Nissan per la sua nuova elettrica Ariya punta su minimalismo ed efficienza. Come va e cosa offre nella nostra prova.
90 anni Nissan: i 12 modelli elettrici più iconici, dal 1947 ad oggi
12 auto elettriche (molte inedite in Italia) per ripercorrere i 90 anni di storia Nissan, alla scoperta di innovazioni, progetti e intuizioni. Si comincia dal 1947.
Gli ultimi festeggiamenti l’ottobre scorso a Roma, in occasione della Festa del Cinema, quando Nissan per celebrare i suoi 90 anni di storia ha mostrato i modelli, elettrici o elettrificati più attuali: Juke Hybrid, i crossover Qashqai e X-Trail nelle versioni ibride e-Power e Ariya, la più recente elettrica del marchio. Novant’anni ricchi di modelli divenuti iconici anche in Italia, come la citycar Micra, il 4×4 Patrol e, nel 2010, la prima versione della Leaf, fra le prime auto elettriche a conquistare una certa popolarità anche nel nostro Paese insieme a Renault Zoe. Ma ci sono almeno 12 modelli che, a parer nostro, più di altri hanno segnato la transizione elettrica di Nissan, la maggior parte dei quali mai arrivati in Italia. Li rivediamo insieme.
- Tama electric vehicle (1947): la prima auto elettrica Nissan
- Prairie Joy Ev (1996): la prima auto alimentata da batterie agli ioni di litio
- Hypermini (2000): l’elettrica urbana
- Pivo (2005): l’auto a forma di bolla
- Pivo 2 (2007): per un casa-lavoro “positivo”
- Nissan Leaf (2010): l’elettrica mainstream
- Nissan New Mobility concept (2010): elettrica e condivisa
- e-NV200 (2014): il primo commerciale elettrico
- Nuova Nissan Leaf (2017): rivista&corretta
- Sylphy Zero emission (2018): costruita in Cina (per la Cina)
- IMk (2019): l’elettrica connessa
- Ariya (2020): il nuovo linguaggio stilistico
1957, quando in Giappone il petrolio scarseggia e l’energia (idroelettrica) abbonda
Di veicoli elettrici se n’erano già visti, come abbiamo raccontato qui. Ma che negli anni Cinquanta fossimo ancora lontani anni luce dal concretizzarsi di un’offerta credibile, non c’è dubbio. Eppure, nel Giappone del dopoguerra, dove il petrolio scarseggiava ma l’energia idroelettrica era relativamente abbondante, il governo promuove la ricerca e lo sviluppo dell’elettrico. Gli ingegneri Nissan accettano la sfida e con la Tama, lanciata nel 1947, nasce la prima auto elettrica della storia del marchio. Utilizzata principalmente dalle compagnie di taxi, aveva batterie sostituibili al piombo-acido che gli garantivano una velocità massima di 35,2 km/h e un’autonomia di 96,3 chilometri. Nel 1950, la fornitura di petrolio torna disponibile in grandi quantità e la Tama esce di scena. Ma la ricerca sui veicoli elettrici di Nissan continua.
1996, Prairie Joy Ev
Le batterie agli ioni di litio sono apparse per la prima volta in dispositivi come laptop e cellulari. Alcuni dubitavano che sarebbero mai stati in grado di alimentare un’intera auto. Nissan sorprende gli scettici e presenta Prairie Joy EV, il primo veicolo elettrico al mondo dotato di batteria agli ioni di litio di tipo cilindrico. Testata a lungo nelle terre artiche, l’Istituto Nazionale giapponese di ricerca polare utilizza una Prairie Joy EV per sei anni in condizioni climatiche severe, senza un solo guasto. Silenziosa e priva di emissioni, l’auto permette ai ricercatori di avvicinarsi alla fauna selvatica per l’osservazione. In condizioni di guida normali, le batterie della Prairie Joy EV assicuravano un’autonomia di 200 chilometri e una velocità massima di 120 km/h. In Giappone sono stati venduti 30 esemplari a clienti aziendali e flotte.
2000, Hypermini
Con l’Hypermini nasce una nuova interpretazione dell’auto elettrica: un veicolo per il casa-ufficio urbano adatto al trasporto di 2 persone. Apparso in film di Hollywood come “Sleepover” e “The Princess Diaries 2”, era dotato di un motore elettrico sincrono con magnete al neodimio; 100 km/h la velocità massima e 115 km l’autonomia elettrica con una singola carica. L’Hypermini ha ricevuto il Gran Premio New Energy dalla New Energy Foundation giapponese e numerosi riconoscimenti per l’originale design. L’innovativo sistema di accesso “keyless” lo ha reso il veicolo adatto ai progetti pilota di car sharing, da Yokohama all’Università della California.
