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Aids e donne
In quasi tutta l’Africa Subsahariana, il numero delle donne infette è il doppio di quello degli uomini. Biologia, cultura e povertà tra le cause.
Nei Paesi ove l’epidemia si sta diffondendo a ritmi vertiginosi, si
registra un aumento esponenziale dei tassi di infezione tra i
gruppi di donne che hanno dai 15 ai 19 anni.
In tutti i Paesi, e da qualunque lato lo si voglia osservare, il
problema Aids/donne rinvia alle condizioni economiche, politiche e
sociali in cui esse vivono. Le politiche volte a diminuire il gap
di istruzione tra i due sessi, a migliorare l’accesso alle risorse
economiche, ad incrementare il livello di partecipazione politica
delle donne e a proteggerle dalla violenza sono misure chiave anche
nella lotta all’Aids.
In tutto il mondo, le donne si contagiano soprattutto attraverso i
rapporti eterosessuali. La loro maggiore vulnerabilità
dipende da una molteplicità di concause, tra cui:
– il fattore biologico: a parità di condizioni, le donne
hanno probabilità di infettarsi tre volte più degli
uomini;
– il fattore economico: la dipendenza economico-finanziaria dagli
uomini spesso fa sì che le donne non abbiano il pieno
controllo della propria attività sessuale; molte donne
scambiano sesso con favori materiali, per la sopravvivenza
quotidiana;
– il fattore culturale: spesso succede che le donne non prendano
decisioni sulla propria sessualità; se rifiutano di fare
sesso senza il profilattico, rischiano di essere sospettate di
infedeltà; mentre per gli uomini, siano essi sposati o no,
c’è spesso un’accettazione culturale della
promiscuità sessuale.
In quasi tutta l’Africa Subsahariana, il numero delle donne infette
è il doppio di quello degli uomini.
Le donne e le ragazze sono generalmente discriminate rispetto
all’accesso all’istruzione, impiego, assistenza sanitaria,
proprietà e eredità.
I trend progressivi di impoverimento di molte economie africane non
fanno che aumentare il numero delle persone che cadono in
povertà, mentre i rapporti con gli uomini (occasionali o
formalizzati nel matrimonio) vengono considerati opportunità
fondamentali per la sicurezza sociale e finanziaria o solo per
soddisfare i bisogni materiali.
La combinazione di dipendenza e subordinazione può rendere
molto difficile la contrattazione di sesso sicuro (persino dai
mariti) o la rottura di relazioni a rischio (di infezione).
Inoltre, l’ignoranza rispetto alla salute riproduttiva e sessuale e
all’HIV/AIDS è molto diffusa. In molti Paesi con alti tassi
di infezione, l’80% delle donne tra i 15-24 anni ha scarsa
conoscenza dell’HIV/AIDS. Ciò, combinato con la propensione
biologica delle donne all’infezione, aiuta a spiegare la
consistente differenza dei tassi di infezione nella popolazione tra
i 15 e i 24 anni.
Alla mancanza di accesso ai farmaci, occorre poi aggiungere il
dramma della fame e della malnutrizione. In tali circostanze, una
buona nutrizione costituisce un argine alla conclamazione della
malattia e morte precoce. Le attività che Lila CEDIUS sta
svolgendo in Sudafrica stanno cercando di considerare la
complessità di questa situazione.
Fonte: Lila
CEDIUS
Centro per i Diritti Umani e la Salute – LILA
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