La Commissione per l’eradicazione della polio ha certificato la vittoria dell’Africa sul virus di tipo 1: l’ultimo caso 4 anni fa. Ma la battaglia continua.
L’Africa è ormai ufficialmente un continente polio-free, almeno per quanto riguarda il tipo 1 della malattia, quello ‘selvaggio’. La Commissione indipendente di certificazione regionale africana (Arcc) per l’eradicazione della poliomielite ha dichiarato ufficialmente ieri, 25 agosto, che i 47 paesi africani appartenenti all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sono liberi dal poliovirus selvaggio di tipo 1, al termine di una durissima battaglia iniziata nel 1996. Dopo il vaiolo, ormai 40 anni fa, il virus della polio è il secondo a potersi dire ufficialmente debellato in Africa.
La professoressa Rose Gana Fomban Leke, presidente dell’Arcc, ha affermato senza mezzi termini sul sito dell’Oms che “si tratta di una giornata storica per l’Africa, che finalmente ha soddisfatto con successo tutti i criteri di certificazione per l’eradicazione della polio selvaggia, senza casi di poliovirus selvatico segnalati negli ultimi quattro anni”. La certificazione arriva al termine di un processo completo e decennale di documentazione, analisi e sorveglianza della polio, dell’immunizzazione e degli esami di laboratorio dei 47 Stati membri della regione, che ha incluso lo svolgimento di visite di verifica sul campo in ciascun paese.
Nel 1996, i capi di stato africani si erano impegnati a eradicare la poliomielite dall’Africa in occasione della trentaduesima sessione ordinaria dell’Organizzazione dell’Unione africana a Yaoundé, in Camerun: allora la poliomielite colpiva circa 75mila bambini all’anno nel continente africano, con conseguenze spesso terribili come la completa paralisi degli arti. Nello stesso anno, l’allora presidente sudafricano Nelson Mandela, con il sostegno del Rotary International, aveva rilanciato l’impegno dell’Africa per l’eradicazione della polio varando la campagna mondiale Kick Polio Out of Africa: l’appello del premio Nobel per la Pace mobilitò nazioni e leader africani in tutto il continente per intensificare gli sforzi per raggiungere ogni bambino con il vaccino antipolio.
L’ultimo caso di poliomielite nel 2016
L’ultimo caso di poliovirus selvaggio nella regione è stato rilevato nel 2016 in Nigeria. Dal 1996, gli sforzi per l’eradicazione della polio hanno salvato circa 180mila vite, e secondo le stime dell’Oms hanno permesso a quasi 2 milioni di bambini di non contrarre la malattia.
L'Africa #PolioFree dimostra i successi possibili affrontando la salute in chiave globale. Ci sono voluti 32 anni, campagne di vaccinazione a tappeto e lo sforzo comune di tutti nei villaggi, nei ministeri o nei laboratori. Celebriamo la bella notizia e non abbassiamo la guardia! pic.twitter.com/5M6vcYayKb
“Questa è una pietra miliare importantissima per l’Africa. Ora le future generazioni di bambini africani possono vivere liberi dalla poliomielite selvaggia “, ha affermato Matshidiso Moeti, direttore regionale dell’Oms per l’Africa. “Questo traguardo storico è stato possibile solo grazie alla leadership e all’impegno di governi, comunità, partner globali per l’eradicazione della polio e filantropi. Rendo un tributo speciale agli operatori sanitari in prima linea e ai vaccinatori, alcuni dei quali hanno perso la vita, per questa nobile causa”.
La battaglia continua con la polio di tipo 2
Adesso però non è il caso ancora di abbassare la guardia. “Dobbiamo rimanere vigili e mantenere i tassi di vaccinazione per evitare una recrudescenza del poliovirus selvaggio e affrontare la continua minaccia della poliomielite derivata dal vaccino”, ha detto il dottor Moeti. Se infatti è ormai scomparso il polio virus cosiddetto “wild”, in 16 paesi africani è ancora presente il cVDPV2, ovvero un virus di tipo 2 iniziato a circolare proprio perché contenuto nel vaccino, e che può ancora colpire in comunità dove non è presente l’immunità di gregge. Si tratta nello specifico di Angola, Benin, Burkina Faso, Camerun, Repubblica Centrafricana, Ciad, Costa d’Avorio, Congo, Etiopia, Guinea, Ghana, Mali, Niger, Nigeria, Togo e Zambia.
In ogni caso, l’Oms spiega che grazie alla Global Polio Eradication Initiative i casi di poliomielite si sono ridotti del 99,9 per cento dal 1988 a oggi, avvicinando il mondo più che mai alla fine della polio. L’iniziativa è una partnership globale pubblico-privato che comprende i governi nazionali, Oms, Rotary International; i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, l’Unicef; la Fondazione Bill & Melinda Gates; Gavi, la Vaccine Alliance e un’ampia gamma di sostenitori privati.
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