2005-2007, Pivo e Pivo2
La concept Pivo debutta in occasione del Motor Show di Tokyo del 2005. Fra le caratteristiche, la cabina a forma di bolla e l’alimentazione con batterie laminate agli ioni di litio, leggere e compatte. Progettata per un pubblico giovane e femminile e un uso urbano, la Pivo offriva 3 posti con la cabina che poteva ruotare in entrambe le direzioni in modo che, al posto di fare retromarcia, l’autista potesse semplicemente girare la cabina e guidare nella direzione opposta. Nel 2007 con Pivo 2 Nissan sperimenta un sistema che monitora le condizioni di guida interagendo “emotivamente” con i passeggeri. Il controllo indipendente delle quattro ruote permette di girare di 90 gradi per consentire spostarsi lateralmente nei parcheggi.
2010, Leaf
Leaf è il primo veicolo elettrico Nissan prodotto in serie, una pietra miliare per la mobilità elettrica. La prima generazione aveva un’autonomia di 200 km; in Italia per anni è una delle auto elettriche più diffuse.
2010, New mobility concept
Con l’invecchiamento della popolazione mondiale e l’aumento del numero delle famiglie composte da una sola persona, le esigenze di mobilità si spostano progressivamente verso trasferimenti più brevi per un minor numero di passeggeri. Con queste premesse Nissan sviluppa New Mobility Concept, un veicolo elettrico facile da usare, ultracompatto con la manovrabilità (quasi) di una motocicletta e la stabilità di un’auto. La città di Yokohama lo adotta come mezzo di car sharing per turisti e comunità locali.
2014, e-EV200
e-NV200 è il primo veicolo elettrico commerciale leggero di Nissan. Disponibile in Europa e Giappone, e-NV200 offre spaziosità e versatilità con una trasmissione elettrica. Il sistema di frenata idraulica rigenerativa offre al veicolo un’autonomia fino a 190 km. L’e-NV200 può anche fungere da energy store mobile, grazie alla presa di corrente che permette di alimentare device elettrici.
2017, nuova Leaf
La nuova Leaf presenta diversi aggiornamenti: accelerazione più potente, manovrabilità e un’autonomia notevolmente aumentata fino a 400 km per carica. Debuttano le funzionalità di assistenza avanzata alla guida come ProPilot e ProPilot Park, che gestisce il parcheggio parallelo, mentre la funzione e-Pedal consente al conducente di accelerare, decelerare e fermarsi utilizzando un solo pedale. La batteria più grande da 62 kilowattora aumenta l’autonomia del 40 per cento.
2018, Sylphy Zero emission
Sylphy Zero Emission è il primo veicolo elettrico a marchio Nissan nato per i consumatori cinesi e prodotto in Cina. Basata sulla Leaf èm berlina di medie dimensioni con un abitacolo spazioso e un’autonomia di 338 km.
2019, EV IMk
Il concept EV IMk debutta al Motor Show di Tokyo nel 2019. Progettato pensando alla connettività, l’IMk grazie alla capacità di connettersi è in grado di pianificare al meglio gli spostamenti e di offrire indicazioni aggiornate sul traffico per evitare le congestioni.
2020, Ariya
Il crossover elettrico Ariya viene svelato in forma di concept al Motor Show di Tokyo 2019. Interprete della futura direzione del design Nissan, ispirato agli ideali estetici tradizionali giapponesi, offre interni spaziosi e un’autonomia massima di 610 km. Con questo modello debuttano ulteriori evoluzioni del sistema di assistenza alla guida ProPilot.
I piani futuri Nissan: “Solo elettrico in Europa entro il 2030”
Con i prototipi elettrici Hyper Force mostrati al recente Japan Mobility Show siamo giunti alle ultime tappe della storia Nissan. Nel 2022 il debutto della tecnologia e-Power, quello che Nissan chiama “l’elettrico senza spina”, ossia un sistema ibrido dove però è sempre e solo il motore elettrico ad agire sulle ruote, mentre il motore endotermico di fatto ha la funzione di un generatore di corrente. Nissan ha dichiarato un piano di investimento di 16 miliardi di euro a livello globale entro il 2030 e la realizzazione di progetti come EV 36Zero, un sito basato in Inghilterra dedicato unicamente alla produzione di veicoli elettrici con l’impiego di energia rinnovabile e sistemi di stoccaggio dell’energia con batterie second life provenienti da modelli elettrici Nissan. A questo si aggiunge un piano di sviluppo per le batterie allo stato solido che, secondo le previsioni Nissan, “costano meno della metà delle attuali e si ricaricano in un terzo del tempo”, oltre ad essere più compatte e realizzate con una minore quantità di materie prime come litio e cobalto. Nissan punta ad avere una gamma esclusivamente elettrica in Europa entro il 2030.
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