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Aborto in Polonia: donne in piazza contro la legge che lo vieta
Una legge voluta dai cattolici vuole cancellare il diritto di aborto in Polonia, ma le donne sono scese in piazza a migliaia per protestare.
Lo hanno chiamato Czarny Protest, proteste in nero. È un movimento, formato per lo più da donne, sorto per contestare un disegno di legge che punta a cancellare di fatto il diritto di aborto in Polonia. Il provvedimento, attualmente al vaglio del parlamento, è stato già approvato dalla camera bassa, con 267 voti a favore su un totale di 460. Se arrivasse la ratifica definitiva, l’interruzione di gravidanza sarebbe consentita solo nel caso in cui fosse indispensabile per salvare la vita della madre, mentre la pena prevista per chi abortisce o procuri un aborto aumenterebbe da due a cinque anni di carcere. Se la legge entrasse in vigore, denunciano le donne del Czarny Protest, anche un aborto spontaneo potrebbe diventare oggetto di inchiesta per il reato di “morte di un bambino concepito”, punibile anche con la detenzione in carcere.
Lo sciopero nazionale del 3 ottobre
Le proteste contro la legge anti – aborto, scoppiate già nello scorso mese di aprile, sono culminate nello sciopero nazionale del 3 ottobre, in cui migliaia di donne polacche sono scese in piazza per chiedere la cancellazione del provvedimento, osteggiato, secondo i sondaggi indipendenti, da oltre la metà della popolazione. Alla manifestazione hanno partecipato anche migliaia di lavoratori e alcune europarlamentari partite da Bruxelles, mentre piccoli cortei sono stati organizzati anche in altre città dell’Unione europea e degli Stati Uniti.
L’adesione nel paese
Oltre a scendere in piazza, le femministe del movimento Czarny Protest hanno scioperato in massa, disertando non solo i posti di lavoro, ma scegliendo anche di affidare ad altri la cura dei propri figli. L’adesione a quello che è stato ribattezzato il black monday polacco è stata significativa anche nei piccoli centri e nelle zone rurali, che rimangono comunque più conservatori rispetto a Varsavia, Danzica e le altre grandi città. Anche nella cattolica Częstochowa è stata registrata una partecipazione importante, con il 60% delle dipendenti comunali assenti per lo sciopero.
to podbiło moje serce #CzarnyProtest pic.twitter.com/yXwkNEySAd
— ㅤ (@niallcigarro) 3 ottobre 2016
Il diritto di aborto in Polonia
Attualmente, in Polonia è già in vigore una legge molto restrittiva sull’interruzione di gravidanza, che permette l’aborto (fino alla venticinquesima settimana di gestazione) solo se la madre è in pericolo di vita, se il feto presenta malformazioni gravissime o se la gravidanza è il risultato di uno stupro. Secondo il movimento Czarny Protest, ogni anno tra le 100.000 e le 200.000 donne polacche sono costrette a ricorrere all’aborto clandestino o ad andare all’estero per interrompere una gravidanza indesiderata.
Copertina, credits: Naszemiasto.pl
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