La bicicletta è una soluzione reale per perseguire in modo semplice ed economico gli obiettivi di transizione energetica e climatica. La giornata mira a focalizzarne i vantaggi.
25 anni d’Eroica, nel fine settimana torna la ciclostorica più famosa al mondo
Strade bianche, passione e bicicletta: dal 1997 l’Eroica celebra i valori del ciclismo con il suo spirito romantico. L’appuntamento a Gaiole in Chianti.
A Gaiole in Chianti (Siena) da qualche giorno è iniziata “la settimana santa”, il preludio di uno degli eventi più attesi nel mondo del ciclismo che da sempre si svolge i primi di ottobre: l’Eroica. Stiamo parlando della mitica ciclostorica che quest’anno festeggia i suoi primi 25 anni. Un grande raduno, una gara senza vincitori né vinti, un viaggio nella bellezza della Toscana ma soprattutto un monumento ai valori del ciclismo di un tempo, rievocato su strade sterrate e biciclette d’epoca. Questa è l’Eroica, l’allegro “Natale a pedali” che unisce il popolo della bicicletta: ci si prepara meticolosamente alla celebrazione del rituale che si attende con trepidazione fino all’arrivo dell’autunno, quando finalmente si pedala insieme e si fa festa, masticando polvere e gustando del buon vino.
Per la venticinquesima edizione sono in arrivo da tutto il mondo circa 9mila ciclisti, sedotti dalla magia che regalano le strade bianche del Chianti e della Val d’Orcia. Il 38 per cento dei partecipanti viene dall’estero: ben 1.200 persone dalla Germania mentre altri gruppi numerosi provengono da Svizzera, Regno Unito e Francia. Anche oltreoceano si è diffuso il verbo, visto che 130 sono i ciclisti dagli Stati Uniti, 34 quelli dall’Australia e 30 dal Canada. Uomini e donne di diversa età, estrazione sociale e provenienza, pronti a cavalcare mezzi d’epoca e a sfoderare cimeli del passato, maglie di lana, caschetti in cuoio e una camera d’aria a tracolla.
I percorsi e le regole per partecipare
Il regolamento dell’Eroica – che ha fatto scuola nell’ambito delle ciclostoriche – prevede biciclette costruite prima del 1987, con i fili dei freni esterni al manubrio, il cambio sul tubo obliquo e i pedali liberi o con la gabbietta (senza quindi sgancio rapido). Il materiale della bici è l’acciaio e la costruzione può essere anche recente purché rispetti queste regole. Anche l’abbigliamento non deve stonare: maglie di lana e fondelli possono essere d’epoca o rifatti in stile vintage. La cura dei dettagli non si spreca e l’eleganza viene premiata da un concorso ad hoc, così come la barba e baffi.
L’Eroica non è una gara, si pedala per passione scegliendo tra i 5 percorsi proposti secondo la propria preparazione. Si va dagli abbordabili 46 chilometri ai tostissimi 209 chilometri che rappresentano una vera sfida anche per le persone più allenate. Si pedala tra vigneti e uliveti, salendo e scendendo tra i colli del Chianti, della Val d’Orcia e delle Crete Senesi, attraversando borghi incantevoli. In mezzo ci sono i vari ristori dove ci si ferma per rifocillarsi gustando un piatto di ribollita, la “ciccia” toscana o un pezzo di pane e olio accompagnati da un buon Chianti. Si riscopre così il piacere del viaggio lento, della fatica e dell’esperienza condivisa.
Quest’anno per la prima volta la manifestazione sarà raccontata in diretta su Rai3 e Rai Sport.
L’Eroica nel mondo
Grazie al successo della manifestazione – che tra le altre cose ha “salvato” le strade bianche sottraendole all’asfalto – è stato istituito un percorso “percorso permanente”, oggi frequentato da migliaia di ciclisti da tutto il mondo durante tutti i dodici mesi dell’anno. Ma non solo. Dal 2012 l’Eroica è stata “esportata” all’estero. Nel 2013 è arrivata in Giappone, dove si pedala in un incredibile paesaggio che porta lungo “le strade nere” (dalla lava) ai piedi del Monte Fuji, monte sacro.
Negli anni a seguire è approdata in molti altri paesi tra cui Gran Bretagna, California, Spagna e Sud Africa. Tante Eroiche diverse, tutte con caratteristiche uniche e soprattutto tutte figlie del romanticismo che da sempre contraddistingue questa manifestazione, a partire dal 1997.
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