Il clima che cambia sta delineando una nuova geografia del cibo con l’agricoltura chiamata a rispondere alle sfide ambientali e di sicurezza alimentare.
Il 23 settembre si celebra la Giornata europea della produzione biologica
L’iniziativa è stata lanciata nel 2021 per promuovere il biologico e il suo ruolo chiave nella transizione verso sistemi alimentari sostenibili.
- L’iniziativa di una Giornata europea della produzione biologica vuole promuovere l’agricoltura e il consumo di prodotti bio.
- L’obiettivo dell’Unione europea è di raggiungere il 25 per cento di superficie bio entro il 2030 rendendo più sostenibili i sistemi alimentari.
- In Italia si spendono 64 euro all’anno pro capite per il bio contro una media europea di 84 euro.
- Per conoscere il bio da vicino, le associazioni del biologico propongono alcuni eventi.
Il 23 settembre si celebra la Giornata europea della produzione biologica: l’iniziativa, promossa da Ifoam Oe, è stata lanciata nel 2021 dal Parlamento, dal Consiglio e dalla Commissione europei per promuovere il ruolo chiave del biologico nella transizione verso sistemi alimentari sostenibili e per valutare i progressi verso il raggiungimento dell’obiettivo del 25 per cento di superfici bio in Europa entro il 2030.
Giornata europea della produzione biologica: quando e perché
La data della giornata del biologico e non è stata scelta a caso: il 23 settembre è anche l’equinozio d’autunno, ovvero il momento in cui il giorno e la notte hanno la stessa durata, a simboleggiare l’equilibrio tra natura e agricoltura. “Oggi celebriamo la produzione biologica, un tipo sostenibile di agricoltura in cui la produzione alimentare è realizzata in armonia con la natura, la biodiversità e il benessere degli animali”, aveva dichiarato Janusz Wojciechowski, Commissario per l’Agricoltura, in occasione della cerimonia per la firma e il lancio dell’iniziativa sottolineando l’opportunità di questa giornata per sensibilizzare in merito alla produzione e al consumo di biologico per contribuire alla concretizzazione delle strategie “Dal produttore al consumatore” e “Biodiversità” del Green deal europeo che prevedono, tra le altre cose, la riduzione del 20 per cento dell’uso di fertilizzanti e del 50 per cento di quello di pesticidi.
I numeri del bio in Europa
Secondo i dati Nomisma-Ismea 2022, nell’Unione europea le superfici agricole bio sono quantificate in 14,9 milioni di ettari che rappresentano il 9,2 per cento della superficie agricola totale. Gli operatori biologici sono 349.499, mentre le vendite bio ammontano a 44,4 milioni di euro. Con 2,2 milioni di ettari di terreni bio, l’Italia vanta la percentuale più alta in Europa di superficie bio sul totale (17,4 per cento), mentre sono 86.144 gli operatori biologici per un valore del mercato interno pari a 5 milioni di euro.
Il paese che spende di più per il bio è la Svizzera, 418 euro all’anno pro capite pari al 10 per cento della spesa totale, seguita dalla Danimarca, 384 euro pari al 12 per cento della spesa totale. Gli italiani spendono in media 64 euro per gli acquisti biologici (contro una media europea di 84 euro), pari al 4 per cento della spesa alimentare totale.
Giornata del Bio e Fridays for Future, un unico appello per tutelare l’ambiente
FederBio e il Comune di Bologna in collaborazione con AssoBio, istituzioni nazionali e locali, Nomisma e BolognaFiere celebrano la Giornata del Bio con un evento nell’ambito del progetto Being Organic in Eu: si tratta di un’occasione per fare il punto sulla transizione agroecologica, sulle azioni da intraprendere per stimolare il settore e per sensibilizzare su scelte alimentari più attente e sostenibili, ma anche di una risposta all’appello dei Fridays For Future che, con la mobilitazione globale per il clima indetta per il 23 settembre, hanno chiesto che la crisi climatica sia centrale per le prossime scadenze politiche e prioritaria nel dibattito pubblico.
