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Il 31 ottobre è la Giornata nazionale del trekking urbano. Scopriamo le nostre città camminando
Camminare per scoprire le città, magari la propria, per vederla con nuovi occhi. La Giornata nazionale del trekking urbano celebra uno tra i gesti più semplici, ma meravigliosi.
Il 31 ottobre si celebra la Giornata nazionale del trekking urbano, la tredicesima edizione dell’iniziativa che vuole ricordare a tutti quanto sia meraviglioso vivere a piedi le nostre città. Da nord a sud 53 città partecipanti in 17 regioni d’Italia offrono percorsi di ogni difficoltà alla scoperta di un patrimonio unico. Un atto semplice che regala vantaggi fisici e psicofisici.
Che cos’è il trekking urbano e perché praticarlo
Il trekking urbano è qualcosa di semplice, adatto a tutti, un’attività in grado di migliorare l’umore e il fisico di chi lo pratica. Tra turismo sostenibile e “vagabonding” (il vagabondaggio) privilegia gli angoli più nascosti e meno noti delle città d’arte italiane che il trekker urbano, attraverso itinerari studiati da esperti, può scoprire coniugando la possibilità di immergersi nell’arte e nella natura, facendo sport. Oltre a essere un’attività salutare, il trekking urbano fa bene alle città perché permette di decongestionare le zone attraversate dai flussi turistici tradizionali, allargare il raggio delle visite alle aree più periferiche dei centri urbani e prolungare i soggiorni.
Altra caratteristica positiva è che ogni momento dell’anno è adatto per provare l’esperienza del trekking urbano: di giorno o di notte, d’estate o d’inverno. A differenza del trekking praticato nei campi e nei boschi, infatti, quello in città può essere praticato, seguendo gli itinerari proposti, con qualsiasi condizione meteorologica e in qualsiasi momento della giornata.
Inoltre camminare fa bene: a passo sostenuto per almeno 20 minuti consente di bruciare circa 150 chilocalorie, di allontanare i rischi legati a ipertensione, osteoporosi e di curare le conseguenze della vita sedentaria come stress, ansietà, depressione. Gli itinerari proposti dalle città che in questi anni hanno aderito alla Giornata nazionale del trekking urbano hanno una durata media che varia da una a quattro ore, consentendo a chi li percorre di bruciare da un minimo di 450 chilocalorie (percorso di un’ora) a un massimo di 1.800 kilocalorie (percorso di quattro ore).
Le iniziative della giornata nazionale del trekking urbano 2016
Sono più di 50 le città che hanno aderito a questa iniziativa che permette di girare e scovare angoli meravigliosi di molte località italiane. L’elenco completo di tutti gli itinerari proposti si possono trovare a questo link. Nell’anno del Giubileo è proposto un cammino interiore a passo di trekking: molti comuni italiani faranno conoscere le loro bellezze storico-culturali sotto il profilo del sacro e del profano in onore del Giubileo.
A Padova per esempio viene proposto l’itinerario, “Padova, i santi e le opere della misericordia”, circa 6 chilometri di bassa difficoltà per 4 ore di cammino partendo dal Santuario di San Leopoldo.
In Sicilia, un itinerario si sviluppa da Ragusa superiore a Ibla, in due percorsi che toccano le tappe e i luoghi spirituali che un tempo venivano visitati da viandanti, devoti e pellegrini.
La città di Spoleto in Umbria offre ai visitatori del trekking urbano un percorso cittadino sulle orme di San Francesco attraverso le testimonianze biografiche e storiche. 4 chilometri tra arte, cultura e devozione.
Queste sono solo alcuni degli itinerari possibili, percorribili sempre, in ogni periodo dell’anno, anche da soli, magari seguendo le valide guide scaricabili dal sito trekkingurbano.info.
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