Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.
Agli uomini, con amore
La maggior parte della popolazione maschile non si sente rappresentata da chi violenta, picchia e uccide le donne. Nel suo editoriale Simona Roveda, direttore editoriale di LifeGate, lancia un appello agli uomini affinché siano proprio loro a farsi portavoce di una nuova visione morale, sentimentale e sessuale del rapporto tra generi.
Io faccio lunghi viaggi a piedi, da sola. Non ho paura, non voglio avere paura. Mi hanno detto: “Sei brava a camminare da sola perché tu sei una donna!”. Io non sono brava, sono libera, libera di vivere come mi piace, libera dalle paure. E ho fiducia nelle donne che non si fanno spaventare e in quegli uomini che non si sentono rappresentati dalla ferocia di altri maschi, uomini che possono aiutare altri a cambiare gli stereotipi, i pregiudizi e la concezione della relazione tra generi. Uomini che avranno la capacità di affermare la cultura della non violenza, del rispetto e della libertà delle donne.
Nelle civiltà arcaiche la figura della donna era amata e onorata, associata alla Madre Terra, generatrice di vita e potente forza della natura. Eppure nel mondo le donne da sempre hanno subito violenze da parte degli uomini nelle forme più barbare: dallo stupro, alle percosse, fino all’omicidio. Donne vittime di gravi brutalità, deturpate nella bellezza e nella dignità. Nel nostro Paese i dati sono molto allarmanti. Secondo l’ultimo rapporto Istat del 2016 il 31,5 per cento delle donne ha subito maltrattamenti fisici o abusi sessuali. Ed è probabile che i numeri siano più alti perché molti reati non vengono denunciati.
Leggi anche: Il 25 novembre è la Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Quanto al femminicidio, dal 2006 al 2016 sono stati registrati 1.740 casi. Solo negli ultimi giorni un minorenne ha ucciso la sua ragazza della stessa età e una turista è stata stuprata e legata nuda a un palo. Orrori che si ripetono ogni giorno. Ma cosa sta succedendo? La società basata sulla supremazia maschile con la rivoluzione femminile si è trasformata e ha cambiato la relazione tra i generi. Le donne hanno affermato la propria femminilità conquistando la libertà. Questa nuova qualità del rapporto spesso ha trovato resistenza in alcuni uomini che ancora oggi reagiscono con la violenza. Forse il genere maschile ha paura di perdere qualcosa.
Le azioni sono specchio dei pensieri: dietro ai gesti violenti non c’è amore, né rispetto. Quando cammino a volte è solo una linea sottile a farmi scegliere un percorso piuttosto che un altro. E così l’amore è la strada che permette di guardare oltre i limiti delle parole, dei pregiudizi, degli stereotipi. L’amore è il percorso che crea rispetto per tutte le cose e non ha bisogno di prendere e pretendere.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Più di cento calciatrici hanno inviato una lettera alla Fifa per chiedere di interrompere la sponsorizzazione con la Saudi Aramco
Da questo autunno 7.000 nuovi studenti di San Diego sosterranno corsi che includono una quota di tematiche riservate al clima.
Dopo la non convalida dei trattenimenti dei 12 migranti di Egitto e Bangladesh, l’elenco dei Paesi sicuri viene definito per legge.
La “liana delle anime” è un decotto della medicina indigena dell’Amazzonia che può alterare lo stato psichico di chi la assume, e per questo affascina milioni di persone nel mondo.
Tra le 1.757 barche iscritte alla Barcolana di Trieste, la regata più partecipata del mondo, ce n’era una che gareggiava per Emergency.
Presente al corteo l’attivista svedese ha detto: “Non puoi dire di lottare per la giustizia climatica se si ignora la sofferenza dei popoli emarginati”.
Tutti i premi che sono stati assegnati, giorno per giorno, nel campo della medicina, fisica, chimica, letteratura, pace ed economia.
Da dieci anni, l’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile tiene traccia delle conoscenze, degli atteggiamenti e dei comportamenti degli italiani in materia di sostenibilità. Intercettando una consapevolezza sempre più diffusa.