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Agroscalo 2020, l’ex scalo ferroviario di Porta Genova a Milano si trasforma in un campo agricolo innovativo
150 specie di fiori, ortaggi e germogli: l’ex scalo di Porta Genova diventa Agroscalo 2020, un campo agricolo dove si sviluppa tutta la filiera, dalla coltivazione alla vendita.
In attesa di essere riqualificato, l’ex scalo ferroviario di Porta Genova, conosciuto durante Expo 2015 come il famoso e amatissimo Mercato Metropolitano diventerà temporaneamente un campo agricolo con caratteristiche alquanto innovative. Agroscalo 2020 è il nome del progetto sperimentale e multifunzionale che prevede l’insediamento di un’attività agricola che sviluppi l’intera filiera produttiva, dalla coltivazione alla trasformazione di oltre 150 specie di erbe, germogli, fiori e ortaggi, fino alla vendita dei prodotti nati all’interno dell’area.
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Agroscalo 2020, dalla coltivazione alla vendita
L’idea di Agroscalo2020, che ha vinto la Manifestazione d’interesse indetta da Fs Sistemi urbani e dal gruppo Ferrovie dello Stato secondo le linee guida stabilite nell’accordo per la riqualificazione dei scali ferroviari milanesi, si basa su un modello di economia circolare. L’obiettivo è di superare il conflitto città-campagna in un’ottica di valorizzazione reciproca, promuovendo uno stile di vita sostenibile e riducendo l’impatto ambientale dei consumi e dei comportamenti quotidiani.
Oltre a questo saranno realizzati percorsi di collegamento, un padiglione in legno, una serra panoramica, aree attrezzate per il fitness e per il gioco dei bambini. Gli spazi potranno accogliere fiere, un mercato settimanale, laboratori didattici e incontri pubblici, coniugando al meglio le identità agricole, culturali, sociali e commerciali. Il progetto porta la firma di Future Fond, la società promotrice ed esecutrice del progetto. Il masterplan è dello studio di architettura Andrea Caputo e dell’architetto Salvatore Porcaro.
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Un progetto temporaneo in attesa di quello definitivo
Il contratto con Ferrovie dello Stato per l’utilizzo dello scalo sarà firmato dopo l’approvazione definitiva del progetto da parte del Comune di Milano e durerà due anni più uno eventualmente rinnovabile. “Agroscalo 2020 ha tutte le caratteristiche per restituire nel breve periodo l’area alla fruibilità pubblica, riconnettendo la stazione, i Navigli e zona Tortona attraverso la nascita di un luogo multifunzionale per grandi e bambini – sottolinea Pierfrancesco Maran, assessore all’urbanistica –. È un progetto molto suggestivo, ma di semplice realizzazione che ha il pregio di valorizzare la peculiarità agricola della nostra città e rispondere alle esigenze del quartiere espresse nell’Accordo di programma”.
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Una riqualificazione estesa a tutta l’area metropolitana
Se per Porta Genova l’iter è ormai avviato, anche per gli altri scali si va avanti affinché vengano al più presto resi disponibili alla città in attesa delle trasformazioni definitive: sono stati pubblicati infatti il 31 luglio anche i bandi per le zone temporanee di Porta Romana e Farini. In Porta Romana sono due gli ambiti disponibili, per un totale di oltre 53mila metri quadri di superficie: quello di viale Isonzo con accesso dalla metropolitana di piazzale Lodi e quello di via Lorenzini, già animato in questi ultimi mesi dalle iniziative musicali e sportive di Social music city.
In Farini invece, nei pressi del magazzino dove l’Accademia delle belle arti di Brera insedierà alcune attività già a partire dal prossimo anno accademico, si prevede una vocazione funzionale principalmente orientata ad attività per lo sport e il tempo libero insieme a quelle culturali, sperimentali, didattiche, ricreative, di socializzazione, nonché spazi per fiere e vendita di prodotti agricoli e artigianali. È atteso infine per settembre il bando per il masterplan in due fasi che disegnerà il futuro sviluppo sia di Farini sia di San Cristoforo, dove sorgeranno rispettivamente nuovi quartieri sostenibili con il terzo più grande parco della città e aree verdi arricchite da un’oasi naturalistica.
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