3 dettagli che ci hanno colpito del Budd-e, il nuovo pulmino Volkswagen

A partire dal nome, Budd-e, che strizza l’occhio al mitico pulmino Volkswagen T1 soprannominato affettuosamente Bulli, Volkswagen dà una bella ricarica alla sua immagine di simpatia e di innovazione. Ricarica, è il caso di dirlo. Perché per farlo attinge sì al suo passato ma con un mezzo futuribile, elettrico ed elettronico fino all’essenza. Preceduto da

A partire dal nome, Budd-e, che strizza l’occhio al mitico pulmino Volkswagen T1 soprannominato affettuosamente Bulli, Volkswagen dà una bella ricarica alla sua immagine di simpatia e di innovazione.

Ricarica, è il caso di dirlo. Perché per farlo attinge sì al suo passato ma con un mezzo futuribile, elettrico ed elettronico fino all’essenza. Preceduto da anni di studi, sia di stile che tecnologici, il modello è stato esposto al Ces 2016 di Las Vegas in assoluta anteprima, anche rispetto al Salone di Detroit. È interessante notare che, dunque, è stato scelto un salone dell’elettronica, e non un salone dell’auto, per offrire allo sguardo del mondo questo fiore all’occhiello. Come a voler rimarcare i contenuti tecnologici della nuova automobile: led e touchscreen a profusione, portiere ad apertura automatica, propulsione elettrica.

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Innovazioni a misura d’uomo e d’ambiente

Durante la presentazione Herbert Diess ha chiarito che tutto ciò che vediamo oggi in Budd-e raggiungerà il mondo reale entro 2019, anche se non ha chiarito se questo esatto prototipo correrà per le strade del mondo. Comunque, gli elementi basilari di questo microbus anticipano concretamente quelli più desiderabili nella nostra prossima automobile: elettrica con 600 km di autonomia, spazi a misura d’uomo, comandi vocali e touchscreen ovunque. Il concept è basato su Modular Electric Platform, un’architettura inedita studiata apposta per le auto elettriche – che sicuramente saranno sempre più presenti nel listino della Casa – limitando l’ingombro delle batterie e garantendo, quindi, maggior spazio per tutto il resto, a guadagno di abitabilità ed efficienza.

Partendo dal dato più importante, Budd-e è 100% elettrico e supera decisamente la soglia di preoccupazione dell’utente medio: 101 KWh di batterie per distanze fino a 600 km, meglio di Tesla.

Autonomia: il Budd-e sfiora i 600 km e ha 306 CV

Volkswagen promette un’autonomia di 600 km e una ricarica veloce dell’80% in appena 15 minuti. Budd-e, e tutte le auto che nasceranno con questo sistema di propulsione, potrà raggiungere una velocità massima di 150 km/h.

Il Budd-e fa sfoggio di un gruppo trasmissione con trazione integrale tutta elettrica. Il motore elettrico anteriore mette a disposizione la potenza di 100 kW (l’equivalente di 136 CV), quello posteriore di 125 kW (170 CV). Vale a dire una potenza in tutto di 225 kW (ben 306 CV), con coppia motrice (rispettivamente 200+290 Nm), un totale di 490 Nm. L’energia arriva dalla batteria ad alta capacità (92,4 kWh) che secondo le stime è in grado di dare un’autonomia finora mai vista prima, un valore concorrenziale addirittura rispetto alla media delle auto a benzina. Così come interessante è il sistema per la carica veloce, tramite spina o interfaccia induttiva: una trentina di minuti per ricarica di circa l’80%.

Portiere: ad apertura automatica

Una delle comodità e nel contempo una delle caratteristiche di sicurezza più intelligenti è l’apertura automatica delle portiere, con quella passeggeri a scorrimento (per non invadere pericolosamente spazi di marcia, né sbattere con ciclisti, né graffiarsi con i vicini).

Tutte le aperture non hanno maniglie, ma l’apertura e la chiusura sono attivate da comandi vocali o da gesti su sensori touch.

Le porte si aprono, a rendere accessibile l’interessante nuova concezione dell’abitacolo, che prevede la modularità dei sedili. In questo modo i passeggeri possono scegliere di sedere regolarmente su due file o di accomodarsi come in un salotto, quindi non trovano posto nella tipica configurazione orizzontale ma piuttosto in un mini divanetto a ‘L’ che prosegue anche sul lato opposto al portellone scorrevole.

Cruscotto e volante: sul Budd-e è tutto touch, con schermi ovunque

Internamente, tutte le novità sono integrate nella plancia in un unico pannello con più schemi: un grande schermo mostra le informazioni di guida con le mappe 3D per la navigazione e i feed delle telecamere che sostituiscono gli specchietti retrovisori. Lo schermo è suddiviso in tre sezioni, ognuna dedicata a compiti differenti: Drive (con mappe di navigazione e altri dati simili), Control (con le informazioni sullo status del veicolo) e Consume, che include cose come il controllo audio e l’integrazione con lo smartphone per mostrare messaggi, calendar, meteo. Le immagini delle camere posteriori sono visualizzate da schermi multifunzione che, con l’auto in movimento, mostrano cosa accade dietro, e quando è ferma diventano console per aprire e chiudere le portiere elettriche. Il volante non ha bottoni, ma invece usa i tocchi delle dita e la pressione, con haptic feedback, che Volkswagen afferma essere più intuitivi rispetto agli attuali tastini.

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