Il lavoro punta a sfatare le bugie che in questi anni hanno frenato lo sviluppo dell’auto elettrica e la transizione ecologica. In anteprima, solo su LifeGate
17 settembre, primo Car Sharing Day. Cifre elettrizzanti da tutto il mondo
Oggi, mercoledì 17 settembre a Roma, nella sala della Protomoteca in Campidoglio, dalle ore 9:30 si tiene il Car Sharing Day, un’occasione per fare il punto sul car sharing in Italia e in Europa, per delineare i vantaggi economici e tracciare una road map, anche normativa, per incentivarne lo sviluppo. Il car sharing nel
Oggi, mercoledì 17 settembre a Roma, nella sala della Protomoteca in Campidoglio, dalle ore 9:30 si tiene il Car Sharing Day, un’occasione per fare il punto sul car sharing in Italia e in Europa, per delineare i vantaggi economici e tracciare una road map, anche normativa, per incentivarne lo sviluppo.
Il car sharing nel mondo
L’adesione ai programmi di car sharing a livello globale è cresciuta all’incirca del 50% nel 2013, con quasi 3,5 milioni di utenti e 70.000 veicoli. L’Europa (1,2 milioni di utenti e 31.500 veicoli) e il Nord America (1,2 milioni di utenti e circa 22.100 veicoli) hanno rappresentato complessivamente il 78% degli utenti globali dei servizi di car sharing e il 77% dei veicoli disponibili nel 2013. L’anno scorso Avis, la multinazionale dell’autonoleggio, per comprare Zipcar, la numero uno del car sharing in America, ha sborsato quasi 500 milioni di dollari, pagando ogni azione il 49% in più rispetto alla chiusura del 31 dicembre. Un’analisi di Frost & Sullivan stima che l’adesione a livello globale continuerà a crescere fino a circa 5 milioni di utenti entro la fine del 2014, ossia almeno del 43% per quanto riguarda gli utenti e del 33% per i veicoli. In particolare, la crescita del car sharing in Italia nel 2013 (400% di utenti in più) e Germania (67% di utenti in più) mostra il potenziale dei mercati, sia consolidati che nuovi, del car sharing in Europa. In Francia il successo di Autolib nell’area parigina ha portato a una riduzione del parco auto privato pari a 22.500 macchine, equivalenti a 164 milioni di chilometri percorsi in un anno. Attualmente ci sono anche 2.500 veicoli al 100% elettrici distribuiti nelle 880 stazioni della regione parigina.
Il car sharing in Italia
Son quadruplicati nel 2013 gli utenti delle auto condivise: un mercato sempre in crescita grazie alle nuove tecnologie. Il car sharing sul mercato italiano può definirsi un boom perché a distanza di un anno dal loro lancio, Car2go ed Enjoy di Eni hanno visto quadruplicare il loro mercato, conquistando nel solo 2013 130mila italiani. Sono tre le compagnie private che offrono auto condivise: Car2go, Enjoy, Twist. Più i «pubblici» GuidaMi ed e-Vai. La tendenza è più che positiva anche per il periodo fra 2013 e 2014, con un ulteriore raddoppio degli utenti passati da 130mila a 250mila. Dopo un avvio lento all’inizio degli anni 2000, le iniziative italiane di car sharing sono rapidamente aumentate, dando anche agli operatori privati la possibilità di penetrare efficacemente il mercato. Numeri destinati senz’altro a crescere, dato che il servizio di auto condivise è pronto al debutto anche in altre città italiane: Car2go arriverà a Firenze e Bologna alla fine del 2014 e a Genova nel 2015. Enjoy è a Roma e Torino dall’estate del 2014, mentre nel maggio di quest’anno ha fatto la sua comparsa nel capoluogo lombardo il terzo fornitore, Twist, con 100 veicoli Volkswagen. I nuovi operatori del 2014 e oltre comprendono: Car2go a Roma con 500 Smart nel marzo 2014; Twist a Milano con 100 veicoli VW Up! nel maggio 2014; Enjoy a Roma e Torino nell’estate 2014; Car2go a Firenze e Bologna alla fine del 2014 ed a Genova nel 2015. Molte città, da Padova a Napoli, hanno i loro servizi comunali.
