Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Alessandro Marchetti Tricamo: “Il futuro dell’auto: dalle ibride all’idrogeno”
Si apre il Salone internazionale dell’auto 2005. Le nuove auto e quelle del futuro in mostra a Ginevra dal 3 al 13 marzo 2005.
Ovviamente, a noi interessa il futuro delle auto pulite.
A gennaio, al Salone di Detroit, abbiamo visto molte auto ‘ibride’
delle più grandi case mondiali, che vanno cioè sia a
benzina sia con motori elettrici. Sappiamo che Citroen, Toyota,
Daimler Chrysler, Ford e General Motors stanno per investirci
molto. Al salone 2005 di Ginevra, quali saranno le
novità?
Le anteprime sono un SUV a idrogeno, un
prototipo di Giorgetto Giugiaro su base Mitsubishi, e la Lexus
LX400h, un SUV ibrido. Come funziona la trazione ibrida? il motore
a combustione interna viene supportato da uno o più motori
elettrici ogni qualvolta si richiede una maggiore potenza. Il
surplus verrà dato dal motore elettrico. Consumi ridotti, e
emissioni ridotte: i motori elettrici hanno zero emissioni.
Ci sono alcune auto che partono in prima e seconda col
motore elettrico, poi entra la benzina…
Sì,
partono, e soprattutto viaggiano, a motore elettrico, quando l’auto
cammina a basse velocità. Le auto ibride potrebbero
viaggiare col solo motore elettrico nei centri storici delle
città, dove la velocità, per il traffico o il
percorso, è ridotta: avrebbero zero impatto ambientale,
localmente.
Localmente?
Chiaramente “zero impatto
ambientale” è vero a livello locale, perché dipende
da dove viene prodotta l’energia elettrica: lì può
esserci inquinamento. Ma se l’energia elettrica fosse prodotta da
fonti rinnovabili, come l’energia solare, a quel punto avremmo un
ciclo a zero impatto ambientale!
Quando potremo fare il pieno di elettricità, o di
idrogeno? Quali possibilità abbiamo di vedere per strada le
auto ibride, o addirittura quelle a idrogeno?
Per il
“pieno di elettricità”, la cosa riguarda soltanto le auto
elettriche. Le auto ibride non hanno bisogno di una ricarica come,
possiamo immaginarcela, attaccare un’auto alla presa elettrica in
garage. La spina, la presa, sono solo per le auto elettriche. Le
auto ibride si auto-ricaricano, da sole: in decelerazione, o in
frenata, quell’energia che normalmente viene dissipata nelle auto
tradizionali, viene invece recuperata con accumulatori e viene
utilizzata nel prosieguo del viaggio tramite i motori elettrici.
Un’auto ibrida non si ricarica.
Cosa sta facendo l’industria
italiana?
L’industria italiana non punta sull’ibrido.
Punta sul metano, produce già auto a doppia alimentazione
(che loro chiamano “ibride”, in realtà sono “a doppia
alimentazione”) benzina – metano. Comunque le emissioni di un’auto
a metano, paragonate alla stessa auto alimentata a benzina,
dimostrano riduzioni del 60% di monossido di carbonio, dal 40 al
60% in meno di ossidi di azoto, 70% in meno di idrocarburi
incombusti! Sono auto che attualmente rappresentano una soluzione
per l’abbattimento degli inquinanti.
Tra l’altro queste sono già in
vendita…
Esatto, questa è una soluzione
attuale. Ma anche le auto ibride sono una soluzione attuale: sono
due sul mercato, la Toyota Prius, che ha vinto il premio ‘Auto
dell’anno 2005′, e l’Honda Civic IMA.
Tornando a Fiat, le auto a metano sono già in produzione. E
poi Fiat punta sull’idrogeno: l’anno scorso è stata
presentata una Panda a idrogeno.
Però, l’idrogeno non è il futuro immediato. Eh,
vedremo auto a idrogeno probabilmente nel 2020, 2025.. dovremmo
aspettare tra i 15 e i 20 anni prima di fare un “pieno di
idrogeno”.
Per punti: pregi e difetti di Gpl, metano e
idrogeno?
L’auto a Gpl ha una riduzione del 50-60% del
monossido di carbonio, una riduzione del 20% degli ossidi di azoto.
Riduzioni che prevalentemente riguardano le auto nuove, a Gpl:
un’auto trasformata, ha riduzioni inferiori. Il problema è
il numero limitato di stazioni di rifornimento, come per il metano,
e la distribuzione: trasportandolo su camion cisterne, sui gomma,
può essere causa di gravi incidenti, come è successo
qualche giorno fa sull’A1…
I pregi dell’idrogeno: emissioni zero! Se ricavato da fonti
rinnovabili. Il difetto, che verrà soltanto tra 15 – 20
anni. In questo frangente, da adesso alla società e
all’economia all’idrogeno, ci dovremmo, tra virgolette,
“accontentare” di queste soluzioni, che però dimostrano che
gli inquinanti si possono abbattere: auto a Gpl, auto a metano,
auto ibride.
Al Salone di Ginevra sono in arrivo novità sulle
auto elettriche?
Soprattutto alcuni costruttori
francesi puntano ancora sull’auto elettrica. Il problema è
l’autonomia, non si è ancora trovata un’auto che percorra
più di 150-200 km. E’ il grosso difetto delle auto a
trazione elettrica. Le batterie non garantiscono autonomie
rilevanti. Ma, proprio a Ginevra Bolloré presenterà
un nuovo veicolo che dichiara di percorrere 250 km, come autonomia,
e una velocità massima di 125 km/h, che vuole mettere a
disposizione per i giochi olimpici del 2008.
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