In Piemonte, a pochi chilometri dal confine francese, la Valle Maira offre tutto ciò che chi ama l’autenticità dei territori montani cerca.
5 idee di viaggio per chi vive nelle zone gialle e per tutti quando torneremo a girare l’Italia
Voglia di partire? Progettare i prossimi viaggi può aiutarci a pensare con ottimismo al futuro. Le nostre 5 idee di fuga nelle zone gialle.
“La meta è partire”, scriveva Giuseppe Ungaretti. Ma partire adesso? Pensare a luoghi che vorremmo visitare ora non è strano, e anzi può confortare e regalare quella sensazione di normalità di cui forse molti hanno bisogno. Che viviate in una zona gialla, dove quindi è ancora possibile spostarsi, o semplicemente desideriate dei consigli sui prossimi viaggi da fare, vi proponiamo 5 possibili itinerari nelle regioni italiane definite a basso rischio. In cammino o in bicicletta, da soli o in gruppo, 5 suggestive porzioni d’Italia da scoprire.
Per chi ama i viaggi a tappe: il Cammino 100 torri in Sardegna
Cosa fareste se aveste 2 mesi da dedicare a voi stessi? Potreste intraprendere un’azione assolutamente naturale ma insieme rivoluzionaria: camminare. E decidere di farlo seguendo il Cammino 100 torri. È un’impresa che richiede non tanto un grande allenamento, ma certamente un lungo lasso di tempo libero per quest’avventura che permette di scoprire la Sardegna percorrendo a piedi (o in bici ma solo in parte) l’intera costa dell’isola in senso antiorario, avendo quasi a ogni tappa lo splendido panorama del mare sardo come compagno di viaggio.
Si tratta di 70 tappe che possono essere coperte, a seconda del proprio grado di allenamento, in 45 giorni fino a un massimo di 60. Si chiama 100 torri perché lungo il tragitto sono numerosissime quelle che si incontrano sul cammino: l’associazione che ha iniziato a “curarsi” del cammino dal 2013 ne ha contate 108. Quasi 1.300 chilometri che sono il risultato dell’unione di altre 8 vie o cammini che si snodano tra spiagge, foreste e stagni, paesaggi pianeggianti e forti pendii ma soprattutto si camminerà sempre a meno di 2 chilometri dal mare con la suggestione continua della natura selvaggia dell’isola. Sono solo 3 le tappe descritte come impegnative anche sulla guida cartacea e digitale (disponibili entrambe a questo link), mentre per le altre occorre solo una buona resistenza e allenamento. Il clima mite dell’isola favorisce l’intraprendenza dei camminatori anche in autunno e in inverno ma occorre tener conto che le numerose strutture ricettive e di accogleinza in inverno sono chiuse. Il consiglio quindi è sempre lo stesso, per chiunque decida di camminare lungo un sentiero: prima di partire informatevi e non fatelo mai senza una mappa aggiornata dell’itinerario.
Per chi adora la neve: in Val di Sole a provare sleddog, fatbike, ciaspole e snowboard
Siete sportivi, amate la neve e fare nuove esperienze. Ma non avete amici che condividono le vostre passioni. È sempre più diffusa questa “categoria” di viaggiatori che, se prima rinunciava a partire, ora invece prende coraggio e si avventura in nuove esperienze con compagni di viaggio sconosciuti. Per loro in aiuto sono arrivati i facilitatori per eccellenza – Tramundi in questo caso – che organizzano tutto alla perfezione: creano gruppi emogenei per età, trovano le guide migliori sul territorio, scovano le attività più interessanti.
L’inverno è dietro l’angolo e comunque già adesso alcune zone sono innevate, dunque possiamo partire per una settimana bianca in Trentino, in Val di Sole, perfetta non solo per farsi una classica sciata in compagnia, ma anche per testare sport più insoliti come sleddog, fatbike, ciaspole e snowboard. Una di quelle vacanze sulla neve che soddisfa diversi tipi di viaggiatori: i romantici che si godranno il tramonto dopo una rinvigorente ciaspolata, i buongustai che visiteranno caseifici di montagna e malghe tipiche, gli iperattivi che si metteranno alla prova tra snowboard, fatbike e slittini e, non ultimi, i semplici amanti della montagna a cui basterà incantarsi davanti al lago dei Caprioli o al ghiacciaio del Presena. Il plus è non dover pensare a nulla se non a divertirsi e rilassarsi. Ciò che occorre è la voglia di mettersi alla prova, di fare nuove conoscenze, di superare la propria confort-zone. Farlo in una valle simile, non sarà impegnativo.
