12 anni di carcere per il bracconiere dei rinoceronti di Giava

Accusato di aver ucciso 6 rinoceronti di Giava, furto e possesso d’armi condanna record per un bracconiere in Indonesia, 12 anni di carcere

  • condannato a 12 anni di carcere il bracconiere accusato di aver ucciso 6 rinoceronti di Giava
  • in quattro anni i bracconieri hanno ucciso un terzo dei rinoceronti di Giava
  • nonostante le perdite i ricercatori sono fiduciosi per ripresa della specie

In un tribunale in Indonesia è stata emessa una sentenza storica: un bracconiere di rinoceronti di Giava è stato condannato a 12 anni di carcere e a pagare una multa di 100 milioni di rupie (circa seimila euro). Una punizione record, la più severa mai pronunciata in Indonesia nei confronti di chi ha compiuto reati contro la fauna selvatica.

Condanna record per il bracconiere di rinoceronti

Dopo essere stato catturato dalle immagini di una fototrappola, Sunendi, bracconiere di 32 anni è stato ritenuto colpevole di aver ucciso sei rinoceronti come capo di una banda di bracconieri dal 2019 al 2023, massacrando cinque rinoceronti maschi e una femmina. Inizialmente, si era proposta una pena di cinque anni di carcere e 10 milioni di rupie (570 euro), la pena massima per la legge indonesiana per reati di questo tipo. Le accuse sul suo conto però hanno spinto il giudice a inasprire la condanna, infatti, oltre alle uccisioni doveva rispondere anche alle accuse di furto e possesso illegale di armi. Proprio quest’ultima accusa, che in Indonesia può portare fino alla pena di morte, ha avuto il peso maggiore per la decisione del tribunale. L’International rhino foundation (Irf) ha elogiato la sentenza, sottolineando che solitamente le condanne emesse dai tribunali indonesiani sono molto inferiori alle richieste dei pubblici ministeri. Nina Fascione, direttrice esecutiva dell’Irf, ha affermato che: “la condanna non riporterà indietro i rinoceronti uccisi, ma invia un messaggio forte, sperando serva da deterrente per chiunque stia considerando un crimine contro la natura”.

Forse sono rimasti solo 50 rinoceronti di Giava

Il rinoceronte di Giava (Rhinoceros sondaicus) è uno dei mammiferi più a rischio del pianeta e si trova solamente nel Parco nazionale di Ujung Kulon, sulla punta occidentale dell’isola di Giava. Un tempo diffusi in tutto il Sudest asiatico, i rinoceronti di Giava sono stati cacciati fino a quasi estinguersi, con una sola, piccola popolazione rimasta. Nel primo censimento del 1967 si contavano solamente 25 individui rimasti. Da allora la popolazione è aumentata lentamente fino ad un massimo di 76 individui. Nell’ultimo report del 2023, Timer Manurung, fondatore e direttore della Ong locale Auriga Nusantara, oltre ad avere denunciato la presenza dei bracconieri all’interno del parco ha scoperto che i funzionari del parco stavano contando rinoceronti che non venivano avvistati da anni e altri che addirittura si sapeva fossero morti. Considerando i rinoceronti uccisi e le recenti nascite è possibile che i rinoceronti di Giava rimasti siano circa 50, facendo fare un passo indietro alla conservazione di circa 10 anni, quando nel 2012 se ne contavano 40.

Potrebbero essere 26 i rinoceronti uccisi da due bande di bracconieri

Il processo Sunendi ha permesso di scoprire una sofisticata operazione di bracconaggio che sfruttava la rete di fototrappole del parco, allestite per fini di ricerca. Le accuse di furto facevano riferimento proprio a 4 fototrappole rubate dalla banda, con le quali sono riusciti a estrarre i dati e tracciare una mappa dei luoghi di avvistamento. Inoltre, la banda aveva ricreato una mappa dei percorsi di pattugliamento delle guardie che utilizzavano per sfuggire alla cattura. Ironia della sorte, è stata proprio una fototrappola ad incastrarlo, riprendendolo mentre si aggirava nel parco armato fino ai denti.

Sulla base delle dichiarazioni di alcuni bracconieri arrestati negli ultimi mesi, anche un’altra banda, probabilmente guidata da un uomo di nome Suhar, operava tra i confini del parco. Purtroppo, se saranno verificate le dichiarazioni, le due bande avrebbero ucciso circa 26 rinoceronti dal 2019. In quattro anni avrebbero ucciso circa un terzo dei rinoceronti di Giava rimasti sulla Terra. “Ci vorrà del tempo per riparare al danno fatto da questi criminali, i rinoceronti di Giava li abbiamo già salvati dall’orlo dell’estinzione una volta, possiamo rifarlo”, sono le parole di Fascione, che ha continuato dicendo: “nonostante i bracconieri, i rinoceronti hanno continuato a riprodursi, se mettiamo in atto protezioni più forti e poniamo fine al bracconaggio, si riprenderanno di nuovo”.

Dopo che è stata accertata la presenza dei bracconieri nel parco sono aumentati i controlli di sicurezza, tant’è che è stato bloccato l’accesso al parco anche ai turisti. Ma come si chiedono in molti, com’è possibile che con tutti i ranger presenti nel parco, con le fototrappole sparse in ogni dove, in un parco sotto i riflettori per la presenza di una delle specie più rare del mondo, nessuno si sia mai accorto delle presenza di due bande di bracconieri all’interno del parco? I dubbi restano.

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