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AI, big data e tecnologie predittive: l’osservazione satellitare per facilitare la blue economy

AI e tecnologie predittive per la blue economy e la sostenibilità marina: scopri tutte le innovazioni a Ecomondo 2024.

L’intelligenza artificiale (AI) e le tecnologie di monitoraggio satellitare stanno rapidamente rivoluzionando il nostro rapporto con il pianeta. Non si tratta più di strumenti relegati alla fantascienza, ma di risorse fondamentali capaci di supportare decisioni rapide e informate, che stanno trasformando non solo la nostra vita quotidiana, ma anche il modo in cui affrontiamo le sfide ambientali.

calotte glaciali
Per esempio, grazie ai dati raccolti dai satelliti Nasa, oggi sappiamo con precisione quasi millimetrica quanto ghiaccio hanno perso le calotte glaciali negli ultimi anni. In 16 anni il livello del mare è aumentato di 14 millimetri © Joe Raedle/Getty Images

L’integrazione tra osservazioni satellitari, AI, big data e tecnologie predittive consente di raccogliere, analizzare e interpretare enormi quantità di dati, aprendo nuove strade per proteggere e gestire al meglio le risorse naturali, comprese quelle marine e costiere, promuovendo una crescita sostenibile della blue economy. Ma come può la stessa tecnologia che guida automobili autonome e personalizza le nostre esperienze di shopping, trasformare anche il modo in cui proteggiamo il nostro pianeta?

Gli impatti del monitoraggio in tempo reale e dell’AI sull’ambiente

Il monitoraggio dell’ambiente in tempo reale è diventato un alleato imprescindibile nella lotta contro il cambiamento climatico e nella gestione sostenibile delle risorse naturali. Grazie ai satelliti di ultima generazione e alle tecnologie di osservazione terrestre, è possibile raccogliere dati su scala massiva, dell’ordine di petabyte (un petabyte corrisponde a un milione di gigabyte). Questi dati sono poi elaborati da algoritmi di intelligenza artificiale per monitorare fenomeni come la deforestazione, i livelli di inquinamento, la temperatura delle acque, il degrado delle coste e, in generale, la salute del nostro pianeta.

Queste informazioni non solo ci offrono una visione dettagliata dello stato attuale dell’ambiente, ma permettono anche di prevedere cambiamenti futuri, consentendo azioni preventive e influenzando anche politiche ambientali e pratiche commerciali.

Un esempio concreto di utilizzo di queste tecnologie è il programma europeo Copernicus, che non solo raccoglie dati di alta qualità attraverso una rete di satelliti, ma, grazie al suo ecosistema di data space integrato con modelli predittivi potenziati dall’AI, rende accessibili tali dati a ricercatori, istituzioni, aziende, ma anche a persone comuni. Così, grazie a interfacce utente intuitive, anche i non esperti possono accedere in modo sempre più semplice a un’enorme quantità di informazioni ambientali che vengono utilizzate non solo per monitorare le condizioni atmosferiche e oceaniche, ma anche per supportare le politiche di sostenibilità e gli obiettivi ambientali dell’Unione europea.

AI e blue economy: esempi concreti di tecnologia in azione

Nel contesto della blue economy, tutte queste tecnologie assumono un ruolo sempre più centrale, rendendo settori come la pesca, l’acquacoltura, le energie rinnovabili marine, la gestione delle risorse idriche e il turismo costiero più sostenibili ed efficienti.

