L’ultimo bilancio di sostenibilità di Gruppo CAP, Sorgente di connessioni, ricorda l’importanza di fare rete per rendere concreta la transizione ecologica.
Acqua scoperta in Kenya, vale più del petrolio
Miliardi di metri cubi d’acqua sono stati trovati nel deserto del Turkana, in Kenya. Una scoperta che potrebbe trasformare fame e sete in un lontano ricordo.
Una delle falde acquifere sotterranee più grandi al
mondo è stata scoperta a Turkana, un distretto settentrionale
del Kenya spesso noto per l’estrema povertà e la presenza di
aree desertiche. L’annuncio è stato fatto dall’Unesco e
dal governo sulla base delle rilevazioni effettuate da un sistema
internazionale via radar (Radar technologies international, Rti).
La falda conterrebbe circa 250 miliardi di metri cubi d’acqua, 25
volte più grande del lago di Loch Ness. La cosa più
importante è che la quantità di acqua annuale che
può essere sfruttata senza intaccare la portata della falda
è di 3,4 miliardi di metri cubi, quasi tre volte l’acqua
consumata da New York.
Alain Gachet, coordinatore del progamma Rti, ha dichiarato che
“questa scoperta trasformerà Turkana. In dieci anni non ci
saranno più sofferenza o morti dovute alla sete e alla fame.
Gli abitanti potranno avere le loro scuole, le strade e le
fattorie. La qualità della vita sarà migliore e le
carestie saranno solo un ricordo del passato”.
Oggi il tasso di malnutrizione nella regione può
arrivare al 37 per cento nei momenti peggiori. Per questo, la falda
acquifera ha senza dubbio più valore di un pozzo di petrolio
(scoperto proprio nel distretto di Turkana lo scorso
anno), specialmente per lo sviluppo delle comunità
locali che potranno evitare episodi come il ripetersi di lunghi
periodi di siccità. In molti, infatti, è ancora vivo
il ricordo della peggiore siccità degli ultimi 60 anni,
quella della stagione 2009-2010 che colpì più di
dieci milioni di persone che vivono nel Corno d’Africa.
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