In Europa la transizione energetica è vicina, grazie a un mix di eolico e solare, ma infrastrutture e burocrazia rischiano di rallentarla
Energia rinnovabile a emissioni zero entro il 2060, solo così si può raggiungere l’Accordo di Parigi
Secondo l’Agenzia internazionale per l’energia con l’innovazione tecnologica si possono raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e azzerare le emissioni entro il 2060.
La quarta rivoluzione industriale è realtà anche per il settore dell’energia, in particolare per le rinnovabili e l’efficienza energetica. Le tecnologie digitali sono cresciute a ritmi vorticosi e si accoppiano e ibridano con qualsiasi cosa: entrano nei prodotti e nei processi. Anche il settore energetico è stato investito dai cambiamenti tecnologici e vive una situazione senza precedenti. Il nuovo rapporto Energy Technology Perspectives 2017 (Ept 2017) dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (Iea) mette in rilievo gli scenari che, sulla base delle tendenze in atto, al momento possiamo attenderci nel settore dell’energia come conseguenza delle grandi trasformazioni tecnologiche che stiamo vivendo.
How is digitalization changing energy markets? What will it mean for gov & industry? Find out in our upcoming report https://t.co/iWUfmVvOKP
— Fatih Birol (@IEABirol) 18 aprile 2017
Grazie a eolico, rinnovabili e auto elettriche obiettivi climatici più vicini
Per la prima volta, il lavoro della Iea esamina come le tecnologie pulite, utilizzate al massimo delle loro possibilità, potrebbero portare il settore energetico a porsi obiettivi molto più ambiziosi degli attuali per contrastare i cambiamenti climatici. L’analisi mostra come i progressi siano stati sostanziali – rinnovabili e auto elettriche – laddove le politiche pubbliche hanno dato segnali chiari. Di 26 tecnologie energetiche prese in esame nello studio della Iea, sono proprio queste tecnologie insieme a quelle legate allo stoccaggio energetico a poter essere considerate in linea per centrare gli obiettivi climatici.
Azzerare le emissioni di gas serra è possibile
Secondo l’analisi dell’Agenzia Internazionale per l’Energia entro il 2060 sarà possibile azzerare le emissioni di gas serra del settore energetico arrivando a fine secolo con il 50 per cento di probabilità di contenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi centigradi, in base a quanto previsto dall’Accoro di Parigi. Il tutto non senza fatica, anzi, con molto impegno. Molte aree tecnologiche soffrono infatti di un sostegno inadeguato. “Con i costi in diminuzione, avremo bisogno di un focus continuo su tutte le tecnologie per raggiungere gli obiettivi climatici a lungo termine”, evidenzia Fatih Birol, direttore esecutivo della Iea, secondo cui “è importante ricordare che accelerare il tasso di avanzamento tecnologico può contribuire a rafforzare l’economia, ad aumentare la sicurezza energetica e al contempo a migliorare la sostenibilità energetica”. Proprio per l’importanza che riveste, il rapporto sottolinea come sia fondamentale continuare a investire in politiche a sostegno dell’innovazione tecnologica.
L’efficienza di edifici ed elettrodomestici può fare la differenza
Un focus specifico del report è dedicato agli edifici che, secondo l’Agenzia, potrebbero svolgere un ruolo importante nel sostenere la trasformazione del sistema energetico. Nei prossimi 15 anni circa, i sistemi di illuminazione e di raffrescamento ad alta efficienza e la nuova generazione di elettrodomestici, potrebbero permettere un taglio pari a quasi i tre quarti della domanda globale di energia elettrica consumata oggi. Un modo che potrebbe permettere una maggiore elettrificazione del sistema energetico senza aggiungere nuovi oneri per il sistema.
I prossimi passi per un futuro pulito e sicuro
Alla luce delle trasformazioni e delle sfide in corso secondo l’Agenzia ci aspettano dei passaggi obbligati. In primis, ogni governo dovrebbe sviluppare una visione per un futuro energetico sostenibile, definendo le tappe del percorso che vuole perseguire e tenendo conto dei progressi via via realizzati. Questo implica, lavorare fianco a fianco sia con gli stakeholder locali sia con gli altri governi e i soggetti internazionali impegnati in ambito energetico. Oltre al sostegno dell’innovazione tecnologica – passo strategico per un futuro pulito e sostenibile –, la Iea sottolinea la necessità di adottare meccanismi di politica e di finanza adatti a supportare nuovi modelli di business introdotti dai cambiamenti tecnologici. Infine, è necessario che i governi riescano a sviluppare una migliore comprensione delle opportunità e delle sfide che derivano dall’aumento della digitalizzazione nel settore dell’energia. Non sarà infatti possibile cogliere le opportunità di questa quarta rivoluzione industriale e di correggerne i rischi se non vi è una rigorosa conoscenza di come la digitalizzazione stia trasformando il modo di produrre, distribuire e consumare l’energia.
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