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Creare in modo responsabile, Adidas presenta il rapporto di sostenibilità 2015
La compagnia ha presentato i risultati ottenuti nel quinquennio 2010-2015 e le strategie che adotterà per ridurre il proprio impatto ambientale entro il 2020.
Il Gruppo Adidas, uno dei marchi di riferimento nel settore degli articoli sportivi, ha presentato il nuovo rapporto di sostenibilità, intitolato “Come si crea in modo responsabile”. La multinazionale tedesca negli ultimi anni si è resa protagonista di numerose iniziative volte a ridurre il proprio impatto ambientale, nel febbraio dello scorso anno ha superato il traguardo della Better Cotton Initiative per il cotone sostenibile, iniziativa che mira a migliorare l’impatto sociale e ambientale della coltivazione del cotone nel mondo.
Mentre nell’aprile del 2015 l’azienda, insieme a Parley for the Oceans, ha presentato il primo paio di scarpe realizzato con i rifiuti oceanici. Il nuovo rapporto offre una panoramica dei risultati conseguiti nel quinquennio 2010-2015 e introduce le nuove strategie, fissate in obiettivi concreti e misurabili, che verranno adottate entro il 2020.
Tra gli obiettivi su cui Adidas si concentrerà nei prossimi anni ci sono acqua, materiali, energia, lavoratori e salute. Le persone sono al centro della strategia di Adidas, dagli operai ai consumatori il gruppo mira a proteggerne i diritti e a far sì che vengano esercitati affinché le persone possano prendere decisioni informate e sviluppare le proprie potenzialità.
Per quanto riguarda l’acqua l’azienda lavorerà con i propri fornitori per ridurre il loro consumo di acqua del 20 per cento, mentre all’interno degli stabilimenti Adidas l’obiettivo è di ridurre il consumo del 35 per cento per ogni dipendente. Simile l’approccio adottato per i rifiuti, i fornitori dovranno ridurre i loro rifiuti del 20 per cento, mentre all’interno delle proprie strutture Adidas mira ad aumentare il riciclo del 50 per cento e a ridurre il consumo di carta del 75 per cento.
Il nuovo rapporto di sostenibilità, il cui slogan è “Lo sport ha bisogno di spazio”, si concentra inoltre sulla necessità di mantenere intatti gli spazi dedicati alle discipline sportive affinché, si legge nel rapporto, “lo sport continui ad essere una fonte infinita di felicità”. Un sondaggio effettuato da Adidas presso i consumatori ha rivelato che il 93 per cento degli intervistati non sopporterebbe un mondo nel quale mancano i luoghi dedicati allo sport.
“Attraverso lo sport abbiamo il potere di cambiare la vita delle persone e creare un cambiamento sociale positivo e duraturo – ha affermato Herbert Hainer, ceo di Adidas. – Lo sport ha però bisogno di spazi, come un campo per giocare, un oceano da navigare o una montagna da scalare. Questi spazi sono sempre più in pericolo a causa delle minacce create dall’uomo, come l’esaurimento delle risorse, i cambiamenti climatici e la sovrappopolazione. Questo è il motivo per cui vogliamo agire ed essere i custodi di questi spazi attraverso la sostenibilità”.
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