Dal mischiglio della Basilicata alla zucca malon del Friuli al cappero di Selargius, in Sardegna: i presìdi Slow Food che valorizzano prodotti dimenticati, ma di fondamentale valore per la biodiversità, il territorio e le comunità.
“100 giorni di frutta” per imparare a mangiar sano
Basterebbe guardare i numeri per capire che c’è di che preoccuparsi: in otto anni l’obesità infantile è triplicata, passando da un 4% ad un 12%. Studi effettuati dal Ministero della Salute e forniti in occasione della presentazione del progetto di educazione alimentare “100 giorni di frutta”, ideato e realizzato dal nutrizionista Luca Speciani in collaborazione
Basterebbe guardare i numeri per capire che c’è di che
preoccuparsi: in otto anni l’obesità infantile è
triplicata, passando da un 4% ad un 12%. Studi effettuati dal
Ministero della Salute e forniti in occasione della presentazione
del progetto di educazione alimentare “100 giorni di frutta”, ideato
e realizzato dal nutrizionista Luca Speciani in
collaborazione con il Gruppo Ethos, azienda che opera nel
mondo della ristorazione da 20 anni.
Un’iniziativa volta a risvegliare quelle buone abitudini ormai
sopite o mai sviluppate, ovvero il consumo quotidiano e libero di
frutta e verdura. Per 100 giorni consecutivi bimbi saranno invitati
a consumare frutta come merenda, sotto la guida degli
insegnanti.
Bomdardati da spot e da abitudini alimentari errate, la dieta dei
più piccoli spesso è intrisa di snack, merendine e bibite
gassate e zuccherate che a lungo andare, e con un consumo
eccessivo, possono causare patologie quali obesità e diabete
giovanile.
“Mi ribello a questa situazione – tuona Speciani durante la
presentazione – mi rifiuto di pensare che mio figlio debba crescere
in questa situazione e dove anche nelle scuole e nelle mense ci
siano solo prodotti confezionati ed altissimi contenuti di
zuccheri. Questa iniziativa vuole essere un cuneo per smuovere le
coscienze, dei bimbi e dei genitori”.
“Con ‘100 giorni di frutta’ – ha dichiarato Beppe Scotti Presidente
del Gruppo Ethos – per la prima volta abbiamo aperto un dialogo con
le scuole per fornire stimoli corretti alle nuove generazioni.
Nonostante il periodo difficile dal punto di vista economico
abbiamo voluto destinare parte del budget pubblicitario a
un progetto il cui scopo non è commerciale, ma di carattere
puramente educativo”.
Per ora parteciperanno alcune scuole del territorio di Milano e
della Brianza, ma il progetto è aperto a chiunque voglia
aderire. Infatti le iscrizioni alla seconda edizione del progetto,
a partire da gennaio 2013, sono aperte a tutte le scuole primarie e
secondarie italiane fino al 31 ottobre.
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