Quello in corso è l’anno più caldo che si mai stato registrato in Italia negli ultimi due secoli. E la temperatura media sulla superficie delle terre emerse e dei mari del nostro paese è stata di 0,96 gradi centigradi superiore rispetto alla media del trentennio che va dal 1990 al 2020. Il che conferma una tendenza già emersa nei mesi scorsi.
Il Cnr: "Ad oggi il 2022 è l'anno più caldo di sempre". Primi sette mesi da record, luglio +2,26 gradi sopra la media #ANSAhttps://t.co/wXg6Ij4y9l
A crescere soprattutto le temperature massime in Italia
A spiegarlo è – secondo quanto riferito dall’agenzia Ansa – Bernardo Gozzini, direttore del consorzio Lamma (Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile, promosso dalla Regione Toscana e dal Consiglio nazionale delle ricerche). Lo studioso ha precisato che a crescere sono state soprattutto le temperature massime, che hanno registrato uno scarto rispetto alla media di 1,2 gradi centigradi (sulla base dei dati raccolti fino al mese di settembre).
Ma il 2022 è stato un anno eccezionale anche nel resto dell’Europa, piazzandosi al terzo posto nella classifica di quelli più caldi di sempre. Una situazione che ha provocato gravi conseguenze, in particolare per quanto riguarda la siccità, che ha colpito tutte le nazioni che si affacciano sul Mediterraneo. In Italia il fenomeno si è concentrato però soprattutto al nord, mentre le regioni centro meridionali hanno sperimentato precipitazioni ben superiori alla media.
Gravi conseguenze sull’economia anche rispettando l’Accordo di Parigi
Tutto ciò provocherà conseguenze anche sull’economia del nostro paese. A confermarlo è un nuovo studio della Banca d’Italia, secondo il quale ad essere colpiti sul medio-lungo periodo saranno soprattutto i comparti dell’agricoltura e del turismo.
Anche limitando la crescita della temperatura media globale a “soli” 1,5 gradi centigradi, ovvero centrando l’obiettivo più ambizioso dell’Accordo di Parigi, il prodotto interno lordo procapite potrebbe contrarsi tra il 2.8 e il 9,5 per cento alla fine del secolo, rispetto ad uno scenario che prevede temperature stabili.
Il 2022 ormai alla fine passerà alla storia come l’anno più caldo per l’Italia dal 1800, sia per le temperature massime che per le medie. I dati del Cnr.
Si parla tanto di finanza climatica, di numeri, di cifre. Ma ogni dato ha un significato preciso, che non bisogna dimenticare in queste ore di negoziati cruciali alla Cop29 di Baku.
Basta con i “teatrini”. Qua si fa l’azione per il clima, o si muore. Dalla Cop29 arriva un chiaro messaggio a mettere da parte le strategie e gli individualismi.
Secondo uno studio del Cnr il 2018 è stato un anno record per il caldo: più di 1,5 gradi sopra la media dell’ultimo trentennio. Dati che confermano i cambiamento climatici.