In Piemonte, a pochi chilometri dal confine francese, la Valle Maira offre tutto ciò che chi ama l’autenticità dei territori montani cerca.
130 anni di storia dell’automobile al Museo Mercedes-Benz
Inutile negarlo: in molti scelgono Stoccarda per visitare il museo Mercedes-Benz, capace di raccontare, unico esempio al mondo, 130 anni di storia dell’automobile. Spettacolare per molti aspetti: architettonici, scenografici e storici. Un paradiso per gli appassionati di auto ma interessante per chiunque consideri l’evoluzione tecnologica lo specchio del cambiamento del mondo. Stoccarda patria dell’auto: Museo Mercedes-Benz Si
Inutile negarlo: in molti scelgono Stoccarda per visitare il museo Mercedes-Benz, capace di raccontare, unico esempio al mondo, 130 anni di storia dell’automobile. Spettacolare per molti aspetti: architettonici, scenografici e storici. Un paradiso per gli appassionati di auto ma interessante per chiunque consideri l’evoluzione tecnologica lo specchio del cambiamento del mondo.
Stoccarda patria dell’auto: Museo Mercedes-Benz
Si trova in una zona appena fuori dal centro città, raggiungibile facilmente con i mezzi pubblici (20 minuti circa dalla stazione centrale), davanti al grande stabilimento Mercedes ed è immediatamente riconoscibile: un gioiello architettonico disperso in una zona prevalentemente industriale. L’edificio, inaugurato nel 2006, è opera dell’UN Studio van Berkel & Bos di Amsterdam e riproduce la forma a doppia elica delle spirali di DNA. Il Museo festeggia quindi i 10 anni dall’apertura e gli eventi in programma per questa ricorrenza sono tanti: il weekend clou dell’anniversario, il 4 e 5 giugno, avrà come slogan “Il futuro ha bisogno di radici” e offrirà un ricco programma di appuntamenti per tutti i fan e le famiglie.
Il percorso parte dall’ultimo piano del Museo e conduce sino al piano terra, dagli albori dell’auto all’età contemporanea: si sale grazie ad ascensori simili a macchine del tempo per ripercorrere passo passo 130 anni di storia dell’automobile. Dall’alto l’esposizione si dirama in due percorsi diversi, uno cronologico e uno tematico, che si snodano su nove livelli sfalsati. Accanto al viaggio nel mondo dell’auto, ce n’è un altro storico culturale che racconta i mutamenti sociali e politici che hanno cambiato il mondo e determinato anche nuove esigenze e dunque innovazioni tecnologiche. Immagini, storie e video che appassionano e incuriosiscono anche chi non ama le auto.
I numeri del Museo Mercedes-Benz
Oltre 700.000 di visitatori l’anno, una superficie interna di 16.500 m², oltre 1.500 modelli esposti fanno del Museo Mercedes-Benz il più visitato della regione di Stoccarda.
L’esposizione è suddivisa in sale del mito e sale della collezione. Le prime, sette in tutto, raccontano la storia del marchio Mercedes-Benz segmentata per argomenti ed epoche storiche, scandendo le tappe principali dall’invenzione dell’automobile fino ai nostri giorni. Si parte dalla leggendaria Mercedes del 1902, passando per i modelli Kompressor degli anni ’20 e ’30 fino alle moderne “ali di gabbiano”. Le sale tematiche della collezione riassumono invece la grande varietà di veicoli contrassegnati con la stella a tre punte. La Galleria dei nomi, ad esempio, include esemplari famosi come la “papamobile”, la SL rossa della Principessa Diana, la grande Mercedes Tipo 770 dell’Imperatore Hirohito o l’autobus usato dalla nazionale tedesca ai mondiali di calcio del 1974. Entrambi i percorsi confluiscono nella sezione Competizioni e record delle frecce d’argento, con i modelli più leggendari allestiti in modo spettacolare su una curva parabolica da circuito di gara. Qui i visitatori si trovano circondati da campioni di Phoenix, Blitzen-Benz, frecce d’argento ed “elefanti bianchi”.
La chicca da non perdere è, a breve distanza dal museo, la serra della casa di Bad Constatt trasformata in officina da Gottlieb Daimler dove nel 1885 insieme a Maybach sviluppò il primo motore veloce a benzina che poi venne installato su una carrozza. La genesi delle auto moderne.
Informazioni tecniche precise ma anche note di colore e ricordi in cui molti si possono riconoscere: e forse è proprio questo il segreto di un museo nato per affermare l’importanza, anche storica, di un marchio ma capace di emozionare e coinvolgere tutti.
Le audioguide, comprese nel prezzo del biglietto, trasmettono informazioni in ogni sala in italiano, oltre che in tedesco, inglese, francese, spagnolo, giapponese, russo e cinese. Il consiglio è di andare al museo la mattina appena aperto per non fare fila e magari acquistare on line l’ingresso. Aperto dalle 9 alle 18, chiuso il lunedì.
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