Cani e gatti abbandonati, cosa prevedono le nuove sanzioni per contrastare il fenomeno

Nel nuovo Codice della strada sono presenti pene più severe per chi abbandona gli animali, come cani e gatti: multe, ritiro patente e persino il carcere.

  • Multe, ritiro patente e carcere per chi abbandona il proprio animale domestico.
  • Possibili anche aggravanti se l’animale causa incidenti provocando feriti.
  • L’educazione della popolazione è fondamentale per eradicare questo fenomeno e proteggere cani e gatti.

Le recenti modifiche al Codice della strada hanno introdotto pene più severe per chi abbandona gli animali, come cani e gatti, con l’obiettivo di contrastare questo fenomeno e migliorare la sicurezza stradale. Tra le nuove sanzioni previste ci sono la sospensione della patente e aggravanti in caso di incidenti gravi o mortali.

Sanzioni per fermare chi abbandona gli animali

Abbandonare animali non solo provoca sofferenze inutili agli animali, innocenti spettatori di questa barbarie, ma rappresenta anche un serio pericolo per la sicurezza stradale. Le nuove norme in fase di approvazione prevedono sanzioni più rigide per chi commette questo reato. In particolare, chi abbandona animali lungo la strada o nelle sue immediate vicinanze rischia l’arresto fino a un anno, multe da 1.000 a 10mila euro, e la sospensione della patente da sei mesi a un anno se il reato viene commesso con un veicolo. Queste norme fanno parte di una strategia più ampia per combattere l’abbandono degli animali, un fenomeno che raggiunge il picco nei mesi estivi. Nel 2023 sono stati registrati più di 127 abbandoni ogni 24 ore, secondo i dati Enpa, l’Ente nazionale per la protezione degli animali. Le conseguenze di questo comportamento non sono solo tragiche per gli animali, che spesso muoiono di fame, sete o investiti, ma anche per gli automobilisti che possono trovarsi coinvolti in incidenti causati da animali sulla carreggiata.

Aggravante se l’abbandono provoca incidenti

Una delle novità più rilevanti introdotte dalle nuove norme è l’aggravante specifica per i casi in cui l’abbandono di un animale provochi incidenti stradali con vittime o feriti. Se un animale abbandonato causa un incidente con esito mortale o lesioni gravi, il responsabile può essere perseguito ai sensi degli articoli 589-bis e 590-bis del codice penale, rischiando fino a sette anni di carcere. Tuttavia, rimangono alcune criticità pratiche, come la difficoltà di dimostrare il luogo esatto dell’abbandono, elemento fondamentale per l’applicazione delle norme sull’omicidio stradale.

A che punto siamo con l’approvazione del nuovo codice della strada?

La revisione e l’aggiornamento del nuovo codice stradale sembrano ormai imminenti, si spera entro la fine di luglio. Il provvedimento è stato approvato sia dalla Camera dei deputati che dal Senato. Grazie all’esito favorevole anche della Ragioneria di Stato, ora l’iter prevede un secondo passaggio alla Camera che potrà procedere alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica, rendendolo effettivo entro 15 giorni. In caso di ritardi, questa fase finale potrebbe slittare a settembre, ma l’obiettivo è concludere tutto prima della pausa estiva.

L’educazione è la prima arma contro l’abbandono

L’introduzione di queste sanzioni rappresenta un passo significativo nella lotta contro l’abbandono degli animali e nella promozione della sicurezza stradale. Questa modifica al codice della strada è solo una parte di una riforma più ampia volta a rafforzare le misure di protezione degli animali e a migliorare la sicurezza delle nostre strade. Oltre alle sanzioni, infatti, è fondamentale puntare sull’educazione e la sensibilizzazione della popolazione. Campagne informative e iniziative educative nelle scuole possono contribuire a sviluppare una maggiore consapevolezza sul rispetto degli animali. Collaborazioni tra enti locali, associazioni animaliste e forze dell’ordine possono potenziare le attività di controllo e prevenzione, garantendo una maggiore tutela per gli animali e una riduzione dei rischi sulle strade.

Che sia l’inizio di una svolta?

Il rafforzamento delle pene per l’abbandono degli animali potrebbe segnare l’inizio di una serie di interventi legislativi più ampi, finalizzati a proteggere i diritti degli animali. In molti paesi, l’attenzione verso il benessere animale sta crescendo, portando a normative sempre più stringenti e a una maggiore sensibilità collettiva. Adottare un approccio integrato che coniughi sanzioni severe, educazione e prevenzione può rappresentare una strategia vincente per ridurre l’abbandono degli animali e migliorare la convivenza tra esseri umani e animali.

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