Per gli appassionati di bici: nei Colli Euganei in Veneto a ritmo lento
Il bisogno di libertà a volte può essere soddisfatto con una bella gita in bicicletta. Il ritmo lento della pedalata è quello giusto per “accorgersi” del mondo, anche quello prossimo, della porta accanto. In una zona del Veneto, non così nota e battuta, vi segnaliamo due differenti percorsi ad anello di circa 30 chilometri l’uno, lungo piste ciclabili e strade poco trafficate che attraversando borghi e paesini nella campagna a sud di Padova, ci accompagnano nel cuore delle realtà rurali del Veneto meridionale. Sono frutto del bel lavoro di Gal Patavino – Gruppo di Azione Locale: un soggetto composto da diversi partner, sia pubblici sia privati, che si occupa dello sviluppo delle aree rurali – che è sfociato nel progetto #DaiColliall’Adige che promuove il turismo rurale nell’area dei Colli Euganei e della Bassa Padovana (quindi in pratica tutta la parte di provincia a sud di Padova). Per farvi un’idea, guardate il video che trasmette in pochi minuti tutta la passione – riscoperta – per questi luoghi così ricchi di tradizioni e consuetudini dal valore prezioso, non ancora dimenticato.
Il primo tour parte dalla piazza centrale del comune di Tribano e passa per San Pietro Viminario attraversando la fertile campagna padovana, proseguendo per Pernumia – il “paese del Ruzzante” – terminando nella cittadina di Monselice con la sua affascinante Rocca che spicca sull’omonimo colle.
La seconda escursione prende il via da Bagnoli di Sopra celebre per la magnifica Villa Widmann- Borletti, che affaccia sulla piazza principale del paese: qui soggiornò per un periodo anche Carlo Goldoni e proprio a lui è oggi intitolato il teatro cittadino. Da lì ci si dirige verso Anguillara Veneta e, una volta attraversato il paese, si raggiunge l’argine del fiume Adige, arrivando alla frazione di Borgoforte dove i ruderi di un’antica fortezza affiorano dall’acqua del fiume nei periodi di secca. Poi pedalando lungo la provinciale che porta ad Agna, importante crocevia in epoca romana, il tour riprende alla volta del punto di partenza, Bagnoli.
Per i romantici: una passeggiata in Trentino al laghetto alpino di Cei
È autunno. Se le atmosfere regalateci dai colori di questa stagione fanno sembrare sognanti e meravigliosi anche parchi delle nostre città solitamente anonimi, immaginate i boschi di montagna. Così, per godere di pace e relax prima che arrivi l’inverno, il consiglio è di raggiungere un suggestivo lago in montagna, come quello di Cei nel comune di Villa Lagarina. Siamo al centro dell’area protetta di Pra dell’Albi–Cei a 900 metri d’altitudine, circondati dal verde di faggi secolari e di abeti: qui, in questo panorama c’è un laghetto alpino ricco di vegetazione acquatica. Sulle sue rive infatti fioriscono ninfee colorate, fra le quali spicca il raro iris blu e le sfumature di ninfee e canneti si fondono con le piume variopinte delle anatre selvatiche.
Le vette più importanti però sono solo a poca distanza: la conca di Cei è sovrastata a nord-ovest dalla catena dei monti Stivo-Cornetto-Bondone. Questa al laghetto di Cei è una gita adatta a tutti e anzi, se volete prolungare il piacere di immergervi nella natura è possibile, prima spingersi a un lago minore detto Lagabis e poi a quello di San Martino. È un luogo interessante dal punto di vista naturalistico perché sono presenti vari ecosistemi come lo stagno, la palude e la torbiera ed è anche un ottimo setting per scattare foto. Con una breve deviazione dall’anello della facile passeggiata tra i due laghi si può raggiungere anche la chiesetta di San Martino in Trasiel, che non ha nulla di speciale, se non quella perfezione semplice dei luoghi di un tempo.
Per chi cerca la natura: la Riserva della biosfera in Molise
Piccolo, sconosciuto e tranquillo il Molise è il luogo perfetto per chi cerca una totale immersione nella natura, la riscoperta di tradizioni popolari e il distacco dallo stress quotidiano. È un territorio con molte riserve naturali, una delle quali fa parte delle 8 in Italia sancite dall’Unesco a difesa della Biosfera: parliamo della Riserva Collemeluccio-Montedimezzo situata nel comune di Vastogirardi, in provincia di Isernia, una volta riserva di caccia dei Borboni. Chi l’ha visitata consiglia di farlo soprattutto in autunno, proprio in una giornata mite e soleggiata di novembre dove la natura si tinge di colori caldi.
In questa splendida atmosfera è possibile osservare con facilità e da vicino animali che si trovano temporaneamente in fase di recupero: ci sono infatti vari percorsi nel bosco che costeggiano grosse aree recintate dove “dimorano” cervi, daini, mufloni e cinghiali. La rete sentieristica all’interno della Riserva è davvero ampia e a questo link potete scaricare sul sito ufficiale utili materiali per preparare al meglio la vostra visita: guide e mappe per trekking e percorsi in mountain bike. Vi segnaliamo con piacere inoltre che il sentiero Colle San Biagio, a Montedimezzo, garantisce l’accessibilità ai portatori di handicap. In questo modo la bellezza è davvero a portata di tutti.
Ultima chicca che vale la deviazione è certamente quella da fare a Sepino: l’area archeologica che vi troverete davanti lascia senza fiato per la bellezza e insieme il desolato oblio che la caratterizza. Un luogo poco conosciuto che in tanti definiscono “una piccola Pompei”. Il teatro perfettamente conservato è una meraviglia senza pari.
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