Dagli Stati Uniti una novità per rendere più sostenibile la moda: presto su molti indumenti troveremo etichette informative come quelle degli alimenti.
Leggere le etichette sul retro o ai lati delle confezioni alimentari è diventata un’abitudine per molti consumatori: spesso le corsie dei supermercati sono occupate da clienti intenti a conoscere le informazioni nutrizionali dei prodotti sugli scaffali. Adesso questa virtuosa abitudine inizia a diffondersi anche nel mondo della moda. L’esempio migliore arriva dal marchio di calzature americano Nisolo che ha lanciato un semplice formato di etichetta da aggiungere alle proprie creazioni, in nome della sostenibilità e della trasparenza. E non si tratta dell’unico progetto per aiutare i consumatori ad essere informati: label, etichette e certificazioni saranno sempre più diffuse sui capi d’abbigliamento. In questo modo impareremo a “leggere” un indumento e a comprendere il suo processo di produzione prima dell’acquisto.
Le etichette con informazioni sulla sostenibilità dei capi
Nisolo è un’azienda di calzature con sede a Nashville, nel Tennessee, che ha avuto l’idea di aggiungere a scarpe e borse un’etichetta con informazioni sulla sostenibilità dei propri prodotti. La label “Sustainabilty facts” misura l’impatto ambientale dei materiali utilizzati, nonché il benessere delle persone che hanno lavorato al prodotto. Il team di Nisolo ha trascorso gli ultimi anni esaminando le categorie più importanti per una produzione sostenibile degli abiti: fra gli oltre 200 modelli di qualità analizzati, sono state poi scelte 28 indicazioni maggiormente rilevanti che saranno indicate nei foglietti informativi da attaccare ai capi. Inoltre, grazie a un codice QR da inquadrare con lo smartphone, sarà possibile leggere gli altri parametri controllati dagli esperti della ditta americana. I consumatori potranno fare scelte migliori e sostenere il percorso verso un business sostenibile e trasparente nell’industria della moda.
Should your clothing label help you determine how sustainable your garment is? Some brands think so. https://t.co/9vEhngK5hg
“Vogliamo fornire ai consumatori le conoscenze necessarie per fare scelte migliori e spingere i marchi a ricostruire il loro approccio alla sostenibilità, garantendo un focus più positivo sia sulle persone sia sul Pianeta”, spiega Patrick Woodyard, fondatore di Nisolo. A partire da oggi, a ciascun prodotto della ditta verrà allegata un’etichetta di sostenibilità specifica. Nisolo ha reso completamente open source tutta la metodologia realizzata e fa appello a marchi ed esperti di moda perché adottino anche’essi la label con i Sustainability facts.
All’interno vi sono indicati criteri come l’emancipazione delle donne operaie, l’assistenza sanitaria e i benefici per i lavoratori che hanno creato le scarpe, il ciclo di vita del prodotto post-uso, la verifica delle dichiarazioni sulle emissioni fatte dai fornitori e altri dati che spesso mancano all’interno di scatole o confezioni per indumenti. Considerando che le poche etichette di sostenibilità presenti oggi sul mercato valutano sei o meno dati di sostenibilità ambientale e di impatto sociale, l’etichetta di Nisolo fa compiere un deciso passo avanti: copre 92 impatti per le persone e 108 per il Pianeta, rendendola lo strumento di valutazione più completo disponibile nel settore fashion.
Le etichette per la moda sostenibile
Esistono già certificati di buona produzione per il settore tessile: ad esempio il sistema indipendente Oeko-tex standard si occupa di controllare la catena di fabbricazione dei tessuti. La presenza del logo su magliette e capi d’abbigliamento indica che l’azienda ha rispettato valori etici e di sostenibilità. Ma l’etichetta di Nisolo è speciale perché assomiglia alle più complete indicazioni presenti sugli alimenti e lancia il trend di un vero e proprio foglio informativo con numerosi dettagli.
Presto, su una maglietta di cotone potremo leggere un’etichetta che spiega, ad esempio, dove e come è stato coltivato il cotone o se le persone che lo hanno raccolto sono state pagate con un salario equo. Oppure, nel caso di un maglione di lana, si potrà apprendere da dove viene la lana e se le pecore sono state trattate con tolleranza. La nuova etichettatura offre quindi molti più dettagli: la label dello stivaletto Everyday Chelsea boot, uno dei modelli più popolari di Nisolo, spiega che le fabbriche che producono lo stivale stanno andando abbastanza bene quando si tratta di assistenza sanitaria e benefici, ma possono migliorare per quanto riguarda imballaggio e distribuzione.
Oggi che l’interesse per la sostenibilità è in aumento, anche gli appassionati di moda potranno compiere scelte maggiormente consapevoli. Gli acquirenti desiderano maggiore trasparenza sul percorso di produzione dei propri vestiti, in modo da poter prendere decisioni di acquisto etiche. Forse il tempo trascorso nei negozi per scegliere l’abito migliore diventerà ancora più lungo, perché dopo il test davanti allo specchio ci sarà anche il controllo dell’etichetta, ma ciò aiuta a rendere il mondo della moda più sostenibile.
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