Il car sharing elettrico
Data la struttura della rete di fruibilità delle vetture, collocate in punti definiti di raccolta, la formula del car sharing si adatta bene all’offerta di vetture 100% elettriche in ambito urbano. A Milano il car sharing ecologico e-Vai integrato al sistema ferroviario lombardo è già presente a Milano Cadorna, Bovisa e in altre dieci vie di Milano, poi a Como, Erba, Pavia, Lodi, Legnano, Travedona Monate, Cuggiono, Cremona, Casalmaiocco, Magenta, Maccagno, Alzate Brianza, Mariano Comense, Cairate, Laveno Mombello e Vigevano, Tradate, Ternate e Bergamo, e presso gli Aeroporti di Malpensa e Linate. A Torino il servizio Io Guido ha di recente aggiunto 20 Fiat 500 elettriche alle sue 130 auto normali già a disposizione degli utenti. A Padova è stata presentata nel 2013 la prima elettrica del servizio car sharing, una Renault Zoe. Renault e Bolloré sono ufficialmente diventati partner per far progredire insieme i veicoli elettrici, le cui vendite sono in aumento in tutto il mondo: +100% in Francia, +250% negli Stati Uniti, +50% in Germania (2013 su 2012). È prevista la creazione di una joint-venture tesa a conquistare e installare soluzioni complete di car sharing di veicoli elettrici in Francia e in Europa, che dia per esempio in uso le Renault Twizy. A Grenoble la città e l’hinterland avranno il più innovativo servizio di car sharing, chiamato ”Cité Lib by Ha:mo”. Il programma triennale utilizza l’interconnessione tra veicoli elettrici ultracompatti e il trasporto pubblico grazie all’unione di questi partner: Città di Grenoble, l’azienda elettrica francese Edf, Toyota e Cité Lib, azienda locale di car sharing. All’avvio del programma, l’1 ottobre 2014, 35 Toyota ”i-ROAD” e 35 veicoli ultracompatti ”COMS” saranno disponibili per i piccoli spostamenti tra le 27 stazioni di raccolta gestite dalla Sodetrel.
Il car sharing aziendale
Il marchio tedesco Bmw ha deciso di scendere in campo in Italia con una sua iniziativa, AlphaCity: un progetto che vuole combinare la formula del car sharing con quella del noleggio a lungo termine, fornendo un’alternativa all’uso di taxi, auto con conducente, vetture aziendali e rimborsi spese post-viaggio. Il tutto con un risparmio complessivo che, secondo Bmw, può arrivare fino al 70%. Anche in questo caso si tratta di un servizio key free. Per potersi sedere al volante dell’automobile è sufficiente prenotarla fornendo l’accoppiata username-password in un’app aziendale e sbloccarla con una carta. La novità, però, è che i dipendenti possono utilizzare le vetture anche fuori dall’orario di lavoro: in questo caso il costo del noleggio viene direttamente prelevato dalla busta paga del mese successivo. Il servizio è già attivo in otto Paesi, e può contare oltre 9mila clienti. I modelli disponibili al momento sono le Bmw Serie 3, X3 e le Mini.
Il futuro del car sharing
I progressi tecnologici saranno cruciali per la crescita del mercato, incrementando i servizi di car sharing, come ad esempio le app per smartphone per localizzare i servizi, effettuare prenotazioni e procedere con il pagamento. Tra le altre innovazioni ci sono: chiavi virtuali, servizi telematici delle case automobilistiche, chioschi virtuali, integrazione con iPhone, Android e con riconoscimento dell’impronta digitale, soluzioni di ricarica integrate per veicoli elettrici, aggregatori di servizi, planner multi-modello, app per il parcheggio e app per la personalizzazione.
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