Il riscaldamento globale è un pericolo per alcune specie di volatili dell’arco alpino. Lo dimostra uno studio recente che, tuttavia, suggerisce anche il rimedio.
Gli albatros divorziano più spesso, ed è colpa dei cambiamenti climatici
Quando un albatro trova un compagno, resta legato a lui per tutta la vita. Almeno finché l’habitat non diventa inospitale per via dei cambiamenti climatici.
Che lo stress influisca sulla stabilità di coppia, tutto sommato, non è una grossa novità. In pochi però avrebbero immaginato che questo principio potesse applicarsi alla perfezione anche al mondo animale, alle prese con un clima che cambia e compromette anche le più basilari attività quotidiane. Così capita che gli albatros, per natura monogami, finiscano per separarsi molto più spesso dai loro partner.
La proverbiale monogamia degli albatros
Il documentario della Bbc Blue Planet descrive la monogamia degli albatros con immagini molto poetiche. Passata l’adolescenza, questi maestosi volatili marini scelgono un partner, lo corteggiano danzando e, dopo l’accoppiamento, rimangono legati a lui per tutta la vita. Una volta deposto l’uovo, i due genitori si danno il cambio per i tre mesi di incubazione. Spinto dalle sue robuste ali, un albatro può volare per mesi interi; fatto salvo qualche incontro occasionale con altri uccelli della sua specie, però, alla fine torna sempre a casa dal partner che ha scelto.
Questa la routine che è stata studiata per decenni e raccontata da libri e documentari. Uno studio pubblicato dalla Royal Society, tuttavia, aggiunge un nuovo tassello. Dalle osservazioni condotte nell’arco di quindici anni su 15mila coppie nidificanti nelle isole Falkland (nell’Atlantico del sud), si nota infatti che il tasso di separazioni si impenna negli anni in cui le temperature delle acque sono più alte della media. La differenza è rilevante: si passa dall’1-3 per cento fino a picchi dell’8 per cento.
Perché gli albatros si separano più spesso
Tipicamente il “divorzio” di una coppia di albatros è la conseguenza di un fallimento riproduttivo, perché l’istinto spinge a cercare un partner in grado di garantire la sopravvivenza della specie. Questo fattore, tuttavia, dà una spiegazione soltanto parziale. Negli anni in cui le temperature delle acque sono insolitamente elevate, infatti, si separano più frequentemente anche le coppie che sono riuscite a riprodursi.
Le possibili motivazioni, sostengono i ricercatori, sono due. E sono prettamente ambientali. A causa dell’innalzamento della temperatura delle acque, infatti, il pesce scarseggia e bisogna allontanarsi molto di più per procacciarsi il cibo. Quando il suo partner non torna a casa per la stagione dell’accoppiamento, capita che l’albatro ne cerchi un altro. Oltretutto, l’habitat inospitale fa impennare i livelli di stress; gli albatros lo percepiscono e tendono a dare la colpa al compagno. Comportamenti fin troppo umani che strappano un sorriso; senza dimenticare, però, che sono figli di una crisi ambientale che non risparmia nessuna creatura del nostro pianeta.
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