Nella regione del Sahel, sconvolta da conflitti inter comunitari e dai gruppi jihadisti, 29 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria.
L’Aig mette a disposizione 500 posti letto per i rifugiati
L’Associazione italiana alberghi per la gioventù aiuta i rifugiati, aprendo le porte delle proprie strutture ricettive. Accoglienza e integrazione.
Continuano le iniziative di solidarietà messe in campo per aiutare i rifugiati che hanno lasciato il proprio Paese a causa di fame, guerre, devastazione. Uno degli ultimi progetti presentati lo scorso 22 settembre alla Camera dei Deputati è “Accoglienza Solidale”, un’iniziativa voluta dall’Associazione italiana alberghi per la gioventù (Aig) e che mette a disposizione dei rifugiati richiedenti protezione internazionale 500 posti letto nelle strutture ricettive che l’Associazione gestisce direttamente.
Foto via Politicoscope.com
Un progetto che parla di accoglienza, ospitalità e integrazione e che ha già avuto riscontri positivi negli Ostelli Aig di Perugia: “Va avanti da oltre sei mesi – riporta l’associazione – con sorprendenti e ormai consolidati risultati di effettiva integrazione: con gli ospiti stranieri ‘speciali’ che convivono con grande amicizia, rispetto e fratellanza, accanto agli atri frequentatori-tipo (turisti, scolaresche, famiglie, viaggiatori) e nel caso specifico accanto ai giocatori del Perugia calcio, che vi alloggiano da qualche tempo”.
L’Associazione, fin dal 1945, ha nel proprio manifesto la promozione del turismo giovanile attraverso la realizzazione e la gestione degli Ostelli per la Gioventù, cercando di favorire la mobilità dei più giovani e la partecipazione ad iniziative multiculturali. Ora alcuni spazi saranno a disposizione dei migranti in 7 città diverse, ovvero Palermo, Alghero, Genova, Bologna, Firenze, Napoli e Ancona.
Un segnale importante, che dimostra che c’è chi apre le proprie porte, invece di barricarsi dietro a cortine di filo spinato, anche nel nostro Paese. “Il progetto – ha precisato – dall’alto valore sociale, prevede una strettissima collaborazione con l’Aics che attraverso i suoi volontari si occuperà della mediazione culturale e dell’assistenza, mentre l’Aig garantirà in strutture che continueranno ad esercitare l’attiva di Ostello un nuovo modello di convivenza ed integrazione culturale”, ha dichiarato Anita Baldi, presidente nazionale dell’Associazione. “Siamo nati per questo ed in un momento particolarmente delicato non potevamo sottrarci ad assicurare, con il solito entusiasmo, la nostra completa disponibilità e collaborazione”.
Immagine di copertina via Aljazeera.com
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