A bordo della nuova Kona ibrida: l’impegno di Hyundai sull’elettrificazione prosegue. In autunno la versione elettrica

Un percorso di elettrificazione che prosegue da anni, con Hyundai impegnata nello sviluppo dell’ibrido, dell’elettrico, ma anche dell’idrogeno.

Nel 2018 vi abbiamo raccontato la prima Kona elettrica, suv compatto con un’autonomia interessante e prestazioni da sportiva: due le versioni, una con batteria da 39,2 kWh, l’altra da 64 kWh. Un buon successo. Da lì, una strategia sempre più orientata all’ibrido, all’ibrido plug-in, all’elettrico. Ma anche all’ idrogeno con la Nexo, l’unico modello attualmente disponibile sul mercato insieme alla Toyota Mirai; risale al maggio scorso la presentazione negli Stati Uniti di un nuovo camion elettrico a celle a combustibile. Un viaggio virtuoso che dura da tempo insomma e del quale, nel 2019, da Amsterdam, vi davamo conto sulle strategie dell’elettrificazione messe a punto dal marchio Hyundai. Da allora il costruttore coreano non ha mai cambiato obiettivo: elettrificare l’intera gamma entro il 2025.

Così, il viaggio di Hyundai verso una mobilità a minore impatto continua con la seconda generazione della Kona. Cambia lo stile, attualizzato, più efficiente sotto il profilo aerodinamico, e cambiano anche le dimensioni esterne, che crescono parecchio in lunghezza, con almeno due risvolti opposti: più abitabilità per chi è a bordo, ma anche più spazio occupato nelle strade e nei parcheggi sempre più affollati delle nostre città. Ma la tendenza al “gigantismo” purtroppo è un aspetto comune a quasi tutti i costruttori, tendenza prima o poi destinata ad invertirsi, almeno se vogliamo restituire spazi verdi e vivibili alle persone.

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Nuovo design e dimensioni cresciute per la seconda generazione della Hyundai Kona; a novembre il debutto della versione elettrica © Hyundai/Simon Palfrader

Hyundai Kona: nel design e nelle dimensioni le novità principali  

Dicevamo di Kona. E’ rimasta un suv, come si diceva qualche riga sopra pazienza se un po’ meno compatto di prima (la lunghezza adesso sfiora i 4 metri e 40…), con la versione full hybrid, attualmente la più interessante alla voce consumi ed emissioni, e la nuova versione elettrica che debutterà in autunno. Inutile dire che è lievitato anche il prezzo (il listino parte da 34.500 euro per l’ibrida). Il design esterno come anticipato è cambiato parecchio, con la “firma luminosa” (una vistosa barra luminosa di Led che attraversa sia il frontale, sia il posteriore) che si nota subito. Altri dettagli esterni cambiano a seconda dell’allestimento.

Il sistema ibrido della nuova Kona è quello già noto, ossia da una parte un motore a benzina da 1.6 litri ciclo Atkinson da 105 cavalli di potenza, a cui si aggiungono un secondo motore elettrico da 32 kWh (43,5 dei “vecchi” cavalli) e la batteria da 1,32 kWh. Il cambio rimane automatico a doppia frizione a 6 rapporti. I consumi? Quelli dichiarati parlano di 4,5 litri per 100 chilometri, un dato non troppo lontano dalla realtà, come vedremo più sotto. Le emissioni di C02 sono pari a 103 o 108 grammi per chilometro, un dato positivo ma non sufficiente per entrare gratuitamente nelle ztl più restrittive, come quella di Milano che fissa dall’ottobre scorso il tetto a 100 grammi di C02.

