
Il rapporto annuale dell’agenzia Irena indica che il 92,5 per cento dei nuovi impianti installati nel 2024 è legato alle fonti rinnovabili.
Se ti stai chiedendo se con i tuoi soldi investiti in borsa stai danneggiando il pianeta, forse è arrivato il momento di capire quali sono le aziende che hanno deciso di non investire nei combustibili fossili e gli indici “fossil free”. Ultimo in ordine di tempo quello australiano il Fossil Free Index nato dalla collaborazione da
Se ti stai chiedendo se con i tuoi soldi investiti in borsa stai danneggiando il pianeta, forse è arrivato il momento di capire quali sono le aziende che hanno deciso di non investire nei combustibili fossili e gli indici “fossil free”. Ultimo in ordine di tempo quello australiano il Fossil Free Index nato dalla collaborazione da Thomson Reuters e Future Super – il primo grande fondo pensione australiano i cui investimenti non coinvolgono attività connesse ai combustibili fossili.
Complice dell’aumentata sensibilità agli investimenti sostenibili anche la campagna Divest from fossil fuels, promossa da 350.org, che sollecita aziende multinazionali, istituzioni, compagnie di assicurazione, fondi pensione e fondazioni a disinvestire dai combustibili fossili.
Oggi il disinvestimento dai combustibili fossili si sta rapidamente spostando dall’essere eticamente buono all’economicamente valido. Come John Quiggin ha indicato nel 2014, “considerare solo i numeri duri e freddi dell’investire soldi nei combustibili fossili non va bene”. Buona parte della comunità scientifica, ma anche l’Agenzia internazionale per l’energia, sostengono che per evitare i pericolosi effetti del riscaldamento globale, abbiamo bisogno di lasciare nel terreno la maggior parte delle risorse di combustibili fossili non sfruttate a livello mondiale. Nel frattempo dobbiamo smettere di bruciare i combustibili fossili che abbiamo a partire da subito.
Disinvestimento è l’opposto di investimento, è la rimozione del capitale investito da azioni, obbligazioni o fondi. Il movimento globale per il disinvestimento di combustibili fossili chiede alle istituzioni di togliere i loro soldi dalle compagnie petrolifere, del carbone e del gas per ragioni morali e finanziarie.
Quasi tutti gli argomenti a favore del disinvestimento dai combustibili fossili sono essenzialmente legati a motivazioni morali e finanziarie.
La questione morale è sostanzialmente legata ai dati. La ricerca scientifica dimostra che per rispettare gli obiettivi del limite di 2 gradi centigradi dell’innalzamento massimo delle temperature per evitare catastrofi climatiche, è necessario lasciare nel suolo tra i 2/3 e i 4/5 dei combustibili fossili attualmente disponibili. Da un punto di vista finanziario la motivazione è legata al fatto che se la comunità internazionale arriverà a un accordo sul cambiamento climatico, gli investimenti in combustibili fossili perderanno di valore.
Più di 220 istituzioni di tutto il mondo si stanno impegnando in una qualche forma di disinvestimento dai combustibili fossili, tra questi i fondi pensione, le fondazioni, le università, le organizzazioni religiose e le autorità locali.
Una coalizione di fondazioni filantropiche, tra cui gli eredi Rockefeller, ha iniziato a disinvestire nel settore, così come alcune grandi città incluse San Francisco, Seattle e Oslo. Anche il più grande fondo sovrano del mondo, il fondo norvegese Government Pension Fund (Global GPFG), è uscito da investimenti in 114 aziende, tra cui produttori di sabbie bituminose, per motivi climatici.
La maggior parte dei beni e servizi – dal riscaldamento alla plastica – che usiamo nella vita quotidiana sono dipendenti dai combustibili fossili. Ma il movimento che si oppone agli investimenti in petrolio, gas e carbone sostiene che i combustibili fossili ci spingono verso una crisi climatica epocale e che il mondo ha bisogno di cambiare velocemente paradigma energetico e legarsi alla fonti rinnovabili.
Quasi sicuramente. La maggior parte delle banche hanno milioni di euro investiti in aziende che operano nel settore dei combustibili fossili. La prevalenza dei fondi di investimento, tra cui l’industria miliardaria pensioni, ha pesantemente investito in combustibili fossili e non offrono ai risparmiatori un’opzione fossil free, anche se la domanda è in aumento. Per avere informazioni pubbliche su tutti i fondi puoi visitare il sito morningstar.it o Finanza sostenibile.
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