L’aviazione privata “vola” anche troppo: le emissioni nel 2023 hanno raggiunto le 15,6 milioni di tonnellate di CO2.
Dal 2021 a Milano sarà vietato fumare anche all’aperto in diverse aree
Non si potrà fumare alle fermate dei mezzi pubblici, nei parchi e negli stadi: così Milano vuole migliorare la qualità dell’aria in città.
Per la felicità dei non fumatori, il consiglio comunale di Milano ha stabilito che dal primo gennaio 2021 non si potrà più fumare all’aperto, tranne in luoghi isolati. Il che significa che il divieto sarà esteso a tutte quelle aree in cui non siano garantiti almeno dieci metri di distanza da altre persone. È il caso di fermate dei mezzi di trasporto, parchi, cimiteri, centri sportivi, stadi. Ma c’è di più: dal primo gennaio 2025 il fumo di sigaretta sarà bandito da tutte le aree pubbliche all’aperto.
Il divieto di fumare in numerose aree della città è contenuto nel Regolamento per la qualità dell’aria
La decisione rientra nel Regolamento per la qualità dell’aria, approvato dal consiglio del Comune di Milano il 19 novembre scorso, con 25 voti favorevoli, otto contrari, quattro astenuti (con due consiglieri assenti). All’interno del documento sono presenti le priorità e le scadenze di una serie di azioni tese a migliorare la qualità ambientale in città.
“Si tratta di un provvedimento che ha un duplice significato, perché aiuta a ridurre la concentrazione di Pm10, le polveri sottili particolarmente nocive per i polmoni – ha spiegato Marco Granelli, assessore alla mobilità e ai lavori pubblici del Comune –, ma rappresenta anche un’operazione di prevenzione della salute. Tutelando i cittadini dal fumo attivo e passivo nei luoghi pubblici e frequentati anche dai minori. Pensiamo sia una spinta ulteriore che diamo per migliorare la salute e questo ha un significato maggiore adesso, con la pandemia in corso”.
Gli altri provvedimenti approvati
Ma non è tutto. Fra le azioni definite dal consiglio comunale entra in vigore, entro 30 giorni dall’approvazione del regolamento, il divieto di installare nuovi impianti a gasolio e biomassa per il riscaldamento degli edifici. Dal primo ottobre del 2022 il gasolio sarà messo al bando anche negli impianti di riscaldamento già esistenti (a meno che non si presenti una relazione tecnica che dimostri l’impossibilità di applicazione del divieto).
Nelle pizzerie i forni a legna – la cui qualità ambientale verrà verificata attraverso un censimento che sarà effettuato entro il primo marzo 2021 – dovranno essere di Classe A1 a partire dal primo ottobre 2022. E, dal 2023, è previsto l’obbligo per tutti i punti di vendita di carburante di dotarsi di infrastrutture di ricarica elettrica. Ma i nuovi regolamenti riguardano anche esercizi commerciali, mercati e cantieri. C’è una brutta notizia anche per gli amanti di fuochi d’artificio e barbecue: sono al bando già a partire dal 2020, nel periodo compreso tra il 1 ottobre e il 31 marzo prossimo.
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