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Ad Amsterdam il nuovo parcheggio per bici è subacqueo
Un progetto ambizioso vicino alla stazione, per favorire l’intermodalità. Ecco le caratteristiche dei nuovi parcheggi di Amsterdam realizzati sottoterra, nel mare.
Ad Amsterdam i sogni legati alle due ruote diventano progetti e i progetti realtà. Ne sono esempio i due parcheggi per bici inaugurati in queste settimane, che lasciano a bocca aperta il resto dell’Europa, andando a confermare ancora una volta questa città come punto di riferimento per innovazione e soluzioni relative alla mobilità attiva. Entrambi i parcheggi rinetrano in un progetto ambizioso lanciato nel 2015 e avviato nel 2018. Si sviluppano sotto il livello del mare e sorgono strategicamente nei pressi della stazione centrale. Il primo è un parcheggio sotterraneo che contiene 7mila mezzi, mentre il secondo è un parcheggio subacqueo che si sviluppa a nove metri di profondità e che raggiunge la capienza di 4mila mezzi.
Design, senso di gradevolezza e comfort sono racchiusi in questi spazi che sanno rispondere in maniera egregia al “problema” di spazio dettato dalla quantità di bici presenti e circolanti ad Amsterdam: quasi un milione, nonostante gli abitanti siano 800 mila circa. Così di necessità si fa virtù. E in questo caso si strappa letteralmente la terra al mare per creare parcheggi strabilianti.
Il progetto dei parcheggi sotterranei
I parcheggi sorgono nelle vicinanze della stazione per agevolare l’uso intermodale dei mezzi. La realizzazione di quello sotterraneo, sul viale Ijboulevard, è costata 25 milioni di euro, mentre quella dello Stationsplein ha toccato i 60 milioni di euro. Ci troviamo sotto il livello del mare e i collegamenti con la metropolitana e la stazione dei treni si sviluppano sottoterra.
Il design è stato realizzato in collaborazione con il Museo di Amsterdam. L’idea – curata dai progettisti dello studio di wUrck – è quella di portare gli utenti dentro un’ostrica immaginaria, con un esterno grezzo di basalto e pietra naturale e un interno liscio e leggero. Oltre alla bellezza degli spazi ciò che colpisce è il comfort per i ciclisti. Le strutture consentono movimenti e spostamenti fluidi, liberi da ostacoli. Alto il livello del servizio offerto, come per esempio la ciclofficina per le riparazioni. Alle pareti si trovano le mappe della città rielaborate in forma di opera d’arte.
Il tema del mare è centrale e si gioca con la luce attraverso gli oculi da cui si può osservarlo, non solo per creare un forte impatto scenografico ma anche per aiutare l’orientamento delle persone. La sosta è gratuita per le prime 24 ore, poi costa 1,35 euro per altre 24 ore.
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