Expo 2015

La natura va in città, tutti i modi di fare agricoltura urbana

L’agricoltura urbana è una pratica sociale, un’attività produttiva di cibo a chilometro zero. Come diventare dei perfetti urban farmer.

Molte città del mondo hanno adottato la pratica dell’agricoltura urbana come vero e proprio strumento di comunicazione ed educazione del cittadino. Gli orti comunitari vengono usati per migliorare il benessere sociale, per l’integrazione delle fasce più emarginate, come i giardini interculturali, per la cura delle persone con malattie mentali, ma anche per contribuire allo sviluppo della biodiversità urbana, per generare un microclima più sano e per assicurare una qualità del cibo migliore e contrastare i cambiamenti climatici.

L’agricoltura urbana nutre l’uomo e salva l’ambiente, avvicinando i cittadini alla realtà rurale e sensibilizzando i più piccoli alla cultura del cibo genuino e locale. La città e i cittadini soffrono dell’innaturale lontananza dalla natura, per questo sono sempre più diffuse forme di rifiuto della globalizzazione alimentare e dell’urbanizzazione. Ecco una lista di pratiche sostenibili e utili per mangiare in modo sano.

Agricoltura urbana
Agricoltura in città significa anche dare vita alla biodiversità

Agricoltura urbana

Con l’agricoltura urbana è possibile produrre e distribuire cibo all’interno della città. In alcuni casi si arriva persino l’allevamento ma è molto più diffusa l’orticoltura, più semplice e meglio adattabile alla realtà urbana. Si può iniziare con qualche coltura sul balcone, ma il passo è breve per arrivare a trasformare interi terrazzi condominiali in veri e propri orti pensili. L’agricoltura urbana è una pratica sostenibile per assicurare cibo di qualità al consumatore urbano e anche un divertente passa tempo.

Agricoltura civica

L’agricoltura civica è una sorta di evoluzione dell’agricoltura urbana perché coinvolge le comunità e i cittadini per produrre alimenti con metodi innovativi e commercializzarli attraverso mercati biologici. L’agricoltura civica si basa su pratiche sociali, economiche e ambientali sostenibili svolte in realtà agricole a piccola e media scala molto integrate con il territorio. In città l’agricoltura civica si traduce negli orti condivisi che, gestiti da cooperative sociali, coltivano parti di territorio urbano ceduti loro dagli enti.

agricoltura urbana
Per un’agricoltura urbana ci vuole visione

Guerrilla gardening

La guerrilla gardening è una forma politicizzata di agricoltura urbna, una azione non violenta degli ambientalisti. Con questa pratica, gli attivisti seminano piante, fiori e colture alimentari di vario genere in aiuole e parchi pubblici all’interno della città per lottare a favore dei diritti alla terra.

Permacultura

Le tecniche di permacultura condividono con le altre pratiche di agricoltura urbana l’etica e la responsabilità sociale delle loro attività agricole, volte alla cura della terra e alla produzione di risorse destinate a un’equa distribuzione. Le attività di permacultura in ambito urbano realizzano progetti di sostentamento alimentare reintroducendo la produzione di cibo nelle aree cittadine e sensibilizzando all’efficienza e all’autoproduzione energetica. Uno degli esempi più significativi è la sostituzione delle piante ornamentali con specie commestibili, come ribes, fragole e agrumi.

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