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L’albero più antico in Europa? È un pino bosniaco e cresce in Grecia
Svetta tra le aspre cime del Pindo, catena montuosa che si sviluppa nel nordovest della Grecia. Paesaggio che per certi versi ricorda i nostri Appennini, ma con una storia nettamente diversa. Tra queste terre sono infatti passate le civiltà che più hanno segnato il Vecchio Continente: Greci, Romani, Bizantini, Ottomani. È Adone, nome dato in
Svetta tra le aspre cime del Pindo, catena montuosa che si sviluppa nel nordovest della Grecia. Paesaggio che per certi versi ricorda i nostri Appennini, ma con una storia nettamente diversa. Tra queste terre sono infatti passate le civiltà che più hanno segnato il Vecchio Continente: Greci, Romani, Bizantini, Ottomani.
È Adone, nome dato in onore del dio greco, un pino bosniaco (Pinus heldreichii) della veneranda età di 1075 anni. Il che lo rende l’essere vivente e l’albero più antico, oggi conosciuto, d’Europa. A trovarlo un team di scienziati dell’Università di Stoccolma, dell’Università di Mainz e dell’Università dell’Arizona.
“È abbastanza singolare che questo organismo grande e complesso quanto imponente, sia sopravvissuto così a lungo in un ambiente così inospitale, in una terra che è stata civilizzata per oltre 3000 anni”, ha dichiarato il l’esperto di dendrocronologia Paul J. Krusic, svedese a capo della spedizione che ha trovato l’albero. Il pino vive in una foresta con più di una dozzina di individui di età millenaria, stando ai rilevamenti dendrocronologici effettuati dagli studiosi.
L’albero più antico per studiare il clima
Il progetto di ricerca si inserisce nell’ambito del Navarino environmental observatory (Neo), osservatorio dedicato allo studio dei cambiamenti climatici e del loro impatto sull’ambiente naturale e le attività umane nel bacino del Mediterraneo. Progetto di ricerca guidato dall’Università di Stoccolma, dall’Accademia di Atene e da Temes S.A. “Nella nostra ricerca cerchiamo di elaborare lunghe cronologie, così da ricostruire la storia del clima”, ha dichiarato Krusic. “Per sapere l’età dell’albero dovremo prendere un campione di legno, dall’esterno verso l’interno. Il campione è lungo un metro e ha 1075 anelli annuali”.
Studiando le crescita degli anelli infatti, i ricercatori potranno capire come si sono susseguite le stagioni nell’ultimo millennio, gli anni più siccitosi e quelli più ricchi in precipitazioni, gli incendi occorsi e molto altro della storia dell’albero e del clima nel quale è cresciuto.
“Sono impressionato, nel contesto della civiltà occidentale, di quanta storia abbia circondato questo albero”, ha concluso Krusic. “Tutti gli imperi, i Bizantini, gli Ottomani, tutte le persone che sono vissute in questa regione. Così tanti eventi avrebbero potuto farlo scomparire. Fortunatamente questa foresta è rimasta tale e quale a mille anni fa”.
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