
Uno studio della Nasa ha spiegato il motivo per il quale l’innalzamento del livello dei mari ha superato i dati che erano stati previsti dagli scienziati.
Gli scienziati del Goddard institute for space studies (Giss) di New York hanno reso note le ultime analisi delle temperature medie globali registrate per il mese di agosto. E confermano la tendenza: agosto è stato il mese più caldo degli ultimi 136 anni, ovvero da quando si effettuano misurazioni strumentali. Lo si vede bene dal
Gli scienziati del Goddard institute for space studies (Giss) di New York hanno reso note le ultime analisi delle temperature medie globali registrate per il mese di agosto. E confermano la tendenza: agosto è stato il mese più caldo degli ultimi 136 anni, ovvero da quando si effettuano misurazioni strumentali.
Lo si vede bene dal grafico qui sopra. Le curve blu sono quelle registrate negli ultimi anni dell’800, mentre quelle verdi sono le medie registrate dagli anni ’40- ’60 in poi, nel primo boom economico del secondo dopoguerra. Ma ciò che deve saltare subito agli occhi sono le curve rosse. Primo perché rappresentano un intervallo di tempo più breve (ovvero gli ultimi 16 anni). Secondo perché agosto 2016 parte già con una media molto più elevata, per staccarsi completamente dal resto delle curve. Addirittura siamo già sopra i 2 gradi centigradi seppur di poco.
Se di solito è il mese di luglio a far registrare le anomalie termiche maggiori, quest’anno l’attenzione degli scienziati si è concentrata sul mese di agosto. “Le variazioni mensili, che cambiano solo di alcuni centesimi di grado, sono intrinsecamente fragili”, spiega il direttore del Giss, Gavin Schmidt, in una nota. “Sottolineamo che sono i valori a lungo termine quelli più importanti per comprendere i cambiamenti che stanno avvenendo sul nostro pianeta”.
Resta il fatto che agosto è l’11mo mese consecutivo che fa registrare le temperature più alte. Dallo scorso ottobre 2015, infatti, i dati raccolti da 6.300 stazioni meteorologiche sia a terra che sulla superficie degli oceani, oltre che ai dati raccolti in Antartide, confermano l’anomalia.
Non solo la Nasa, ma anche gli scienziati della Noaa, il Met Office britannico e l’Agenzia meteorologica giapponese concordano sul fatto che gli ultimi anni, in particolare il triennio 14-15-16 siano i più caldi mai registrati. E lo confermano in maniera indipendente, ovvero riportando misurazioni diverse ma che concorrono a raggiungere il medesimo risultato. Le temperature del pianeta stanno aumentando, inesorabilmente.
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