
Il presidente russo risponde con un assenso molto cauto alla proposta statunitense di un cessate il fuoco in Ucraina di 30 giorni. E parla di “sfumature” di cui si dovrà discutere.
Un compromesso è stato raggiunto all’Onu sull’invio di osservatori internazionali. I bus intanto hanno riavviato l’evacuazione di Aleppo est.
Aggiornamento ore 17.54 – Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha approvato all’unanimità la risoluzione su Aleppo.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si pronuncerà oggi su una nuova proposta di risoluzione, con la quale si chiede di garantire che le procedure di evacuazione dei civili e dei ribelli dai quartieri est di Aleppo si svolgano al più presto e in maniera sicura. Il trasporto dei circa 40mila civili (ai quali si aggiungono tra 1.500 e 4mila combattenti) che ancora sono presenti nella porzione orientale della città era stato infatti sospeso.
Secondo quanto affermato da un responsabile delle Nazioni Unite, tuttavia, l’operazione è stata riavviata nelle ore scorse, e procedere per ora senza intoppi. La stampa internazionale riferisce inoltre che, dopo numerose ore di difficili negoziati tenuti a New York nella giornata di domenica, i quindici membri del Consiglio di sicurezza avrebbero raggiunto un compromesso, sulla base di un testo che era stato proposto dalla Francia e che, inizialmente, era stato minacciato di veto da parte della Russia.
Mosca in particolare sembrava essersi inizialmente opposta all’invio di osservatori internazionali, ma nella nuova versione del testo si afferma che sarà rafforzata la presenza “del personale dell’Onu e di altre istituzioni pertinenti”, incaricato di monitorare “in maniera adeguata, neutrale e diretta” l’evacuazione di Aleppo. Il documento indica inoltre che quest’ultima dovrà essere effettuata garantendo “dignità e sicurezza”, soprattutto per quanto riguarda la “protezione dei civili”, e mantenendo aperti gli “accessi umanitari” alla città.
Commentando la proposta di risoluzione, l’ambasciatore russo presso le Nazioni Unite, Vitali Tchourkine, ha affermato che si tratta di “un buon testo”, precisando che esso sarà votato attorno alle 9 ora americana (le 15 in Italia). La stessa ambasciatrice americana Samantha Power ha spiegato di attendersi un sì unanime.
L’evacuazione di Aleppo dovrebbe essere effettuata unitamente a quelle dei villaggi di Foua e Kafraya, nella provincia di Idleb, reclamata nei giorni scorsi dai gruppi sciiti. Inizialmente, infatti, era previsto che una ventina di bus dovessero entrare nelle due località pro-Assad, assediate dai ribelli. I convogli sono stati tuttavia attaccati e dati alle fiamme da gruppi jihadisti: per questo l’intera operazione era stata bloccata.
Secondo quanto riferito dall’Osservatorio siriano per i Diritti dell’uomo, circa 8.500 persone hanno potuto lasciare Aleppo fino ad ora. Una volta completata l’operazione, Damasco dovrebbe proclamare la riconquista totale della città, segnando la sua più importante vittoria militare dall’inizio della guerra in Siria.
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