In Piemonte, a pochi chilometri dal confine francese, la Valle Maira offre tutto ciò che chi ama l’autenticità dei territori montani cerca.
5 musei insoliti da visitare in Italia
Da quello del falso a quello della merda, 5 musei insoliti da visitare in Italia tra arte, scienza e curiosità. Idee fuori dal comune per visite non convenzionali.
Sono 4.976 i musei e gli istituti similari pubblici e privati presenti in Italia, lo ha dichiarato l’Istat a fine 2016. Molti di questi sono davvero curiosi, unici nel loro genere e spaziano su ogni ramo del sapere. Ecco le nostre segnalazioni, i 5 musei insoliti da visitare in Italia. Tra scienza e banali passioni, un viaggio bizzarro del paese.
Inoltre, da quest’anno per queste realtà museali “minori” nel nostro paese è stata istituita la Giornata nazionale dei piccoli musei dall’Associazione nazionale piccoli musei, in programma il 18 giugno.
Falseum – Museo del falso e dell’inganno
Questo insolito museo non espone oggetti contraffatti ma propone una riflessione sul tema del falso attraverso un allestimento spettacolare e coinvolgente. Lo spunto nasce dalla riflessione che la capacità di ingannare i propri simili è una delle caratteristiche più tipiche dell’uomo: per questa ragione il Museo del falso vuole raccontare come l’uomo con il falso abbia modificato il corso della storia. Conoscere i falsi del passato aiuta ad apprenderne i meccanismi e allenarsi a distinguere quelli odierni. Il museo è pensato come una macchina divertente e coinvolgente, con un allestimento flessibile e rinnovabile nei temi.
Il percorso narrativo permette di realizzare diversi modi di visita pensati per soddisfare le esigenze di visitatori differenti. Inaugurato nel settembre del 2015, si trova all’interno del Castello di Verrone, comune a pochi chilometri da Biella.
Esapolis – Museo vivente degli insetti
Per i tanti appassionati di insetti c’è Esapolis che porta i visitatori alla scoperta del loro mondo, quello della più grande biomassa del pianeta. Il museo si struttura in sezioni tematiche dedicate alle api, ai bachi da seta, ai “fossili viventi” e ai ragni.
Tra le “attrazioni viventi” più interessanti ci sono alcuni degli scorpioni più grandi, dei ragni più temuti e di qualche altro strano parente poco conosciuto. Un’esperienza anche multimediale grazie alla proiezione conclusiva in 4D che si snoda tra il cinema quadridimensionale, il teatro olografico e il chroma-key. Il museo si trova a Padova ed è particolarmente indicato per i bambini, spesso appassionati di queste piccole creature.
Museo della Bora e del vento
Si legge nel sito ufficiale che “questo museo la Bora vuole ‘catturarla’ per presentarla a tutti, piccoli e grandi, triestini e non, esperti e profani. Vuole essere interessante, stimolante, divertente, emozionante ma anche un “ibrido”, uno spazio interdisciplinare, tra scienza, arte, cultura e società”.
Qualcosa di cui tutti abbiamo conoscenza ma su cui difficilmente riflettiamo e che a Trieste è di casa e quotidiano. Tra le iniziative interessanti all’interno del Museo della Bora c’è il Magazzino dei venti: inaugurato nel 2004, è lo spazio dove si può trovare la sezione forse più insolita, l’Archivio dei venti del mondo, una bizzarra raccolta di venti in scatola, un gioco che fa diventare espositori anche i visitatori. Infatti sono tanti i visitatori che dopo avere scoperto il Magazzino spediscono il loro vento di casa o un vento raccolto in vacanza diventando così “ambasciatori eolici”. Al momento sono più di 130 i venti imbottigliati, inscatolati, impacchettati provenienti da quasi tutto il mondo.
Museo della merda
Un’idea che unisce il rispetto dell’ambiente, il riutilizzo degli scarti e l’arte vera e propria: il Museo della merda è geniale e dimostra tutta la modernità di chi l’ha concepito, l’imprenditore agricolo Gianantonio Locatelli. Dal 2015 nelle stanze al pian terreno della sede dell’azienda nel castello medievale di Castelbosco, in provincia di Piacenza, sono raccolte, tra aggiornamenti continui e nuove commissioni, testimonianze di esperienze estetiche e scientifiche, umane e animali, attuali e passate che della merda fanno materia utile e viva. Dallo scarabeo stercorario considerato divino dagli egizi (e simbolo del museo), all’utilizzo dello sterco nell’architettura, dalle antiche civiltà italiche all’Africa, passando per opere storico-letterarie come la Naturalis Historia di Plinio. Fino alle ricerche scientifiche più attuali e alle opere d’arte che toccano l’uso e riuso di scarti e rifiuti. Un contemporaneo gabinetto di curiosità che trova il suo principio guida nella scienza e nell’arte della trasformazione.
Un luogo da visitare senza pregiudizi e con una buona dose di curiosità.
WiMu – Museo del vino
Tra i tanti musei a carattere enogastronomico in Italia la nostra scelta va al Museo del vino a Barolo perché è un prodotto d’eccellenza in Italia, perché si trova in una zona meravigliosa dalla grande tradizione viti vinicola e perché è moderno e ben strutturato. Il più innovativo museo del vino in Italia e tra i più importanti al mondo è stato inaugurato nel settembre 2010 e propone un viaggio interattivo ed emozionale attraverso la cultura e la tradizione del vino, prodotto culturale capace di scandire l’evoluzione di civiltà intere, influenzare l’espressione artistica e plasmare il volto di territori e popoli.
Il Museo si trova in un castello delle rete di castelli di Langhe e Roero e può essere quindi una tappa per un’esplorazione di questa affascinante zona del nord Italia.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Incastonati tra le montagne, i laghi alpini sono una meta estiva per eccellenza. Meglio se raggiungibili solo con i mezzi pubblici.
Camminare (o pedalare) a passo lento tra natura e luoghi storici alla ricerca del silenzio. Si può in Umbria con il Cammino dei borghi silenti.
Sono 42 le escursioni guidate in programma per il 13 e 14 aprile in tutte le regioni del paese. Un’occasione unica per scoprire il territorio.
Vince il titolo di Borgo dei borghi Peccioli, in provincia di Pisa, un museo a cielo aperto di arte contemporanea dal nucleo medievale.
Quando l’arte trova “casa” nel paesaggio, possono nascere luoghi di racconto che vanno al di là delle opere stesse. Il risultato è spesso sorprendente.
Il Touring club italiano ha premiato 4 nuovi comuni del centro e sud Italia, portando così a 281 le località Bandiera arancione.
I nostri consigli su cosa vedere a Siviglia e scoprirla in modo alternativo per coglierne la meravigliosa unicità. Anche in inverno.
È una Spagna meno conosciuta quella del nord, che per questo può sorprendere. Andiamo in Aragona partendo dalla bella Saragozza: un breve tour a tre tappe.