L’ennesimo schiaffo alla libertà e ai diritti civili in Afghanistan: le donne vanno incontro a nuove restrizioni e tornano le violente pene della sharia.
In Afghanistan le donne non possono più entrare in parchi pubblici, luna park, palestre e bagni pubblici.
Questa è l’ennesima decisione con cui il regime dei talebani cerca di tenerle chiuse in casa.
Il leader talebano Haibatullah Akhundzada ha ordinato la piena applicazione della legge islamica (sharia).
Per uscire di casa sono obbligate a indossare il velo integrale e, se hanno intenzione di allontanarsi per più di 72 chilometri, anche a essere accompagnate da un parente maschio. Ora non sono più libere nemmeno di entrare nei parchi pubblici, nei parchi di divertimento, negli hamman (bagni pubblici) e nelle palestre. Queste sono le condizioni in cui sono costrette a vivere le donne in Afghanistan, quindici mesi dopo il ritorno al potere dei talebani.
The Taliban abducted this brave woman last week. Her name is Zainab Rahimi — a women’s rights protester who has been fighting to take back freedom for the women of Afghanistan.
She chants “don’t be scared, we are together in this.”
Da qualche mese l’accesso ai parchi era suddiviso per giornate: le donne erano ammesse domenica, lunedì e martedì, gli uomini negli altri quattro giorni della settimana. “Nonostante ciò, in alcuni luoghi – anzi, dovremmo dire in molti luoghi – le regole sono state violate”, ha dichiarato all’agenzia di stampa Mohammad Akif Sadeq Mohajir, portavoce del ministero per la Prevenzione del vizio e la promozione della virtù. Le infrazioni starebbero nella presenza di donne prive del velo islamico (hijab) o in momenti in cui c’erano anche degli uomini.
Da qui la nuova stretta. Nei parchi pubblici e nei luna park, cioè nei pochissimi luoghi rimasti dove trascorrere il tempo libero, le donne non potranno più entrare. Anche bambini e bambine, non potendo più essere accompagnati dalle madri, vedranno quindi compromesse queste occasioni di svago e socialità.
Domenica 13 novembre è arrivata una nuova comunicazione. Per le donne sono off limits anche le palestre e gli hammam, complessi termali molto diffusi nel mondo arabo dove effettuare le abluzioni rituali. In entrambi i casi, la rigida separazione per genere era già prevista; ma evidentemente non è stata ritenuta sufficiente dai talebani al potere.
In Afghanistan le donne sono ormai invisibili
Questa è l’ennesima prova di come le donne stiano scomparendo dalla vita pubblica in Afghanistan. In quasi tutto il paese le scuole superiori per le ragazze sono state chiuse. Avere un lavoro è sempre più difficile, come dimostra il fatto che ad alcune dipendenti ministeriali sia stato chiesto di indicare il nome di un uomo che possa prendere il loro posto. Le donne single, prive di un parente maschio che faccia loro da “garante”, si trovano in una sorta di limbo per cui rischiano di non poter uscire dalla propria città o di vedersi respinte all’ingresso di un ambulatorio medico.
Spate of new Taliban restrictions on women in #Afghanistan.
Women now barred from entering public parks and using public bathhouses and gyms.
One woman in #Kabul told us that life under the Taliban is like living in a "prison."
Il divieto di accesso ai parchi altro non è che l’ennesima imposizione dura da accettare. “Non ci sono scuole, non c’è lavoro…. dovremmo almeno avere un luogo in cui divertirci”, ha commentato ad Afp una donna afghana. “Siamo stanche di stare a casa”, le fa eco una studentessa ventunenne. “Ovviamente l’Islam permette di uscire e visitare i parchi. Se non hai alcuna libertà nel tuo stesso paese, qual è il significato di vivere qui?”.
Tornano le violente pene previste dalla sharia
Il leader dei talebani in Afghanistan, Haibatullah Akhundzada ha dato mandato ai giudici di applicare alla lettera la sharia, la legge islamica. A farlo sapere è il suo portavoce, visto che il leader non è mai apparso in pubblico dopo la presa di Kabul dell’agosto 2021. Si sarebbe riferito in particolare ai casi di furto, rapimento e sedizione. I talebani non hanno reso note con esattezza le pene per i singoli crimini, ma queste ultime includono anche amputazioni, flagellazioni pubbliche e lapidazioni. È quanto ha riportato un leader religioso alla Bbc.
Articolo pubblicato l’11 novembre e aggiornato il 15 novembre 2022
Parrucchieri e centri estetici per donne dovranno chiudere in Afghanistan, secondo l’ultimo ordine dei talebani che restringe ancora di più le libertà delle donne afgane.
Di nuovo al governo in Afghanistan, i talebani hanno vietato le proteste non autorizzate. Alle donne hanno proibito anche le attività sportive fuori casa.
Il partito Sogno georgiano confermato con il 53,9 per cento dei voti. Ma piovono accuse di brogli e interferenze. L’Ue chiede di indagare. Intanto la presidente del Paese invita alla protesta. I vincitori: “Questo è un colpo di Stato”.
Due leggi approvate da Israele a larga maggioranza renderanno di fatto impossibile per l’Unrwa operare a Gaza e in Cisgiordania. La comunità internazionale insorge.
Continua ad aumentare il numero di sfollati nel mondo: 120 milioni, di cui un terzo sono rifugiati. Siria, Venezuela, Gaza, Myanmar le crisi più gravi.
Con il ritorno dei talebani in Afghanistan si teme per il futuro, i diritti e la vita delle donne. Vent’anni di conquiste non devono essere cancellati.