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Per ora la versione più efficiente della Hyundai Kona è la full hybrid, con consumi ed emissioni piuttosto contenuti. Alta l’attenzione alla sicurezza attiva © Hyundai/Simon Palfrader

Sale l’efficienza e scendono i consumi

In termini di piacevolezza di guida, si ritrova molto della “vecchia” Kona. La potenza (141 cavalli) è ideale per affrontare ogni tipo di percorso. Il cambio automatico assicura quella serenità di guida che riduce lo stress in città e nel traffico, senza penalizzare la guida fra le curve che, invece, rimane molto appagante. I consumi, come dicevamo, con una guida attenta e sfruttando tutte le caratteristiche dell’ibrido (vedi la rigenerazione dell’energia in frenata, regolabile con le leve al volante), sono molto vicini al dato dichiarato, il che significa sfiorare i 20 chilometri con un litro di benzina. Il dato peggiora nettamente se si guida in modalità Sport, Ça va sans dire, come direbbero i francesi.

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Gli interni ricordano molto quelli di un’altra elettrica Hyundai, la Ioniq 5. Per aprire le porte adesso basta lo smartphone © Hyundai/Simon Palfrader

Molte le affinità con l’elettrica Ioniq 5

Il lato positivo dell’incremento dimensionale si avverte salendo a bordo di nuova Kona. Le chiavi non servono più e le porte si aprono da sole, grazie alla chiave digitale da tenere nel proprio smartphone (per ora solo se si possiede un modello Apple, Google o Samsung) o in quello dei propri famigliari, fino a un massimo di tre utenti. Lo spazio per i passeggeri è cresciuto, molto, i materiali sono visibilmente più appaganti, mentre sale l’attenzione all’economia circolare, con un “eco pack” che prevede rivestimenti del tetto e moquette in Pet riciclato e volante realizzato con vernice “bio”. Per gli esterni è disponibile anche una vernice che il costruttore definisce “ecologica”, ossia composta da circa il 20 per cento di pneumatici di scarto.

Il resto ricorda molto altri modelli recenti Hyundai, le elettriche Ioniq 5 e Ioniq 6: volante (con levetta del cambio annessa, così lo spazio fra i sedili anteriori è maggiore e meglio sfruttabile), i grandi display dal quale gestire l’infotainment. Insomma, come prima, più di prima. Con un aspetto più evidente di altri, ossia l’abitabilità, lo spazio per le gambe (aumentato anche grazie al passo maggiore e ai sedili rivisti nella forma e ridotti nello spessore), lo spazio per i bagagli. Insomma, questa è una Kona che pensa di più alla famiglia e meno alle coppie, confermando quella flessibilità di carico (vedi i sedili posteriori frazionabili) che piace molto anche agli appassionati di sport. Il risultato è una sensazione di comfort complessivo elevato, anche acustico.

Hyundai, Kona, ibrida
Il comfort a bordo è molto curato; cresciuto anche lo spazio dedicato agli ospiti © Hyundai/Simon Palfrader

Una telecamera vigila per ridurre le distrazioni al volante

I recenti fatti di cronaca e il crescente numero di incidenti stradali causati il più delle volte dalle distrazioni deve fare pensare. E se da una parte le annunciate revisioni del Codice della strada tentano di arginare il problema, dall’altra i costruttori come Hyundai incrementano le funzionalità degli Adas, ossia i sistemi di assistenza alla guida che appunto hanno il compito di “assisterci”, di aiutarci a ridurre e evitare gli incidenti stradali. In questo senso la nuova Kona full hybrid (e ancora meglio farà la versione elettrica) segna un cambio di passo deciso, con l’introduzione di un nuovo sistema che monitora (anche abbastanza severamente) i comportamenti del guidatore e, in caso rilevi distrazioni, richiama l’attenzione in modo evidente. Un’auto rassicurante la Kona. Anche quando, sempre a nostra salvaguardia, ci fa notare con insistenza che stiamo superando i limiti di velocità, una delle cause principali delle morti della strada nelle città. Per chi volesse approfondire, a Milano e fino al 16 luglio in piazza Gae Aulenti è possibile vedere e provare la nuova Hyundai Kona, ospitati in un’area espositiva immersiva, dove scoprire di più sulla mobilità elettrificata.

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