Un pomeriggio di confronto sui temi della biodiversità in occasione della presentazione del primo Bilancio di sostenibilità territoriale della Sardegna.
33 leoni tornano in Africa dopo anni di prigionia nei circhi
I felini sono stati salvati dai circhi sudamericani in cui erano rinchiusi e trasferiti in un’area protetta in Sudafrica.
Dopo anni di cattività hanno finalmente visto la loro patria d’origine per la prima volta. È la storia a lieto fine di 33 leoni, partiti dai circhi del Sud America (24 provenienti dal Perù e nove dalla Colombia) e ricondotti in Sudafrica, la terra dei loro avi, forse sognata nel corso della loro vita fatta di catene e spettacoli innaturali e umilianti. I grandi felini sono atterrati a Johannesburg a fine aprile, nell’ambito dell’operazione “Spirit of freedom”, organizzata dall’associazione Animal Defenders International (Adi). È stato il più grande trasporto aereo di leoni mai avvenuto, ha affermato Jan Creamer, presidente dell’associazione ambientalista.
Basta animali nei circhi sudamericani
Molti stati dell’America latina si sono resi protagonisti di quella che l’associazione Essere animali ha definito la “rivoluzione sudamericana contro la sofferenza nei circhi”. Numerosi paesi, tra cui Messico, Colombia e Perù, hanno infatti approvato nuove leggi che vietano spettacoli che sfruttano gli animali, dando l’esempio a tutto il mondo.
Il viaggio
I leoni sono partiti dall’aeroporto di Bogotà, capitale della Colombia, salutati dai teneri cartelli realizzati dai bambini delle scuole locali, che augurano agli animali “Felice libertà!“. “Hanno viaggiato bene sono solo affamati: durante il viaggio, per la loro sicurezza, hanno avuto poco cibo”, ha dichiarato il presidente di Adi. I leoni, il cui trasporto è costato circa 400mila dollari, hanno viaggiato in apposite gabbie e sono stati sottoposti a sessioni di aromaterapia per ridurre lo stress prima dell’imbarco.
Per i leoni nuova vita in una riserva
Gli animali ritroveranno il loro ambiente ma non sarà possibile reintrodurli in natura. I leoni, dopo una prima fase di quarantena in una struttura specializzata, verranno condotti in un’area protetta, l’Emoya Big Cat Sanctuary di Vaalwater, nella provincia di Limpopo. Il santuario è composto da cinquemila ettari di savana chiusi al pubblico, dotato di piscine naturali di acqua potabile e di radure. Molti dei leoni salvati non sono nelle condizioni necessarie per essere rilasciati in natura con successo. “Si tratta di leoni che hanno sofferto enormemente. Alla maggior parte di loro sono stati strappati via gli artigli e hanno i denti rotti – ha spiegato Jan Creamer. – Un altro ha problemi agli occhi, un altro ancora è completamente cieco”.
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