L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
8 marzo, Donne in Campo-Cia lancia la campagna “Piantiamola!”
L’associazione femminile della Confederazione italiana agricoltori invita gli italiani ad acquistare o regalare una pianta per celebrare la Festa della donna: un gesto “green” per promuovere biodiversità e produzione alimentare. In Italia il settore primario è sempre più “rosa”: sono 1,3 milioni le donne impegnate a vario titolo in agricoltura, nessun altro Paese in Ue fa lo stesso. La rete delle Donne in Campo verso la sua IV Assemblea elettiva.
Basilico, rosmarino, timo o lavanda. E poi rampicanti, cespugli, alberi da frutto ed erbe officinali, ma anche pomodori, insalata e prodotti dell’orto. Per Donne in Campo-Cia acquistare una pianta e impegnarsi nella sua cura è il modo migliore per celebrare l’8 marzo. Ecco perché, in occasione della Festa della donna, l’associazione femminile della Confederazione italiana agricoltori lancia la campagna “Piantiamola!”, con cui invita tutti gli italiani a recarsi nei tanti vivai sparsi in tutt’Italia per comprare o regalare un seme, una piantina, un alberello.
Non è soltanto un gesto “green”, puramente simbolico, ma un atto concreto per “dare la vita” e far crescere un vegetale, promuovendo il rispetto della natura e dei suoi ecosistemi. Le piante, i semi, rappresentano il primo anello della catena alimentare e sono il simbolo della sostenibilità ambientale, spiega Donne in Campo Cia. Difenderli e curarli è il compito di tutti, a partire dalle agricoltrici che ogni giorno contribuiscono a garantire la sicurezza alimentare proteggendo al contempo la biodiversità, la coltivazione e il consumo locale di cibo.
La presenza di forza lavoro femminile nel settore primario è molto più massiccia in Italia che negli altri paesi dell’Europa occidentale. Secondo dati Eurostat, infatti, nel nostro Paese sono 1,3 milioni le donne impegnate a vario titolo nell’agricoltura, contro le 340 mila in Stati come la Francia o la Germania. Persino in Spagna, altro Paese europeo tradizionalmente agricolo, le donne che lavorano nel settore sono circa 660 mila, la metà rispetto a quelle italiane.
“Donne in Campo – sottolinea la presidente, Mara Longhin – è impegnata su molti fronti per difendere e valorizzare l’agricoltura italiana e, soprattutto, il ruolo delle donne che sono protagoniste sempre più importanti del mondo rurale e costituiscono un anello particolarmente resistente del tessuto economico del Paese. Oggi quasi un’impresa agricola su tre è ‘rosa’, a dimostrazione del fatto che anche nella crisi le donne sono riuscite a innovare il settore, coniugando il lavoro della terra alle attività sociali e didattiche e alla difesa dell’ambiente”.
“In questi anni la rete ‘Donne in Campo’ è cresciuta ed è stata capace di elaborare spontaneamente una visione comune del progresso del settore agricolo – aggiunge la vice presidente dell’associazione, Maria Annunziata Bizzarri – e, allo stesso tempo, di svolgere egregiamente il nuovo ruolo di ‘palestra’ di rappresentanza per le imprenditrici agricole. Donne in Campo, che si avvia alla sua IV Assemblea elettiva i primi di giugno prossimi, costituisce in Italia una vera ‘avanguardia’ che si propone di portare all’attenzione della società e del mondo politico il riconoscimento del giusto valore del ruolo femminile in campo economico e sociale e della sua necessaria considerazione”.
L’agricoltura è cibo e nutrimento, è salute, identità territoriale e culturale, è rapporto con l’ambiente e creazione di paesaggi. È la vita, la salute e la storia di un’intera società: molto di più, quindi, che un settore economico, sia pure definito “primario” – chiosa Donne in Campo Cia -. In questo senso l’agricoltura, in primis quella ‘rosa’, può diventare sul serio l’attività che farà risorgere l’Italia.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il nostro pianeta attraversa una crisi profonda, ma due corposi rapporti dell’Ipbes indicano alcune vie di uscita.
Innalzamento del Mediterraneo: quali impatti su acqua e coste? Lo abbiamo chiesto a Grammenos Mastrojeni, tra minacce e soluzioni sostenibili.
FacilitAmbiente mette a disposizione professionisti che riuniscono i soggetti coinvolti da un progetto, raccogliendo e valorizzando i loro contributi.
Climathon 2024 è l’hackaton che ha riunito giovani talenti a Courmayeur per sviluppare idee innovative e sostenibili, affrontando le sfide ambientali della montagna.
Dopo Milano, il progetto PiantiAmo il futuro di Nescafé arriva a Ferrara: piantato presso la Nuova Darsena il primo dei duecento nuovi alberi in città.
Paul Watson è stato rilasciato dalla prigione in Groenlandia dove era detenuto da luglio. Respinta la richiesta di estradizione in Giappone.
Sull’arcipelago di Mayotte, territorio d’oltremare dipendente dal governo francese, per ora si contano 15 morti e centinaia di feriti. I servizi essenziali sono al collasso.
Alla Cop16 si sperava in un protocollo per fronteggiare siccità e desertificazione, ma la decisione è stata rimandata.