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25-27 aprile: sboccia FloraCult!
Fiori, ma non solo. Anche arte, mostre fotografiche, momenti in cui si parlerà di salute naturale, incontri per comprendere meglio il microcosmo che popola campi e giardini, laboratori. FloraCult, organizzata da Ilaria Venturini Fendi, imprenditrice agricola e designer impegnata nella realizzazione di una sua linea di moda eco, e Antonella Fornai, paesaggista, all’interno dell’azienda agricola
Fiori, ma non solo. Anche arte, mostre fotografiche, momenti in cui si parlerà di salute naturale, incontri per comprendere meglio il microcosmo che popola campi e giardini, laboratori. FloraCult, organizzata da Ilaria Venturini Fendi, imprenditrice agricola e designer impegnata nella realizzazione di una sua linea di moda eco, e Antonella Fornai, paesaggista, all’interno dell’azienda agricola I Casali del Pino, non è solo una mostra mercato, un’occasione per riunire gli appassionati di florovivaismo, è molto di più…
Ilaria, com’è nata l’idea di FloraCult?
L’idea è nata dall’incontro con Antonella Fornai, che è una nota esperta di giardini e che organizza con me la mostra mercato, e dalla mia passione per la natura che mi porto dietro fin dall’infanzia. Dieci anni fa ho acquistato l’azienda agricola dove viene ospitata la manifestazione e che ha cambiato il contatto con questa terra e ha portato nel mio stile di vita molte cose importanti, influenzando tutte le mie scelte successive. Alla richiesta di Antonella ho quindi subito risposto con entusiasmo.
In cosa si differenzia FloraCult dalle altre manifestazioni del settore?
Nel fatto che non si parla solo di fiori, ma anche di ecologia, di riciclo, di divulgazione scientifica, di creatività e di attività molto pratiche, come ad esempio produrre il proprio compost sul terrazzo, oppure costruire una “casa” per insetti utili. E poi saranno presentati tanti progetti particolari, legati alla riqualificazione dell’ambiente urbano.
Quali sono, dunque, le novità di questa edizione?
Uno dei progetti che mi appassionano di più è Eugea, spin-off dell’Università di Bologna: creando corridoi ecologici attraverso la diffusione, sui nostri balconi, di piante che attirano insetti utili, è possibile riportare per esempio le farfalle in città. Agli insetti sarà anche dedicata una mostra, per conoscerli meglio.
E poi, visto che siamo giunti alla quinta edizione e siamo anche riusciti a stringere rapporti importanti con le istituzioni del Parco di Veio, quest’anno faremo un gemellaggio con i comuni che lo compongono: ciascun comune adotterà a FloraCult delle piante autoctone che verranno poi piantate in posti scelti dai cittadini.
Tra gli altri temi, parleremo anche del valore delle piante profumate: privilegiamo spesso il fattore ornamentale e ci dimentichiamo dell’olfatto… questo è un modo per ricordare che anche i profumi sono importanti.
Un’ultima curiosità: perché avete chiamato la manifestazione FloraCult?
Perché penso che parlare di natura e cultura sia un discorso estremamente attuale e di alta qualità culturale. Questo diventa il nostro slogan: FloraCult sottolinea lo stretto rapporto tra natura e cultura di cui noi ci dobbiamo presto riappropriare.
Ricordiamo che FloraCult è una mostra mercato di piante e fiori che si svolge a Roma nel weekend del 25-27 aprile nell’azienda agricola I Casali del Pino, un’azienda agricola biologica situata a Roma nord, nel centro del Parco di Veio. Durante questo appuntamento, oltre cento vivaisti italiani offrono il meglio delle loro produzioni. Potete trovare più informazioni, oltre al programma dettagliato dell’evento, su sito di FloraCult. www.floracult.com
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