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Fra le terapie alternative dedicate al mondo animale spicca l’agopuntura. In questo video la dottoressa Francesca Parisi ci spiega come funziona.
L’agopuntura è un’antica tecnica terapeutica cinese che si è sviluppata nel corso dei secoli, arricchendosi man mano con il confronto e l’apporto di esperienze scientifiche più moderne, e che oggi viene efficacemente impiegata anche in ambito veterinario. “Si tratta di una medicina energetica e olistica che prende in considerazione il soggetto nella sua completezza e riconosce nelle varie malattie una componente funzionale che precede e accompagna la componente organica, mirando a risolvere una situazione patologica prima che essa sia definitivamente radicata e irreversibile”, spiega la dottoressa Francesca Parisi, medico veterinario specializzato in agopuntura, patologia e clinica dei piccoli animali.
Ufficialmente riconosciuta e approvata dall’Organizzazione mondiale della sanità nel 2003, l’agopuntura basa il suo approccio sull’uso di aghi applicati in particolari punti del corpo, detti “agopunti”. Secondo le antiche dottrine classiche cinesi, gli agopunti sono situati lungo determinati canali – chiamati “meridiani” – nei quali scorrono le energie vitali che permettono il regolare svolgersi delle funzioni biologiche e la coordinazione unitaria di tutto l’organismo.
Lungo questi canali energetici ci sono punti specifici che, se stimolati, vanno ad agire sui meridiani stessi, eccitandoli o sedandoli in maniera specifica. In questo modo il metodo terapeutico può riportare un equilibrio energetico tra i vari elementi, e quindi agire beneficamente nel corpo e nello spirito del soggetto trattato.
L’agopuntura non presenta effetti collaterali e agisce solo sull’equilibrio intrinseco dell’organismo nel quale opera, sia esso animale o umano. Il trattamento dei punti di agopuntura può avvenire tramite stimolazione manuale, l’inserzione di un ago, il calore con la moxibustione o la stimolazione con il laser (questo metodo si rivela utile in soggetti particolarmente sensibili agli aghi). Va sottolineato, comunque, che con questa pratica terapeutica non esiste la possibilità di trasmissione di infezioni poiché si ricorre sempre all’uso di aghi sterili monouso.
In campo veterinario l’agopuntura è usata soprattutto per il trattamento del dolore e dell’infiammazione e per la regolazione del sistema immunitario e ormonale. Altri campi di applicazione in ambito veterinario risultano essere quelli ortopedici e neurologici, le problematiche inerenti alle allergie, i disturbi gastroenterici, le patologie della terza età e i problemi dei cani sportivi. È dimostrato, infatti, che l’agopuntura ottiene ottimi risultati nel protocollo di preparazione dei soggetti atleti, sia per elevare le prestazioni e migliorare le performance, sia nell’ottica di una medicina preventiva volta a equilibrare l’organismo e far emergere le potenzialità intrinseche di ogni soggetto.
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