Anche se la consapevolezza sul problema dell’overfishing, il sovrasfruttamento delle risorse presenti nei mari e negli oceani, è in aumento, la maggior parte delle persone conosce ancora poco dell’argomento. Così le principali organizzazioni ambientaliste hanno creato una campagna che si chiama Ocean2012 per fare pressione sui ministri della pesca europei e sulla direzione generale Affari
A Bari gli Stati Generali della pesca
All’incontro Borg ha ribadito come sia la sostenibilità il fulcro della politica comunitaria per il settore. «Sostenibilita’ – ha specificato – che deve declinarsi sia nelle sue componenti ambientali sia in quelle economiche e sociali. In questi anni l’importanza e la capacità produttiva del settore sono aumentate, però non si può negare che ciò abbia
All’incontro Borg ha ribadito come sia la sostenibilità
il fulcro della politica comunitaria per il settore.
«Sostenibilita’ – ha specificato – che deve declinarsi sia
nelle sue componenti ambientali sia in quelle economiche e sociali.
In questi anni l’importanza e la capacità produttiva del
settore sono aumentate, però non si può negare che
ciò abbia condotto a situazioni preoccupanti per quanto
riguarda la tutela della risorsa, tanto che si puo’ dire che il
settore sia “vittima del suo successo”».
Borg ha illustrato i punti principali dell’azione comunitaria,
insistendo sul concetto di sostenibilità e sulla
necessità cruciale dell’attività di controllo e
monitoraggio. Il Commissario ha poi trattato la questione del
regolamento sul tonno rosso e del ruolo attivo che deve avere
l’Europa nella tutela della risorsa, in quanto detentrice della
maggiore quota all’interno dell’Iccat. Borg ha annunciato anche la
messa a punto di una nuova regolamentazione comunitaria per
l?acquacoltura. Infine, sul regolamento sul Mediterraneo, ha
spiegato che si sta cercando di definire regole minime comuni per
tutti i Paesi, comunitari e non, che si affacciano sul bacino.
«Questi Stati Generali ? ha spiegato De Castro – saranno
un’ ulteriore occasione per consentire al Governo di migliorare la
diagnosi sulla pesca italiana e definire gli interventi più
appropriati. Il rincarato onere dei carburanti, le restrizioni alle
attività economiche legate a sempre più necessarie
politiche di conservazione delle risorse, lo stato attuale degli
ambienti marini richiedono politiche innovative, con marinerie
ancor più responsabili e partecipi, e territori pienamente
coinvolti nell’identificazione di corretti modelli di gestione. A
Bari – prosegue il Ministro – vogliamo affinare il lavoro che ha
portato alla predisposizione del primo programma triennale della
pesca e all’applicazione delle nuove politiche europee attraverso
il FEP. Il tutto in un’ottica di sicurezza, qualità ed
ecosostenibilità».
Fonte:Slow Food/Agrapress
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