore di proprietà più alto e possono permettersi un’assicurazione, alcuni degli eventi meteorologici estremi più devastanti del 2022 hanno colpito le nazioni più povere, che hanno contribuito in minima parte a causare la crisi climatica e hanno meno ammortizzatori con cui resistere agli shock.
La lista dei 10 disastri climatici più costosi del 2022
Ecco la lista degli eventi meteorologici estremi più dannosi in termini economici del 2022:
- La tempesta Eunice: tra il 14 e il 19 febbraio, questo ciclone ha colpito Belgio, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Polonia e Regno Unito causando 16 vittime e più di 4,3 miliardi di dollari di danni;
- Le alluvioni nell’est Australia: tra il 23 febbraio e il 31 marzo, l’Australia è stata attraversata da violenti alluvioni. Il bilancio: 27 morti, più di 60mila sfollati, per un costo totale di 7,5 miliardi di dollari;
- Le alluvioni in KwaZulu Natal e Eastern Cape: un’altra serie di alluvioni, questa volta in Sud Africa, tra l’8 e il 15 aprile. Tantissimi i morti (almeno 459), 40mila sfollati per un danno di circa 3 miliardi di dollari;
- Le alluvioni in Pakistan: forse uno degli eventi più tragici del 2022. Le acque hanno travolto, dal 14 giugno a settembre, una vasta area del paesa asiatico provocando 1.739 vittime e oltre 7 milioni di sfollati. Si stima che economicamente il danno si attesti sui 5,6 miliardi di dollari;
- Le alluvioni in Cina: sempre tra giugno e settembre, anche il territorio cinese è stato interessato dalle intense piogge. Per fortuna non ci sono stati morti, ma i danni materiali sono enormi: 12,3 miliardi di dollari;
- La siccità in Europa: anche il nostro continente è stato colpito da un evento climatico longevo, che è durato da giugno a settembre. Difficile dire quante vittime siano collegate alla siccità, più facile dire quanto ci è costata: 20 miliardi di dollari;
- L’uragano Fiona: dai Caraibi al Canada, l’uragano Fiona ha causato più di 25 morti e 13mila persone hanno dovuto lasciare le proprie case. 3 miliardi i danni economici;
- L’uragano Ian: il ciclone più devastante (e più costoso) è stato quello che ha colpito Cuba e gli Stati Uniti dal 23 settembre al 2 ottobre. 130 le vittime, più di 40mila gli sfollati, e oltre 100 miliardi di danni;
- Siccità in Brasile: anche nel paese sudamericano la siccità ha colpito forte. Una siccità durata a lungo, tutto l’anno, che sta costando più di 4 miliardi di dollari;
- Siccità in Cina: non si era mai palesata con così tanta intensità. Le stime dicono che la siccità in Cina stia costando 8,4 miliardi di dollari.
Il fondo per la perdita e i danni (lossa and damage) è necessario
Nel rapporto, un secondo elenco di dieci disastri climatici evidenzia altri eventi che non compaiono nell’elenco dei danni assicurati, ma che sono stati altrettanto dannosi per le comunità o rappresentano una preoccupante minaccia per il futuro, come le ondate di calore nell’Artico e nell’Antartide.
Tra questi troviamo altre alluvioni (Malaysia, Brasile, Africa occidentale), tempeste (Africa del sud, Bangladesh, Filippine), incendi (Cile), ondate di calore (Artico e Antartide, India e Pakistan) e, ancora una voltà, siccità (come quella che sta attanagliando il Corno d’Africa e che interessa addirittura 36 milioni di persone.
Secondo Christian Aid, questi ultimi eventi estremi evidenziano la necessità di un’azione climatica ancora più urgente, sottolineando l’importanza del fondo per le perdite e i danni (loss and damage) recentemente concordato alla Cop27 per fornire un sostegno finanziario ai paesi in via di sviluppo che hanno subito ingenti perdite a causa di una crisi climatica che non hanno causato.
Nessun angolo del pianeta è stato risparmiato dagli impatti climatici più costosi nel 2022, con tutti i sei continenti rappresentati nella classifica. L’Accordo di Parigi ha fissato l’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura al di sotto di 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali, ma i risultati del vertice sul clima Cop27 in Egitto non consentono al momento di raggiungere questo obiettivo, motivo per cui è necessaria un’azione molto più urgente.
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