Vidas

Aiutare i piccoli malati ad aprirsi al mondo: cosa fa la figura del Tnpee

Per le cure palliative dei più piccoli è fondamentale avere un’equipe preparata. Ne parliamo con William Polito, Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva (Tnpee).

All’inizio degli anni Sessanta comincia a diffondersi l’idea di un riabilitatore unico per l’età evolutiva, che sia in grado di aiutare lo sviluppo del bambino attraverso l’espressione corporea e il gioco, da affiancare al lavoro del neuropsichiatra. Tuttavia, in Italia la figura sanitaria del Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva (Tnpee) viene identificata solo nel 1997 e dal 2004 è collocata tra le professioni sanitarie della riabilitazione.

In Vidas, e in particolare in Casa sollievo bimbi, questa figura è essenziale. È incarnata da William Polito, Tnpee, da poco approdato nell’équipe pediatrica estesa dell’Associazione, dopo la laurea alla Sapienza di Roma e un anno come insegnante a Dublino. Rientrato in Italia, ha iniziato a lavorare con bambini e ragazzi con malattie rare e neuromuscolari.

Tnpee
William Polito, Tnpee, al lavoro con una piccola paziente. ©Roberto Morelli

Il Tnpee: un ruolo innovativo nell’ambito delle cure palliative pediatriche

“Il lavoro che cerco di fare è migliorare l’interazione con l’ambiente esterno, che è l’unico motore dello sviluppo per questi pazienti con abilità residue, motorie o cognitive, spesso molto ridotte. L’atmosfera che si respira in Vidas, di grande umanità, dà un vantaggio indiscutibile”, racconta Polito. “Anche nella relazione con le famiglie che si sentono accolte e proseguono a casa il lavoro. È importante che collaborino, qui lavoriamo una o due ore a settimana, la differenza la fanno loro, accudendo i bambini giorno per giorno, costruendo una convivenza con la malattia grave e cronica, nella massima qualità di vita”.

La figura del neuropsicomotricisita è pensata per lavorare in collaborazione con altri professionisti dell’area pediatrica, come spiega William: “Avere una controparte sanitaria è un grosso beneficio per avere una visione completa della situazione clinica e non solo riabilitativa. Ma anche il confronto con i colleghi sulla parte riabilitativa è importante: quando si prende in cura un bambino ci si fa carico di tante componenti, non è facile e, da soli, può essere molto frustrante. Per questo è essenziale un ambiente di lavoro dove ci si sente sostenuti e ascoltati. Questa è Vidas.”

Il lavoro del Tnpee a Casa sollievo bimbi

Casa sollievo bimbi è l’hospice pediatrico di Vidas, nato nel 2019 dalla necessità di offrire un luogo di sostegno e cura a bambini e adolescenti che soffrono di malattie inguaribili in fase avanzata, le cui condizioni socio-ambientali non consentano l’assistenza domiciliare o sia necessario per la famiglia un ricovero per un periodo “di sollievo”.

I piccoli pazienti della struttura hanno bisogno di un’assistenza complessa che richiede un intenso lavoro di squadra: l’équipe di cure palliative pediatriche si occupa di ogni aspetto del bambino malato, non solo medico ma anche emotivo ed educativo. Ecco perché nell’équipe pediatrica multiprofessionale troviamo medici, infermieri, fisioterapisti, dietisti, educatori, psicologi e – grazie all’arrivo di William – anche neuropsicomotricisti.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
Anche in Italia i bambini vanno a scuola di empatia

La maggior parte delle persone è convinta che l’empatia – la capacità di mettersi nei panni degli altri – sia innata, ma non è così. L’empatia può essere insegnata. Si parla di apprendimento socio-emotivo e, dai primi Duemila, la sua popolarità è cresciuta nelle scuole di tutto il mondo – Danimarca e Stati Uniti tra i

Distanti ma non soli. Vidas lancia uno sportello psicologico a distanza per operatori e cittadini

Fin dall’inizio dell’emergenza coronavirus Vidas ha avuto un punto fermo: garantire la massima tutela ai pazienti assistiti, tra i più fragili perché già gravemente malati, e ai loro familiari, nel territorio più colpito dalla Covid-19, la Lombardia. Per farlo ha lanciato la campagna Vidas non si ferma, con l’obiettivo di contribuire a ridurre la pressione sulle strutture

a cura di Vidas
La cara, vecchia solitudine dell’estate in città

D’estate le città si vuotano lasciando spazio al caldo, e alla solitudine. Le storie di nonna Ester e di Mario il giramondo ci ricordano cosa vuol dire essere persone anziane in città, raccontate dall’associazione Vidas che offre assistenza, tutti i giorni dell’anno.

a cura di Vidas
Tutta la passione di Goran Bregović per Vidas

Il 15 settembre prossimo presso l’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, Goran Bregović torna a farci ballare ai ritmi trascinanti del suo nuovo spettacolo Chi non diventa pazzo non è normale, in tour in Italia e Europa durante tutta l’estate. Questo sarà il secondo concerto per il grande musicista e compositore serbo a favore di Vidas –