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Ai Chi, il fitness del cuore
Una nuova ed efficace tecnica che comprende sequenze e movimenti lenti compiuti nell’ambiente liquido di una piscina o in mare. È l’Ai Chi ideato da un ex allenatore della nazionale olimpica giapponese
Era il 1993 quando Jun Konno – già trainer della nazionale olimpica giapponese di nuoto – sviluppò la singolare idea di praticare il Tai Chi in acqua: creò così una nuova disciplina che chiamò Ai Chi. Konno, fondatore dell’Aqua Dynamics Institute di Yokohama, sulla base della sua lunga esperienza di allenatore di nuoto, si rese subito conto degli enormi benefici sul piano fisico ed energetico di questa tecnica. Come egli ha più volte sottolineato: “L’Ai Chi è un insieme di esercizi che comprendono movimenti consapevoli, lavoro sul respiro, meditazione, ascolto profondo di sé. Si tratta di una pratica facile e piacevole che si può fare a tutte le età”.
Come suggerisce il nome stesso, questa disciplina lavora in particolare sul Chi (scritto anche Qi), ovvero l’energia vitale. Se vi è equilibrio tra le forze Yin e Yang presenti nel corpo, nella mente e nello spirito di ogni essere, il Chi è libero di fluire, generando una buona salute psicofisica. A questi principi s’ispirano numerose discipline orientali, tra cui il Qi Gong e il Tai Chi, ovvero “la via della suprema armonia”. Konno è un profondo conoscitore del Tai Chi, antica tecnica, fondata sul principio taoista del wu-wei. Un concetto, quest’ultimo, che può essere spiegato come “non azione”, o meglio, un’azione compiuta senza sforzo. Quando si eseguono i movimenti del Tai Chi in acqua si può sperimentare e sentire in profondità l’energia interiore, ma anche quella che ci circonda.
Il trainer ha sviluppato l’Ai Chi dopo una serie di analisi, incontri, e sperimentazioni; ha così individuato una sequenza di 19 movimenti da eseguire con estrema lentezza, senza fretta. Gli esercizi si svolgono in acqua, in quanto elemento vitale per l’uomo e il pianeta, indispensabile alla vita. L’acqua è inoltre simbolo materno, è un ambiente ideale dove abbandonarsi senza paure. Konno ha constatato che muovendosi in questo mondo liquido noi attiviamo le onde theta, che corrispondono a uno stato di meditazione profonda o alla fase in cui si scivola nel sonno. Hanno una frequenza compresa tra 4 e 7 Hz e sono in grado di ristabilire il bilanciamento tra conscio e inconscio.
Nell’Ai Chi le caratteristiche dell’acqua assumono un’estrema rilevanza. Essa deve avere un’altezza di circa 120 cm e deve essere tiepida, intorno ai 34-35°. Questa temperatura mantiene l’equilibrio termico del corpo portandolo ai valori ottimali; inoltre, induce a uno stato di calma, grazie al potere lenitivo di un ambiente caldo e avvolgente. I gesti delicati, ampi, flessuosi dell’Ai Chi permettono il rilascio di endorfine, sostanze chimiche prodotte dal cervello che migliorano l’umore.
I movimenti sembrano una danza circolare, elegante e armoniosa, che crea l’unità tra gli opposti, proprio secondo la filosofia taoista. Le forme rappresentano sia l’elemento Yang (la forza calda e maschile), sia l’elemento Yin (la forza fredda e femminile), dando vita a un ritmo alternato di estensioni, raccoglimenti, oscillazioni, che sviluppano equilibrio, nonché un senso di libertà e consapevolezza.
Prima di incominciare le sequenze è fondamentale il cosiddetto grounding: i piedi devono essere ben posizionati e stabili sul fondo vasca, in modo da sentire un solido appoggio. Gli esercizi successivi migliorano la circolazione del Chi. In particolare, è stata individuata una serie di gesti che amplificano la percezione del Chi interiore e dell’energia presente nell’acqua. Non bisogna fare altro che immaginare questa energia all’interno di una sfera calda e luminosa da visualizzare tra le mani; questa “sfera immaginaria” la si fa poi ruotare a sinistra e a destra seguendo i movimenti del corpo e delle braccia che danzano nell’acqua.
L’Ai Chi viene definito il “fitness del cuore”, poiché ha la capacità di rafforzare qualità positive, come la sensibilità e la comprensione verso gli altri. Infatti, le varie sequenze favoriscono una maggiore consapevolezza di sé e calma interiore: stati emotivi e mentali che creano quell’armonia in grado di manifestarsi all’esterno. Non a caso, il termine Ai, nell’idioma giapponese, significa anche “amore” e “cuore”.
Foto immagine in evidenza © http://aqua4balance.com
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