Per esempio, i satelliti, supportati da algoritmi di AI, possono analizzare la qualità delle acque e il comportamento delle correnti marine, segnalando in tempo reale situazioni di pericolo come l’aumento di inquinanti, fioriture algali nocive o la presenza di plastica. Inoltre, sono in grado di rilevare tempestivamente disastri naturali imminenti, come tempeste o inondazioni, offrendo una protezione preziosa per le aree costiere e le infrastrutture della blue economy.

plastica in mare
Sui circa 400 milioni di tonnellate di plastica prodotti ogni anno, quasi 9 milioni finiscano in mare © Agung Parameswara/Getty Images

Nel settore della pesca, gli algoritmi avanzati permettono l’analisi dettagliata dei pattern migratori dei pesci e il monitoraggio di zone di riproduzione o aree protette, garantendo pratiche di pesca sostenibili e riducendo il sovrasfruttamento delle specie marine. Nell’acquacoltura, l’AI monitora le condizioni dell’acqua e ottimizza l’alimentazione dei pesci, migliorando così la sostenibilità di queste attività.

Nell’ambito delle energie rinnovabili marine, l’intelligenza artificiale permette di ottimizzare l’efficienza degli impianti eolici offshore e monitorare l’impatto ambientale sulle specie marine. Questi strumenti giocano un ruolo chiave anche nel miglioramento dei processi di dissalazione e nella previsione della domanda idrica, riducendo costi energetici e garantendo una distribuzione ottimale delle risorse.

Il progetto HydroForecast: prevedere la disponibilità idrica

Un caso interessante di utilizzo dell’AI è il progetto HydroForecast di UpstreamTech, che sfrutta l’intelligenza artificiale e i big data per prevedere la disponibilità idrica nei bacini. Integrando dati meteorologici, osservazioni idrologiche e immagini satellitari, il sistema fornisce previsioni precise in tempo reale, fondamentali per la gestione sostenibile delle risorse idriche.

HydroForecast è particolarmente utile per le aziende idroelettriche, che possono migliorare l’efficienza delle dighe, ottimizzare la produzione di energia e ridurre i rischi operativi. Allo stesso modo, gli agricoltori possono pianificare meglio l’irrigazione, mentre i gestori delle risorse idriche urbane possono mitigare i rischi di alluvioni e siccità, contribuendo così a una gestione più resiliente in un contesto di cambiamenti climatici.

AI e tecnologie predittive a Ecomondo 2024

La prossima edizione di Ecomondo sarà la vetrina ideale per esplorare tutte queste innovazioni. Dal 5 all’8 novembre, la fiera internazionale della green economy, che da anni riserva particolare attenzione alla blue economy e al water cycle, dedicherà nuovamente un intero padiglione (D6) a questi temi. In particolare, quest’anno, verranno esplorate in modo approfondito proprio le applicazioni dell’AI e dei sistemi predittivi nella gestione sostenibile degli ecosistemi marini.

I visitatori avranno l’opportunità tangibile di scoprire come questi strumenti vengano utilizzati in ambito ambientale, e quali prospettive offrono per il futuro, direttamente dalle aziende che se ne occupano: un’occasione per confrontarsi con esperti del settore, aziende e ricercatori e capire come queste soluzioni possono concretamente contribuire a un futuro più sostenibile.

A Ecomondo 2023, più di duecento aziende hanno presentato le ultime innovazioni nel campo della gestione delle acque © LifeGate

Inoltre, il workshop “Earth observation and digital twins to improve urban resilience” del 5 novembre approfondirà come l’uso dei gemelli digitali – le repliche virtuali di entità fisiche – integrati con dati di osservazione della Terra, possano contribuire a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e a potenziare la resilienza delle città. Un tema di vitale importanza, soprattutto alla luce delle condizioni meteo sempre più estreme che stanno colpendo l’Italia e il resto del mondo, con fenomeni opposti come siccità prolungate e piogge torrenziali che si alternano in modo sempre più frequente e imprevedibile.

L’AI e le tecnologie di monitoraggio satellitare non sono più solo visioni del futuro, ma realtà presenti che stanno modellando la blue economy e la nostra capacità di proteggere l’ambiente. La sfida ora è sfruttare al meglio queste opportunità e renderle accessibili a tutti, per garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire. Ecomondo 2024 potrebbe già fornirci alcune risposte fondamentali per questo percorso.

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