“La Giornata europea del biologico è un momento importante per celebrare il settore che in 30 anni è passato da elemento di nicchia a motore di rilancio dell’intero comparto agroalimentare, al centro delle politiche green europee”, ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, presidente Federbio. “Le ultime catastrofi che hanno colpito in questi giorni il nostro Paese ci ricordano che non abbiamo più tempo. Serve l’adozione di un nuovo paradigma di produzione agroalimentare basato sulla transizione agroecologica, che contribuisca a contrastare efficacemente la deriva climatica tutelando la biodiversità, l’ambiente e la fertilità del suolo. Ci uniamo quindi all’appello dei ragazzi di Fridays for Future e degli ecologisti, che chiedono agli agricoltori di aderire alla loro lotta per il clima. Il biologico rappresenta una risposta concreta per affrontare le sfide future perché assicura resilienza e sostenibilità, contribuendo a mitigare i cambiamenti climatici. Ma non è tutto, i terreni coltivati a biologico tendono a trattenere maggiori quantitativi d’acqua, diventando una forma di protezione in caso di siccità e inondazioni”.
Conoscere da vicino il biologico con la Settimana del bio e la Festa del bio
“In questa importante Giornata celebriamo l’Italia del biologico: paese di buoni produttori (con il 17 per cento circa dei terreni, rispetto alla media Eu che è ferma al 9 per cento), bravi esportatori (+16 per cento), primi al mondo alla pari con gli Stati Uniti, ma possiamo migliorare dal punto di vista dei consumi cresciuti di un solo +5 per cento con una buona spinta del comparto fuori casa”, ha sottolineato il presidente di Assobio, Roberto Zanoni. “Formazione, comunicazione e ricerca saranno al centro delle nostre azioni per favorire lo sviluppo del settore. È proprio in questa occasione che abbiamo il piacere di lanciare la Settimana del bio che si svolgerà in primavera e che coinvolgerà tutte le catene della grande distribuzione e dello specializzato, insieme al mondo della ristorazione. In coerenza con questo, ci auguriamo che venga creata al più presto una piattaforma di tracciabilità validata dal ministero delle Politiche agricole in modo da rendere trasparente, anche al consumatore, il percorso dei prodotti biologici dal campo alla tavola. Le emergenze e la guerra non possono essere un pretesto per fare clamorosi passi indietro e allontanarci dal percorso virtuoso che abbiamo costruito finora”.
In occasione della Giornata del biologico, Federbio lancia anche la quinta edizione della Festa del Bio, un road show in tre tappe per far conoscere da vicino il biologico attraverso talk show, workshop, show cooking, degustazioni e laboratori per i bambini. Prima tappa il 3 dicembre 2022 a Bologna, a Palazzo Re Enzo, a seguire, nei primi mesi del 2023, la seconda e la terza tappa rispettivamente a Roma e a Milano.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Secondo un’indagine dell’Irccs Neuromed, consumando elevate quantità di cibi ultra-processati le persone diventano biologicamente più vecchie rispetto all’età cronologica.
Ricercatori australiani hanno osservato che il consumo quotidiano di verdure crucifere abbassa la pressione sanguigna, riducendo del 5 per cento il rischio di infarto o ictus.
Un’indagine dell’Istituto superiore di sanità rivela una scarsa aderenza degli italiani alla dieta mediterranea: “scelte sempre più occidentalizzate e globalizzate”.
Delicato, confortevole, profumato, il risotto zucca, latte e tartufo accoglie le delizie dell’autunno, scaldando il cuore come il focolare di un camino.
Secondo i risultati di uno studio su 39mila adulti francesi, un consumo di cibi ultra-processati è associato all’insonnia cronica.
Se ne è discusso a un evento a Roma, a partire dalla proposta di legge per andare oltre gli allevamenti intensivi. Gli interventi di produttori, medici, veterinari, studiosi e politici.
Il governo è al lavoro sul decreto “contaminazioni” per l’agricoltura biologica che prevede limiti di tolleranza più elevati per i residui accidentali. Un testo che fa discutere.
La Giornata mondiale dell’alimentazione 2024 punta a sensibilizzare sul tema del diritto al cibo che non è ancora garantito a tutti, nonostante si sprechino grandi risorse per produrlo.